Sarà anche Natale, ma il clima, tra i banchi dell’aula consiliare di Palazzo Zanca, è tutt’altro che festoso. Al contrario, è incandescente come non mai. Tanto che una

 “banalissima” discussione su un emendamento all’ennesima delibera di debito fuori bilancio si trasforma in un approfondito dibattito sul delicato momento politico che vive il centrodestra e, in particolare, il Pdl, ma anche sulla famosa “questione morale”, che se da un lato il sindaco Buzzanca cela sotto il manto del garantismo ad oltranza, dall’altro alcuni consiglieri vogliono che si affronti subito. Il più infervorato è il vicepresidente vicario del Consiglio Pippo Trischitta, che se la prende un po’ con tutti. Obiettivo preferito, si sa, è l’assessore ai Lavori pubblici Gianfranco Scoglio. «Mi piacerebbe sapere – dice l’unico consigliere, al momento, del Gruppo Misto – se corrisponde al vero la notizia secondo la quale suo fratello sia presidente del collegio sindacale della società Stu Il Tirone». Tale Marco Scoglio. Ma Trischitta va oltre: «Sono contrario alla presenza in giunta non solo di Scoglio ma anche dell’assessore Pinella Aliberti. Nulla di personale, ma non capisco perché una città di 250mila abitanti debba arrivare a Santa Teresa di Riva per nominare un assessore». Sui poteri speciali Trischitta è soddisfatto sulla consegna al sindaco, «perché il prefetto, a mio avviso, non è all’altezza dei suoi predecessori». E sulla sua adesione al Gruppo Misto: «Non devo spiegazioni, è inconcepibile, piuttosto, che chi quattro anni fa definiva il sindaco un pregiudicato e ne causava la decadenza oggi sia diventata una sua persona di fiducia»….. (Fonte tempo stretto S.C.)