Era parecchio tempo che la nostra associazione  non organizzava una grossa attività culturale in Europa, che riuscisse a mobilitAre forze e risorse umane variegate ed importanti.

E’ quello che è avvenuto con il progetto “PIRANDELLO IN EUROPA” la cui realizzazione si è conclusa nei primi giorni di dicembre.

Si tratta di un’opera quasi inedita di Pirandello e Martoglio, due grandi della letteratura : “A VILANZA”, messa in scena per conto dell’USEF dall’Associazione Culturale Raffaello di Catania e dal Regista Giovanni Anfuso.

L’opera ha fatto il giro della Francia della Germania e del Belgio, in un primo contatto con le nostre comunità.

In sei repliche che hanno avuto grande successo di pubblico e di critica, l’USEF ha coinvolto città come Lione, Grenoble, Firmino, Liegi, La Louviere, Colonia, dove i siciliani e non solo, si sono dati appuntamento in capaci sale teatrali, con il disegno soddisfatto di passare na serata all’insegna della cultura, mediante un tuffo in quella che rappresenta il grande impegno di autori impegnati che hanno fatto scuola negli ambienti culturali di tutto il mondo, sfociando anche nel Premio Nobel assegnato al Luigi Pirandello.

Ma l’aspetto più importante della interessante attività, è senza dubbio quella di avere messo assieme coinvolto ed utilizzato parecchie sinergie quali : parecchie associazioni che operano sui territori interessati, gli Istituti Italiani di Cultura di Lione, Grenoble, Colonia, istituto come l’Italo Svevo che opera nella importante città della Germania, i COMITES, alcuni Enti Locali.

E’ questa una operazione che ha suscitato legittime soddisfazioni sia tra i dirigenti dell’Associazione anche e principalmente a livello periferico, sia gli stessi attori che hanno potuto offrire la loro fatica ad un pubblico interessato ed attento, che alla fine ha abbondantemente superato un totale di oltre 3.500 presenze.

Ma l’insegnamento che ci viene dalla recente esperienza, è certamente quella non solo di utilizzare canali e sinergie che dimostrano attenzione ed interesse verso la cultura, ma anche quello di sperimentare un lavoro ed un impegno unitario delle associazioni peranti all’estero, che oltre a dare risultati sempre più positivi, possono rappresentare l’avvio di quel processo unitario attraverso cui passa certamente un  rafforzamento del ruolo e del peso di tutto il movimento.

L’iniziativa, è durata circa due settimane, con grande dispendio di energie, ma anche con grandi soddisfazioni, che vanno a premiare l’impegno della nostra associazione, certamente non nuova a fatiche di questa portata.

Notevole l’impegno della compagine artistica che ha realizzato l’opera, mettendo in campo una scenografia che da sola rimane un messaggio di grande valenza culturale ed un poema di costume e tradizioni del passato, diretto a risvegliare interessanti ricordi tra i più anziani ed a trasmettere alle giovani generazioni alla ricerca delle proprie origini, importanti elementi di studio e di conoscenza.

Alla scenografia, accuratamente studiata nei minimi particolari, si è affiancata la mirabile interpretazione di un cast di notevole bravura, diretto da Giovanni Anfuso, certamente non nuovo ad opere di grande impegno e di grande effetto.

Parecchie le critiche positive pervenute non solo dagli Istituti Italiani di Cultura che si sono attivati ed ai quali va il nostro sincero ringraziamento, ma anche da organi di stampa locali, dai Consoli Generale, da personalità della cultura che operano all’estero, da gruppi sperimentali giovanili, che hanno seguito con interesse anche gli incontri avuti a margine con il regista e con gli artisti.

A noi resta la soddisfazione, e non è poco, di essere stati artifici di questo notevole lavoro, di avere saputo e potuto attingere a tante fonti di aiuto e di collaborazione, di avere speso con notevole profitto dei soldi pubblici, rivolgendo la nostra attenzione ed il nostro impegno a quelle comunità che in Europa hanno saputo affermare la cultura e la tradizione siciliana.