(Fonte: ansa) Sei condanne ed una assoluzione per i sette imputati che hanno chiesto il rito abbreviato nell'ambito del procedimento penale scaturito dall'inchiesta

 sul concorso per un posto di ricercatore alla Facoltà di Veterinaria nell'Università di Messina. Secondo l'accusa il concorso era truccato e favoriva il figlio dell'allora preside Battesimo Macrì. Il gup Massimiliano Micali ha inflitto un anno al professore Raffaele Tommasini, consulente legale del Rettore, e ai componenti del consiglio di Facoltà, Francesco Naccari, Marisa Masucci, Mariagrazia Pennisi; ad un anno e quattro mesi i ricercatori Mirko Paiairdini e Barbara Cervasi. Assoluzione invece per l'altra docente Concetta Beninati. Per questa inchiesta è indagato anche il rettore Francesco Tomasello che ha optato per il rito ordinario ed è stato rinviato a giudizio davanti al Tribunale (udienza del 5 maggio) assieme ad altre 23 persone.