23 e più tra ospiti e delegati rappresentanti di Associazioni o dirigenti di quasi tutti i continenti del pianeta e della stragrande maggioranza degli stati in cui sono presenti emigrati siciliani.- Sono, altresì, intervenuti parlamentari, dirigenti politici, invitati ed alcuni dei componenti della Direzione Centrale, della Presidenza e della Segreteria Generale.- Qui di seguito diamo, per evidenti problemi di spazio, scarni resoconti degli argomenti affrontati dagli intervenuti nel tentativo di offrire un resoconto, ahimè molto stringato, della ricchezza del dibattito congressuale e dei temi che lo hanno caratterizzato.-

Il primo intervento è stato quello di COSTANTINO MARIA dell’ARGENTINA che ha salutato il Congresso a nome dei soci argentini e ha chiesto un diverso interessamento del Governo della Regione che ha causato finora più confusione con le sue promesse non mantenute, che speranze e simpatia, dopo ha parlato VINCENZO LICATA assai noto dirigente Usef AUSTRALIA che ha posto una serie di problemi inerenti lo scambio commerciale e le possibilità di interventi reciproci tra Sicilia e Australia nel quadro dell’emigrazione considerata risorsa e, ancora, lo scambio e l’uso reciproco del manegement, della formazione e della tecnologia.- Ha concordato con la relazione, ha fatto considerazioni positive sulle politiche e sulla direzione dell’Usef riprese dall’altro delegato EMANUELE TUMINO di SIDNEY che ha illustrato la situazione delle nostre strutture locali e delle loro difficoltà.- GIUSEPPE CHIODO dell’Usef di LIEGI riferisce sulla condizione degli immigrati siciliani e sulla situazione della nostra organizzazione nonché dei rapporti con la Regione Sicilia, mentre ANGELO CAMPANELLA dell’Usef di LYON affronta le questioni della rappresentanza nelle amministrazioni locali e delle elezioni nei COMITES nonché del loro ruolo e poteri.- SALVATORE ARNONE di LA LUOVIERE riprende lo stesso argomento per illustrare le difficoltà degli accordi con le altre Associazioni e gli obiettivi di attività che l’Usef nella zona.-

A questo punto interviene LUIGI VAYOLA della PRESIDENZA che centra il suo intervento su tre quistioni: la diversità e la difficoltà della situazione nel mondo che implica rotture economiche, sociali e politiche e quindi postula una rottura dell’USEF con buona parte della sua storia e delle sue politiche, la necessità di una nuova strategia dell’Associazione che implica scelte politiche, alleanze e scelte di intervento capaci di dare risposte concrete all’emigrazione e si rifà alla relazione e alle proposte della bozza di documento programmatico pubblicato sul nostro giornale e che i delegati conoscono, il ruolo nuove dell’USEF che non può significare, però, un cambiamento traumatico della sua natura che deve restare quello di una Associazione di Volontariato con scelte di promozione sociale, di miglioramento economico e di soluzione di problemi sociali degli emigrati siciliani nel mondo e degli immigrati in Sicilia e di fornire servizi, assistenza e patrocinio e pertanto necessitata a costituire una sua struttura adatta a questo.- A questo fine porta come esempio emblematico quello della scelta, certamente assai diversa per natura ed orientamento, ma solo a fini illustativi di Comunione e Liberazione e della sua Compagnia delle Opere.

- ROSARIO MAIORANA dell’AUSTRALIA interviene subito dopo riallacciandosi alla relazione con la quale concorda e riproponendo alcune delle questioni sollevate dall’intervento di Vincenzo Licata da un giudizio negativo sul rapporto con il Governo della Regione.

