è riuscito mai a curare è la cosiddetta “cultura della baraccaâ€. Impossibile sradicarla dalla testa di tanti messinesi specie se poi le istituzioni ci mettono lo zampino. E così può capitare che, dopo tanto discutere sulla necessità di smantellare le baraccopoli e procedere nel programma di risanamento della città , si lascino in piedi i tuguri liberati dai vecchi abitanti. E’ accaduto a Fondo Fucile dove stamattina la Polizia Municipale ha effettuato un sopralluogo. Gli agenti delle sezioni alloggi e tutela del territorio hanno trovato occupate cinque delle sei baracche che erano state finalmente liberate alla fine del 2006. I proprietari, inseriti nella graduatoria del risanamento, avevano ottenuto l’alloggio dello IACP lasciando incustoditi i tuguri. Nessuno però, nonostante l’ovvietà della cosa, ha provveduto a demolire le baracche ed in pochi giorni altre famiglie si sono installate all’interno. Stamattina nelle baracche sono state trovate quattro famiglie con bambini piccoli mentre la quinta era occupata da una ragazza. Tutti sono stati denunciati per occupazione abusiva e uno di loro anche per danneggiamento per aver abbattuto un muretto che avrebbe dovuto impedire l’ingresso nella baracca. Nei prossimi giorni i vigili dovranno eseguire gli sgomberi ma i baraccati hanno già detto che non sanno dove andare ed hanno chiesto una sistemazione allo IACP. Intanto stamattina la Polizia ha inviato una relazione della Polizia Municipale per segnalare l’occupazione abusiva. Ma non solo. E’ stato anche rilevato che un anno fa la Polizia Municipale aveva eseguito un sopralluogo a Fondo Fucile ed aveva chiesto l’abbattimento delle baracche disabitate. Naturalmente nessuno ha fatto nulla ed oggi i nodi arrivano al pettine e come al solito sarà complicato poter liberare le baracche dai nuovi abitanti (fonte tempo stretto)