(Fonte: ansa) "E' il fallimento della giustizia". E' quanto emerge all'inaugurazione dell'anno giudiziario a Messina dove gli avvocati hanno disertato la cerimonia per protesta. Il primo presidente della corte d'appello, Nicolò Fazio, ha messo in risalto "il grave sottodimensionamento degli organici confrontandoli con quelli dei distretti vicini. Nel civile sono in giacenza migliaia di cause, prive di titolare e perciò differite a distanza di anni. Tutto ciò nonostante i magistrati messinesi hanno aumentato la loro produzione (150 sentenze l'anno contro le 92) della media nazionale". Sono otto gli omicidi, mentre sono in crescita le estorsioni (109 rispetto a 38 dello scorso anno) e i furti (11.114 contro 6.432). Attualmente sono giacenti circa 45 mila cause civili di cui 37 mila in materia di previdenza del lavoro. Il procuratore generale Franco Cassata, nel mettere in rilievo il fallimento della giustizia ha sottolineato "il divario tra domanda ed offerta, e il numero di cause e quello di magistrati. Il problema è tutto qui. La giustizia è un servizio pubblico e nessuno può tirarsi fuori dalle responsabilità". Per il Csm è intervenuto il consigliere Giulio Romano, per il ministro di Grazia e giustizia Emanuele Caldarera.