- ANTONELLA RIZZA nella sua qualità di VICE PRESIDENTE sottopone alla attenzione dei delegati il problema della qualità del lavoro richiamandosi a due sue esperienze personali: le visite ad alcune nostre associazioni all’estero ed il tipo di lavoro che riescono a realizzare sempre con grande entusiasmo e con molto sacrificio personale, l’iniziativa di creare biblioteche di autori siciliani – e ne sono state create quattro di almeno 500 volumi – presso gli Istituti di Cultura che dimostra non solo il valore della risorsa cultura nel nostro lavoro, ma anche il suo qualificato modo di far conoscere la Sicilia ed in Sicilia di far conoscere l’Emigrazione Siciliana interessando autori, editori, istituzioni culturali all’iniziativa.- Con particolare vivacità, con forti argomenti e con entusiasmo ha in seguito affrontato la posizione delle donne e del loro ruolo nella struttura Usef ed in questo contesto si è dichiarata d’accordo con Vayola sulle valutazioni sulla natura dell’Usef.-

Subito dopo interviene EMILIANO GRAZIANO dell’Usef di STOCCARDA che riprende il filo del ruolo nuovo dell’Usef concordando su questa necessità ed illustrando problemi, aspettative ed impegni della sua organizzazione.- Con molta forza ha ripreso il leit-motiv delle insufficienze degli interventi della Regione nell’emigrazione e denunciato i tentativi di speculazione politica e clientelare che questi interventi chiaramente palesano.-

A questo punto la parola passa all’on. ANGELO CAPODICASA applaudito ospite del Congresso e già Presidente del Governo Regionale.- L’Ospite entra subito nel merito delle questioni affrontate ed esprime un giudizio contrario e preoccupato sugli interventi e sulle politiche del Governo della Regione.- Si rifà ad un suo progetto di legge per l’emigrazione concordato con le Associazioni interessate e con l’Usef e pone l’accento sul nuovo che è necessario introdurre nella legislazione siciliana.- A questo fine riprende alcune considerazioni del dibattito sottolineandone gli aspetti positivi: il raccordo con le altre Associazioni, la risorsa emigrazione, le alleanze per contare di più, gli scambi.- Riprende le considerazioni fatte da Vayola sulla natura della Usef concordando con le sue considerazioni e con la Rizza concorda a proposito del fondamentale bisogno di allargare il ruolo delle donne nella struttura dell’Associazione.-

Dopo ha la parola ANGELO SICILIANO del SOCIAL CLUB AIDONE di BROOKLIN che affronta i problemi della sua associazione e della emigrazione siciliana in Usa e chiede maggiore presenza dei dirigenti Usef.-

I problemi del Giornale sono affrontati con crudezza e precisione da FRANCESCA MESSANA della direzione di EMIGRAZIONE SICILIANA che ritiene giuste le osservazioni fatte nella relazione introduttiva e si rifà a quanto scritto nel documento preparatorio del Congresso che indica alcune proposte precise.- Il ruolo del giornale deve essere funzionale alla vita dell’intera struttura organizzativa e pone la questione dello scambio delle informazioni e della collegialità delle decisioni.- Circa la indicazione di una scelta politica di uno sviluppo della Usef in direzione della fornitura di servizi si dichiara d’accordo, ma ritiene necessario un maggiore approfondimento del problema.

- SALVATORE BONURA, presidente della CNA di Catania ( Associazione Artigianato ), interviene ponendo subito le questioni della qualità delle iniziative dell’Usef in particolare sulle problematiche degli scambi, della coscienza dei prodotti, delle figure professionali ed in particolare della formazione.- Egli dichiara la sua disponibilità, cosa già realizzata parecchie volte, ad intervenire sui problemi esposti e ritiene che una struttura orientata ad offrire servizi sia una scelta giusta.- Egli, però, ritiene che bisogna salvaguardare la natura dell’Usef e si richiama agli interventi di Vayola e di Capodicasa.- Senza creare drammi artificiali, con molto buon senso ed acume, i temi che hanno caratterizzato questo congresso possono essere affrontati e risolti con consenso generale.- Chiude la prima giornata di lavori l’on.

