Organizzata dalla Associazione Sociale Culturale rumena-italiana Concordia, ha avuto luogo a Catania la II edizione del progetto culturale “Il volto della Romania” sul tema “Antiche icone ed anniversario della libertà”, presenti il Vice Presidente della Povincia Nello Catalano, rappresentanti delle Istituzioni ed un folto gruppo di rumeni tra cui molti intellettuali ed amici catanesi.

I lavori sono stati aperti dal Presidente Vasile Mutu, con una dotta relazione sul “vero volto” della storia millenaria della Romania, dai tempi più remoti fino ai nostri giorni. Una memoria storica che ha rivisitato antichi monasteri, scritture preziose e pitture di grande valore storico, oggetti e paramenti di culto che parlano di un passato remoto, ma di eccellenza, fino ai nostri giorni. Il Presidente Mutu ha fatto con passione e professionalità una carrellata culturale lungo i seguenti percorsi storici: legame con Bisanzio, influenze occidentali, originalità dell’arte medioevale rumena, tradizione ed innovazione, qualità di simboli. Sulla relazione di base sono intervenuti la vivace dott.ssa Teodora Nicoleta Pascu, sul tema “1989 - storia e memoria di una rivoluzione”, il dott. Francesco Caudullo su “Considerazioni storico-politiche a 20 anni dalla rivoluzione rumena del 1989”, la dott.ssa Magdalena Ionescu su “Romania nella Unione Europea – L’adesione del 1 gennaio 2007 e i rapporti con l’Italia”. Moderatrice la dott.ssa Luminita Elena Botez. Invitato dalla Presidenza, Azzia, Presidente di Sicilia Mondo, si è complimentato con il Presidente Vasile Mutu e gli organizzatori per la iniziativa culturale che rinsalda i rapporti con la città di Catania ed i suoi cittadini. Fare conoscere la cultura rumena, tra l’altro ricca di storia, di valori, di tradizioni e di arte, significa presentare un biglietto di visita di eccellenza e scoprire punti comuni che avvicinano e favoriscono concretamente i processi di integrazione con la società locale. Con un arricchimento reciproco. Senza dire che la cultura è sempre per le comunità che vivono lontane dalla propria terra, un momento di riaggregazione che riaccende l’emozione e l’orgoglio della identità di origine. L’iniziativa della Associazione Concordia, ha affermato Azzia, ha peraltro un significato politico di alto spessore culturale nel contesto della Unione Europea dei 27 Stati perché crea dal basso, dall’incontro e dal contatto giornaliero del “vivere insieme” con la società ospitante, quel modello virtuoso di unione e di integrazione reale tra i popoli europei. Non per niente l’Unione Europea aveva dedicato il 2008 alla integrazione dei popoli puntando ad una cittadinanza europea fatta di diritti e doveri uguali per tutti, in un modello di società moderna, dinamica, di coesione civile e di solidarietà, per costruire una convivenza pluralistica, pacifica e armoniosa tra cittadini europei di diversa estrazione. In questa direzione, l’associazionismo di emigrazione, ha ribadito Azzia, si conferma strumento primario ed insostituibile come ponte di collegamento delle comunità con la società di origine e come presenza operativa culturale delle stesse nelle società di insediamento. Azzia, al quale la giovane avv. Cristina Sandu, rumena doc che esercita la professione forense a Catania, ha consegnato la riproduzione di una preziosa icona sulla passione di Cristo di fattura bizantina, ha ringraziato per il gradito omaggio, auspicando una più intensa collaborazione con Sicilia Mondo nella convinzione che l’incontro di più culture, sul piano operativo, è sempre premessa di crescita e di arricchimento culturale.