Espressione di un'epoca politica che non c'è più, e che molti finiscono inevitabilmente per rimpiangere. Questo il pensiero unanime espresso, quest'oggi, dal consiglio

comunale per ricordare Nicola Capria, l'ex ministro socialista scomparso sabato sera, all'età di 76 anni, dopo una lunga malattia. Calabrese di nascita ma messinese d'adozione, da craxiano doc Capria ha guidato il gruppo socialista nel consiglio comunale di Messina prima di diventare deputato regionale e, successivamente, vicepresidente dell'Ars e assessore regionale all'Industria. A metà degli anni '70 spicca il volo per Roma, che diventerà una seconda città d'adozione. Qui ricopre le cariche di parlamentare (capogruppo Psi alla Camera) e per quattro volte di ministro della Repubblica (Turismo, Mezzogiorno, Commercio con l'estero e Protezione civile). Si ritira dalla politica dopo una bufera giudiziaria che lo vede assolto con formula piena, perché il fatto non sussiste, dall'accua di concorso esterno in associazione mafiosa. Oggi il consiglio comunale ha dedicato la prima parte della seduta al ricordo di Capria, aperto dal nipote Nicola Barbalace e proseguito con diversi interventi "bipartisan" caratterizzati anche da momenti di commozione. Tributato anche un minuto di silenzio e proposta l'intitolazione di una strada cittadina. Domani a Messina, alle ore 11, ai funerali che si terranno nella Basilica Cattedrale, sarà presente il Gonfalone della città.