Il Partito dei Comunisti Italiani denuncia alla pubblica opinione che l’aumento delle tariffe di pedaggio per il traghettamento privato tra le due sponde può essere frutto

 di una libera interpretazione della società che lo gestisce. Infatti, nel leggere attentamente le tariffe applicate, si rileva che il biglietto di traghettamento costa ben 30 euro di cui ben 9 sono per la causale “Bunker surcharge”, cioè per il “caro carburante”. Se la matematica non è una opinione, ne deriva che 21 euro sono per il biglietto e la restante parte per il “Bunker surcharge”, e ciò equivale a quasi il 43% del costo del biglietto. Ma non è finita qui. Nel leggere la “ricevuta di pagamento” balza all’attenzione di questo Partito che la dicitura “Bunker surcharge” viene riportata in lingua inglese. Il Pdci, nel ricordare che il “caro carburante” veniva praticato da importanti compagnie di navigazione e dalla compagnia area di bandiera, e che oggi le stesse si guardano bene dall’applicare un simile fardello, domanda, agli organi competenti, se tutto questo è in linea con i principi di trasparenza e di tutela dei cittadini che ogni giorno sono costretti, per varie cause, a fare la spola tra una sponda e l’altra. Esisterà un giudice a Berlino o un “eletto dal popolo” a Messina? (Antonio Bertuccelli, segretario provinciale Pdci)