Sette nella nostra provincia, quarantadue in tutta la Sicilia. Dovrebbero partire prima di natale i “mercati del contadino” che hanno ricevuto l'ok dall’Assessorato Regionale

 dell’Agricoltura. Lungo il nostro territorio questi saranno i centri interessati: il comune capoluogo, Barcellona, Librizzi, S.Angelo di Brolo, nonché dell’unione dei Nebrodi che comprende Capo D’Orlando, S.Agata, S.Fratello, Caronia, Torrenova e S.Stefano di Camastra; l’unione Valli Joniche Peloritani comprendente S.Teresa, Mandanici, Roccalumera, FurciSiculo, S.Alessio,Savoca, Alì terme, Nizza Itala, Scaletta, Pagliara, Antillo,Roccafiorita, Limina, Forza D’Agrò, Fiumedinisi, Alì e Casalvecchio e ancora l’unione Valle Nebrodi che comprende S.Marco D’Alunzio,Caprileone e San Salvatore di Fitalia. In pratica non dovrebbe trattarsi di un mercatino rionale, ma di un sistema composto da circa trenta espositori specializzati produttori nei vari settori dell'artigianato, dell'alimentare, dell'agricoltura etc, che venderanno direttamente al pubblico. Per quanto riguarda Messina l'attività dovrebbe svolgersi il sabato nell'area dell'ex Mandalari, anche se l'assessore competente, Giuseppe Puglisi, ha espresso qualche perplessità a riguardo. Il progetto finanziato fu stilato dall'allora commissario Gaspare Sinatra con il supporto del responsabile dell'area di Sviluppo economico Francesco Barbalace. Soddisfazione è stata espressa dai sindacati. L’istituzione dei Farmer’s Market era stata chiesta dai pensionati di Cgil,Cisl e Uil al fine di contenere i rincari legati ai passaggi commerciali ed anche per promuovere la produzione locale. SPI, FNP e UILP inoltre avevano realizzato incontri con i Sindaci dei comuni più significativi per stimolarli ad avanzare manifestazione di interesse alla Regione Siciliana. Ottenuti i finanziamenti, con un lettera a firma dei tre segretari generali dei sindacati dei pensionati, ora si chiede agli Enti destinatari dei finanziamenti di attuare il mercato con urgenza, date le condizioni di disagio di numerosissime famiglie e di far si quindi non solo di evitare di perdere i finanziamenti ma di portare alle famiglie messinesi questo piccolo dono, che allevia il costo della vita, prima di Natale (fonte tempo stretto)