La “Riforma universitaria ai sensi del Decreto Ministeriale 270/04. Normativa nazionale. Normativa locale” è stato il tema

 di un seminario, organizzato dall’Università di Messina, in collaborazione con la Fondazione Crui, svoltosi stamane nell’Aula Magna dell’Ateneo peloritano. L’incontro, che era destinato ai presidi, ai coordinatori dei corsi di studio, ai docenti ed al personale tecnico-amministrativo delle segreterie didattiche e studenti, è stato presentato dal prof. Vincenzo Zara, dell’Università del Salento. A breve distanza dalla prima riforma universitaria (c.d. 3+2) ne è stata proposta una seconda, con il D.M 270/04 che non è affatto un semplice aggiustamento della precedente, perché prevede un’ulteriore rivisitazione ed organizzazione delle attività formative che, comunque, per essere “a regime”, necessitano dell’emanazione dei decreti ministeriali relativi alle nuove classi di laurea e laurea magistrale. Alcune delle novità illustrate riguardano i seguenti aspetti: *Corsi di laurea: Interventi prima dell’immatricolazione, corsi propedeutici,verifica preparazione iniziale, attività formative integrative; *Corsi di laurea magistrale: ordinamento didattico con 120 CFU (anziché 300 come previsto per le precedenti lauree specialistiche); nuovi requisiti di ammissione; criteri di accesso ai corsi di laurea magistrale;integrazioni curriculari prima dell’immatricolazione. Un dato estremamente significativo, infine, è stato quello riferito ai corsi di studio attivati nell’anno accademico 2007/2008, ai sensi del D.M.509/99: 5517, dei quali 2844 corsi di laurea (tre anni), 2415 corsi di laurea specialistica (due anni), 258 corsi di laurea specialistica a ciclo unico; con il D.M.270/04 i corsi di studio sono stati ridotti a 1845, così articolati:946 corsi di laurea, 899 corsi di laurea magistrale, con 94 interclasse, di cui 43 corsi di laurea e 51 corsi di laurea magistrale