Il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca chiede, al governatore della Sicilia Raffaele Lombardo, una “convocazione della coalizione che definisca i reali obiettivi per la Regione”,

 sostenendo che ”i bilanci degli enti locali sono fortemente compromessi dalle spese per i servizi sociali, per la raccolta dei rifiuti e per i servizi essenziali”, e affermando, inoltre, che “il sistema coltiva la cultura dell’apparire mettendo da parte i veri problemi, senza pervenire a soluzioni che vadano incontro alle aspettative dei cittadini”. Vista così la questione potrebbe dare il senso di un chiaro messaggio di presa di distanza dal governo regionale che non può che tradursi in una “mozione di sfiducia” (purtroppo virtuale). A noi sembra di assistere al gioco dei quattro cantoni, dove i cittadini, tanto osannati, stanno in mezzo per cercare di individuare quale ruolo ricoprire, ma che in verità sono utilizzati come degli “utili idioti” a cui propinare facili programmi in campagna elettorale. Il PdCI domanda al sindaco di Messina se si sente parte integrante della coalizione di centrodestra e come ha votato la finanziaria regionale il suo partito (PdL). Sono trascorsi interi mesi dall’insediamento della Amministrazione Comunale di Messina e dell’Assemblea Regionale di cui anche il sindaco fa parte, e non si rilevano che liti da cortile al solo fine di gettare fumo negli occhi dei siciliani e senza spiragli di prospettiva alcuna. Se il sindaco è coerente con quanto afferma, faccia un ulteriore sforzo e chieda le dimissioni del governatore, altrimenti siamo autorizzati a pensare che il “gioco dei quattro cantoni”, fatto sulla pelle dei cittadini, lo diverte e questo i messinesi non lo tollerano. (Antonio Bertuccelli)