Finalmente il grande ritorno. L’allentamento della pandemia, dovuto ad un utilizzo generalizzato dei vaccini, ha finalmente posto fine ad alcune restrizioni importanti consentendo una ripresa della vita normale, sottoposta però e giustamente a delle regole da rispettare.

Approfittando del ritorno a sprazzi di normalità, l’USEF è tornata ad organizzare le proprie attività rivolte alle comunità emigrate. Una di queste attività. Divenuta da tempo tradizionale, è senza dubbio quella voluta dalle associazioni USEF in Belgio, che tornano a farsi carico della manifestazione organizzata sempre nel mese di ottobre, in concomitanza con XXIV edizione di “TARANTELLA QUI” che si svolge presso il centro Culturale di Seraing, dove per l’USEF opera l’associazione aderente Alfonso Castronovo preseduta da Lorenzo Brucculeri. Altri appuntamenti abituali, quelli dei circoli USEF di Saint Nicolas e di La Louviere, nonché gli Amici dell’INCA presiedute rispettivamente da Giuseppe Chiodo, Vincenzo Arnone ed Aldo Scalzo, che hanno organizzato i tre spettacoli nei giorni 15, 16 e 17 ottobre scorso, si sono potuti realizzare. A rallegrare le serate, torna in Belgio la compagnia “MEDEA” di San Cataldo, diretta dal regista ed autore Ivan Giumento. Una compagnia che da tempo collabora con l’USEF portando in Belgio delle ottime commedie senza percepire alcun compenso. Le spese di viaggio vitto ed alloggio, invece, sono a totale carico delle tre associazioni, che ricevono anche un contributo da enti come il comune di Saint Nicolas e da altri importanti enti ed istituzioni che operano sul territorio, che approfittiamo per ringraziare ancora una volta. La commedia portata quest’anno, in prima assoluta, come succede da sempre, si intitola “MA CHE FOFRRTUNA”, affidata alla sperimentata bravura di un Cast che porta ottimismo alle nostre comunità, oggi desiderosi di evadere, di divertirsi, di ridere, dopo la lunga pandemia subita ed ancora in corso, che impone le sue regole che non aiutano certo la vita sociale. Ciò non basta, oltre al buonumore ed al messaggio culturale lanciato dalla compagnia, si unisce un messaggio sociale di non poco conto. Con questa commedia brillante, il messaggio che arriva è quello della tolleranza e della convivenza anche tra realtà diverse, che alla fine trovano il modo di convivere pacificamente. Un messaggio sicuramente in tema con i tempi che stiamo vivendo, dove assistiamo a scene di intolleranza ed a rigurgiti di un passato seppellito dalla storia e che oggi non deve certamente trovare spazio per rialzare la testa, cavalcando e strumentalizzando giuste preoccupazioni delle persone. Il grazie dell’USEF va intanto alle commissioni direttive delle quattro associazioni ed agli enti che si fanno carico di spesare la brillante iniziativa e va a tutto il Cast della compagnia “MEDEA” che ci permette ogni qualvolta la coinvolgiamo di realizzare queste belle e significative iniziative. La pandemia evidentemente non ha fiaccato l’USEF, che ripiglia con nuovo vigore le proprie attività in favore delle numerose comunità siciliane e non solo, sparse per il mondo. Salvatore Augello 22 ottobre 2021