del Consorzio autostrade siciliane ha respinto «con sdegno» gli ordini di servizio emanati dal Consiglio direttivo il 12 Settembre e ha redatto un documento durissimo, chiamando in causa la Deputazione regionale e nazionale messinese, nonché sindaco, presidente della Provincia, prefetto e Governo regionale. Il provvedimento, recepito in un primo momento con sorpresa da Fit Cgil e Uil Trasporti, ha trovato assolutamente contrari i dipendenti, che rilevano «l'assenza di un trasparente e discusso progetto aziendale», e inoltre «considerano irrituale l'adozione di provvedimenti sull'organizzazione del personale assunti dall'organo politico di gestione anziché dalla dirigenza competente, come disposto dalla vigente normativa». Nel documento i dipendenti «denunciano una chiara volontà tesa a scardinare totalmente la struttura del Consorzio con gravissime ricadute, per tutti coloro che vi prestano attività lavorativa, determinando, altresì, un inevitabile ulteriore decadimento degli standard di sicurezza della struttura autostradale, in chiara controtendenza alle volontà manifestate in sede nazionale». (fonte tempo stretto)