SCUOLA: A MESSINA PRECARI IN SIT-IN 'ATTACCANO' I SINDACATI

(ASCA-NORMANNO) - Mentre la protesta si allarga e i sit-in davanti agli uffici scolastici provinciali proseguono, a Messina una parte dei precari della scuola, anche loro mobilitati a oltranza davanti l'Ufficio scolastico provinciale, attacca duramente i sindacati Uil, Gilda, Snals e Cisl: ''Chiediamo le dimissioni delle segreterie provinciali'' che secondo il Coordinamento dei precari, nella vicenda che li vede in agitazione, hanno mostrato ''inefficienza, silienzio assordante e disimpegno''.

MAFIA: CHIEDONO PIZZO A GIOSTRAIO MESSINESE. LUI DENUNCIA, 4 IN MANETTE

(ASCA-NORMANNO) - Avevano chiesto il pizzo ad un giostraio di Oliveri, nel messinese, che pero' ha preferito denunciare anziche' piegarsi al racket. Cosi' gli agenti del Commissariato di Patti hanno fatto scattare le manette per quattro pregiudicati del clan mafioso di Mazzara' Sant'Andrea. Tutti sono accusati di tentata estorsione continuata aggravata dal metodo mafioso. L'operazione, denominata 'Luna Park', e' scattata ieri sera. I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal gip del tribunale di Messina, Walter Ignazzitto, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. In carcere sono finiti Francesco Ignazzitto, 50 anni di Barcellona Pozzo di Gotto, Zamir Dajcaj, 36 anni, albanese, ma residente a Terme Vigliatore, Carmelo Salvatore Trifiro', 37 anni di Terme Vigliatore, ed Enrico Fumia, 43 anni di Mazzarra' Sant'Andrea. La procura aveva chiesto l'arresto per un quarantunenne, denunciato a piede libero. Nei confronti di Trifiro' e di Fumia i provvedimenti sono stati notificati in carcere. Secondo gli inquirenti, coordinati dai sostituti procuratore della Dda, Fabio D'Anna e Antonino Nastasi, gli indagati hanno compiuto, tra il 2007 e il 2009, tentativi di estorsione ai danni di un giostraio che gestisce nel periodo estivo il luna park sul lungomare di Oliveri. Gli emissari dei mazzaroti, tutti noti in zona per la caratura criminale e legati al boss Tindaro Calabrese, esponente di spicco della frangia dei mazzaroti, si sono presentati dal giostraio per la prima volta nel 2006. Gli avevano fatto capire le loro intenzioni lasciando due bottiglie di liquido infiammabile davanti al luna park. Poi si sono rivolti al giostraio chiedendogli 30 mila euro per la messa a posto. Anzi, per ''gli orfanelli dei carcerati del clan''. L'uomo non ne ha voluto sapere di pagare ed e' riuscito a tenerli lontani, prima chiedendo l'incontro con un mediatore - gli era stato suggerito di rivolgersi ad Ignazitto - poi chiedendo di dilazionare il pagamento. Quando i quattro sono finiti in carcere (coinvolti nei blitz antimafia Vivaio e Pozzo), il giostraio e' stato avvicinato dagli emissari. Fino a quando, il mese scorso, non si e' presentato, minacciando ritorsioni pesanti, Ignazzitto in persona. A quel punto il titolare del luna park ha capito che non averebbe potuto contenere ancora a lungo le pretese del racket e, dopo aver rimandato per l'ennesima volta il pagamento, si e' rivolto alla Polizia.

EOLIE: DISPERSO SULLA MONTAGNA DI ALICUDI, SALVATO DOPO 30 ORE

(AGI) - Brutta avventura per un giovane di Palermo che per qasi 30 ore e' rimasto isolato sulla montagna di Alicudi, una delle Eolie, e anche rischiato di finire in una scarpata profonda oltre cento metri. L'uomo era giunto nella piccola isola insieme alla sua compagna e figlia. Ieri pomeriggio intorno alle 15 aveva detto ai familiardi che voleva scalare la montagna. In serata non vedendolo tornare la donna si e' preoccupata e ha dato l'allarme. Si sono subito mobilitati i carabinieri che sono giunti da Filicudi, mentre da Lipari e' partita la motovedetta dell'arma. Stamattina sono intervenuti anche un elicottero del 118 e un velivolo dei vigili del fuoco. Per tutta la giornata sono proseguite le perlustrazioni e solamente alle 20 e' stato individuato il turista. A notarlo con l'ausilio di un binocolo sono stati i carabinieri che erano a bordo della motovedetta. La segnalazione e' stata girata ai vigili del fuoco che con l'elicottero continuavano a perlustrare la montagna e finalmente riuscivano a rintracciare il palermitano. Era senza voce perche' aveva gridato in continuazione, nella speranza di attirare l'attenzione dei tanti diportisti in transito ma sejza riuscirci. "Ho avuto tanta paura" sono state le uniche perole che e' riuscito a dire dopo il ritrovamento.