“Insieme in festa” è il tema della manifestazione popolare celebrata nel Palazzetto dello Sport di Porto Empedocle, organizzata da Sicilia Mondo in concorso con l’On. Maria Grazia Brandara e la collaborazione del Comune, della Associazione Gentes, della Confedo, dell’Associazione Agorà delle Donne, dell’Ass. Kunta Kinte, dell’Associazione Donne Agrigento Dakar, dell’Associazione Auser, dell’Associazione Social Help,

della Cgil provinciale e della Caritas provinciale. E’ stato soprattutto un “Incontro di popoli” per la presenza di rappresentanti delle etnie immigrate dell’agrigentino. Gremitissime le tribune. Un’autentica festa. Insieme. La manifestazione, introdotta dal Segretario generale della Cgil di Agrigento Mariella Lo Bello, è stata aperta dal Sindaco Lillo Firetto che ha dato il saluto di benvenuto ai partecipanti, confermando i programmi dell’Amministrazione per una politica di apertura e di programmi sociali contro ogni forma di emarginazione. E’ stata, quindi, la volta dell’On. Maria Grazia Brandara: “Abbiamo voluto organizzare questo Incontro con una serata di festa come momento per ritrovarci tra donne, anziani, immigrati e tantissimi sostenitori ed operatori sociali, scegliendo l’immagine simbolo di due bimbe, una agrigentina doc ed una bimba di colore, extracomunitaria”. Un riquadro significativo di una “fascia debole” della società siciliana che richiede provvedimenti assistenziali, solidarietà e progetti per un futuro più civile ed accogliente. Uno spaccato sociale, ha sottolineato la Brandara, sul quale si inquadra perfettamente il progetto di legge regionale presentato dalla Associazione Sicilia Mondo per la integrazione delle etnie non comunitarie. Un evento di civiltà. La Brandara ha concluso illustrando un progetto già in funzione a Varese ed adottato da 10 Comuni della stessa provincia, per un tetto comune agli anziani ed agli immigrati, spazi di verde, incontri, intercultura, tempo libero, sistemi di vita che migliorano la qualità dell’esistenza come si conviene ad un Paese civile. Applauditissima dai presenti. Azzia, nella sua relazione, è partito dalla considerazione che il “pianeta immigrazione” va inquadrato nelle linee di politica dell’Unione Europea che indicano nel dialogo interculturale il percorso per la ricerca di una identità europea di contenuti ed aperta, da costruire su due concetti fondamentali ed irrinunciabili: l’universalità dei diritti dell’uomo e la diversità delle culture e delle lingue come strumenti di integrazione e di convivenza civile, pluralistica ed armoniosa. La presenza di 4 milioni di stranieri in Italia comporta problemi di identità e di integrazione in un modello di società come il nostro che pone al centro il concetto dell’uomo, del rispetto della vita e della dignità umana. Purtroppo, la sottovalutazione politica della questione immigrazione da parte del Governo che ha privilegiato provvedimenti restrittivi, non ha risolto il problema, determinando una regressione culturale della società italiana ed un grave pregiudizio alla immagine dell’Italia, Paese tradizionalmente di accoglienza e di solidarietà. In questo contesto, Sicilia Mondo si propone come mediatore culturale, laboratorio e palestra del dialogo e del confronto con le etnie di stanza in Sicilia, nella convinzione che la convivenza tra popoli non si impone per decreto o per legge ma attraverso processi di incontri che partano dalla base, dalla conoscenza, dal dialogo, dallo scorrere della quotidianità, dalla consapevolezza di vivere la propria cultura nel rispetto dell’altro, nell’accettazione, nell’ascolto per la ricerca di comuni denominatori, per fugare le paure. I problemi della mobilità umana nel mondo, ha ribadito Azzia, vanno ricondotti al concetto di diritto alla vita umana e diritto alla dignità. Deve quindi rappresentare un capitolo importante nei programmi dei Governi, delle Istituzioni e delle Associazioni e va affrontato con la capacità di gestire accoglienza e solidarietà. Una concezione, questa, che ci deve fare guardare il futuro con una nuova speranza. In questa direzione, Sicilia Mondo ha presentato una proposta di legge regionale per la integrazione delle etnie non comunitarie per favorire il passaggio di una società ormai multiculturale in una società interculturale che promuove la scuola, corsi di lingua, mediatori interculturali per una Sicilia coesa, operativa ed armoniosa, fondata non sulla contrapposizione ma su una cultura di relazioni, di rapporti e di reciproco rispetto come arricchimento comune. Su questa cultura, occorre l’impegno di tutti anche perché una integrazione con “l’altro” risponde ad una esigenza reale della società siciliana e della cultura dello “stare insieme”. Esigenza che conferma una lunga tradizione di accoglienza e di solidarietà della nostra Sicilia. Sarà la prima legge regionale sulla integrazione. Azzia ha poi illustrato il Social Network www.siciliamondo.net per la ricerca e messa in rete dei siciliani che si sono distinti nel mondo, di quelli che sono diventati talenti, dei siciliani che occupano posti di responsabilità. Un portale per promuovere conoscenza, dialogo, joint ventures, relazioni nei settori economico-finanziari e nei settori delle risorse immateriali e della cultura (cattedratici, ricercatori, docenti, scrittori, professionisti ed artisti). Un portale per costruire l’albo dei siciliani eccellenti nel mondo. Una banca dati. Una rete operativa virtuosa. Una community siciliana internazionale di operatori siciliani, eccellenti e protagonisti che faccia onore alla Sicilia ed alla sua immagine nel mondo. Con il coinvolgimento della Regione. Insieme. Tra i numerosi presenti il Se. Angelo lauri cella, Paola Sardella, Presidente Provinciale Auser, Paolo Galione, Presidente Inps Agrigento, Claudia Casa, Resp. Legambiente Agrigento, Peppe Arnpne, consigliere comunale, Aminata Doje, Presidente DAD (Associazione senegalese), Teresa Messina, Ass. Gentes, Rosanna Piscopo, Presidente Federconsumatori, Paola Fardella e Mimmo Bruno, Presidente Associazione Libera. La serata si è conclusa con una festa partecipata dagli oltre 500 presenti, con canti popolari, balli e degustazioni di prodotti tipici delle varie etnie.