La pandemia non lascia molto spazio alle iniziative ed alle atttività. Ciò nonostante, l’USEF non si ferma e cerca di restare attiva, malgrado tutto. Lo fa all’estereo organizzando attività e videoconferenze dove si affronta la problematica di rinnovi dei COMITES,

lo fa in Sicilia intervenendo con un comunicato in una brutta vicenda di soprusi ai danni di anziani in una Residenza Sanitaria Assistita (RSA), comunicato che riportiamo qui di seguito. Per il resto, sono in preparazione diversi incontri sia in videoconferenza che in presenza, di cui daremo conto dopo le ferie estive durante le quali sospenderemo, come sempre, la pubblicazione fino alla fine di agosto.

I NOSTRI ANZIANI MERITANO RISPETTO

Sbigottimento, meraviglia, preoccupazione, pervade un paese dove tutti si conoscono e dove nessuno poteva mai pensare che anche qui a Serradifalco succedessero queste cose. Certo, è in corso una indagine complessa e delicata e noi abbiamo fiducia nella Magistratura e negli organi inquirenti, che sapranno portare a termine la delicata inchiesta scoprendo, là dove ci siano, responsabilità procedendo quindi alla emanazione delle giuste punizioni. Fa riflettere inoltre questa pietosa vicenda che si verifica all’interno di una struttura di proprietà della chiesa data in affitto. Così come sorprende il fatto che dopo quanto succede in Italia nelle così dette residenze sociali assistite dove vengono ricoverati i nostri anziani a spese dei contribuenti, oltre che degli assistiti stessi, c’è chi specula e chi invece di offrire assistenza e cura a persone che per la loro disabilità non possono certo reagire, somministra ben altra accoglienza a disabili costretti a subire, angherie, bastonate e soprusi di ogni genere. L’Unione Siciliana Emigrati e Famiglie, indignata per questi fatti che se giustamente accertati, sono di una gravità immensa, esprime il proprio sdegno per quanto successo, che turba la serenità di una collettività che in mancanza di strutture pubbliche è costretta a ricorrere a strutture private. Non sarebbe certo peregrina l’idea di promuovere una struttura di controllo, sia per difendere il diritto alla serenità ed all’assistenza dei nostri anziani, sia per la salvaguardia dell’immagine di un Comune che si adopera per fornire servizi adeguati ed esaustivi delle necessità della collettività. L’USEF esprime ferma condanna dei fatti accaduti, in una comunità ancora disorientata, per altro ricca di un grande e variegato tessuto associativo, che si aspetta che in questa nostra piccola realtà, tutto sia all’altezza di una società civile, accogliente e rispettosa dei diritti della persona umana ed in special modo degli anziani per i quali pretendiamo rispetto, poiché tanto hanno dato nella loro vita e che oggi si aspettano solo di potere trascorrere in tutta serenità gli ultimi giorni della loro esistenza. Salvatore

Augello segretario generale USEF