(ASCA-NORMANNO) - Dopo l'uccisione di ieri sera di Carmelo De Pasquale, 40 anni, personaggio di rilievo della mafia barcellonese e cognato del boss di Terme Vigliatore

 Carmelo Vito Foti, a Messina si teme l'inizio di una nuova guerra tra le cosche per il controllo del territorio della zona tirrenica. De Pasquale doveva finire di scontare una condanna a 37 anni di reclusione per l'omicidio di un ragazzino di 13 anni, Giuseppe Sottile, avennuto il primo luglio del 1990 per errore al posto del padre, ma era stato rimesso in liberta' lo scorso anno. Carmelo De Pasquale e' morto sotto una scarica di pallettoni dopo che era salito a bordo della sua auto, parcheggiata nel quartiere Nasari di Barcellona. Colpito al volto e alla testa e' morto sul colpo. Nessuno ha visto, nessuno ha sentito. L'agguato mortale quindi non ha testimoni ma solo due ipotesi investigative. Secondo la prima, la spietata esecuzione e' il punto di partenza di una nuova guerra di mafia, questo mentre e' in corso il processo d'Appello della operazione 'Mare Nostrum', che aveva scardinato clan mafiosi dei Nebrodi e del barcellonese. La seconda ipotesi e' che Carmelo De Pasquale fosse divenuto pericoloso per se' e per gli altri perche', secondo indiscrezioni, beveva e qualcuno sostiene che facesse anche uso di sostanze stupefacenti, parlava anche troppo, e forse era stato tagliato fuori dal giro. Quindi doveva essere eliminato.