LUIGI SANDIROCCO, della FILEF naz.le.- Nel suo argomentato intervento l’oratore affronta i molteplici problemi dell’emigrazione italiana e le politiche contraddittorie portate avanti dai vari governi nazionali ed illustra le posizioni della Filef.- Da atto all’Usef della sua coerenza politi ca e della sua attività e pur rilevando alcuni aspetti polemici tuttavia afferma la necessità di un lavoro comune.- Sandirocco pone alcune questioni di raccordo reciproco tra le due strutture e rileva questa necessità soprattutto per gli aspetti di grande rilievo in materia di rappresentanza nei Consigli delle Amministrazioni Locali, nelle elezioni dei COMITES e nelle elezioni politiche, in particolar modo in quelle nazionali italiane.- Concorda con le valutazioni della relazione e degli interventi e si augura una comune attività.-

Apre la mattinata di sabato GRAZIELLA MALLIA della FAMIGLIA SICILIANA DI MARCOS JUAREZ ARGENTINA che ritorna sulle difficoltà della situazione economica del paese ed in particolare su quella delle donne e di seguito interviene MOCIARO GIUSEPPE di ROSARIO che legge e consegna un suo intervento scritto centrato sulla attività dell’ Usef in quella grande città, dei suoi problemi, del modello di attività scelto centrato oltre che sui servizi sul lavoro di formazione e sul coinvolgimento degli intellettuali e degli studenti, chiamando in causa FINOCCHIARO SALVATORE intellettuale assai interessato a questi problemi che interviene subito dopo e consegna un suo intervento scritto assai interessante sul lavoro culturale denso di analisi appropriate e proposte.- I due elaborati faranno parte degli atti del congresso ed utilizzati anche dal giornale.-

Segue l’intervento di DINO BELLAFIORE della SEGRETERIA CENTRALE, che esprime un giudizio positivo sul dibattito che volge alla fine e si collega alla relazione puntualizzando gli aspetti di novità: i servizi, il giornale, il notiziario telematico, l’interesse con cui è guardata l’Usef tra gli emigrati e la sordità del governo nei loro confronti.-

Interviene di seguito il CONSULTORE REGIONALE per l’USA GRAZIELLA BIVONA che, anche per la sua esperienza professionale di giornalista, informa su alcune delle caratteristiche della emigrazione siciliana così, oramai, distante e diversa dai suoi stereotipi rappresentativi e fatta, invece, di lavoratori esperti, professionisti, gente che conta.- E’ tenendo conto di ciò che concorda con le nuove prospettive che si intendono dare alla organizzazione e valuta in modo positivo lo sforzo che assieme stiamo facendo per scegliere una linea di modernità di lavoro e di struttura.-

Un ricco intervento di proposte e di indicazioni viene dall’intervento di PEPPE PICCILLO, SINDACO DI MONTEDORO, già dirigente assai impegnato nell’Usef, che affronta il rapporto tra nuovo, formazione, responsabilità e la conseguente capacità di dirigere.- Questo è uno degli aspetti fondamentali del protagonismo di cui il congresso ha discusso per realizzare una Usef capace di essere visibile e rispondere alle richieste ed ai bisogno della nuova emigrazione, tenendo conto che non c’è avvenire senza storia e a tal fine sostiene la proposta di un centro di documentazione.- Propone, inoltre, illustrando la sua opinione sui giovani un “Incontro Internazionale della Gioventù” come un momento di riflessione fatto dai giovani assieme ai dirigenti dell’Usef.-

DOMENICO SQUADRITO dell’ Usef del CILE richiama al Congresso le difficoltà che sta incontrando l’Associazione in Cile, già una delle più forti ed avanzate, e ne illustra i motivi.- Anche tra questa difficoltà tuttavia si impegna in un lavoro di recupero e di strutturazione e chiede l’aiuto della direzione centrale.-

E’ presente nella mattinata il SINDACO di CATTOLICA ERACLEA che rivolge un breve saluto ed augurio ai congressisti testimoniando l’interesse della sua città per l’emigrazione e la presidenza annuncia la nomina di SARA CHIANETTA, della Direzione Centrale, ad ASSESSORE PER L’EMIGRAZIONE per il Comune di FAVARA ed è con il saluto di Sara commosso ed affettuoso e con l’augurio di buon lavoro di tutti i delegati che la Presidenza dichiara chiuso il dibattito del X° Congresso dell’USEF.-