SPECIALE 50° USEF

L'usef compie in questo dicembre cinquanta anni, è passato mezzo secolo da quel giorno in cui in un albergo palermitano, attorno a Pompeo Colajanni, mitico comandante partigiano, liberatore di Torino, davamo vita alla nostra associazione.

Oggi l'epidemia ci impedisce di ricordare questi cinquanta anni in affollate assemblee in tutte le nostre sedi, sparse per il mondo. Pensiamo che non sarebbe sufficiente realizzare alcune celebrazioni online, perché non potremmo parlare con tutti i nostri associati senza creare assembramenti, per questo motivo pensiamo di rinviare a quando sarà finita la pandemia una celebrazione differita con assemblee in tutte le nostre sedi per celebrare il nostro cinquantesimo e per discutere della nuova politica per l'emigrazione che ha bisogno l'Italia e che noi possiamo promuovere. Tuttavia, mi pare giusto ricordare il grande lavoro di organizzazione e di promozione di iniziative che abbiamo svolto in tutto il mondo e ricordare il contributo di tanti compagni e Compagne che hanno fatto grande grande l'usef. Cito solo qualche nome tra coloro che ci hanno lasciato e che vivono nel ricordo di tanti emigrati oltre che nel nostro ricordo. Pompeo Colajanni, il fondatore e primo presidente, Santo Tortorici che lo ha sostituito, Lillo Gueli, Alfonso Di Giovanna che ha dato vita al giornale Nuova emigrazione, Luigi Vaiola, che tutti abbiamo apprezzato per la sua cultura e che abbiamo amato per il contributo che ha dato alla associazione e al giornale, Amedeo Castello e Antonina Cascio per quanto hanno fatto in sud America e tantissimi altri che sarebbe lungo ricordare in questa sede, ma che vanno ricordati nelle iniziative che ci promettiamo di tenere. In questi anni l'usef ha realizzato in ilia Sicilia e nel mondo una attività importante, basta citare la realizzazione delle colonie estive, in cui grande è stato il contributo del nostro Totò Augello, I tanti convegni, in Sicilia e nel mondo, i congressi che sono stati veri eventi politici e culturali, le iniziative di promozione del territorio siciliano e delle sue risorse e delle sue imprese. Penso anche alla solidarietà offerta al popolo Argentino, nella crisi dell'anno duemila. Abbiamo raccolto e fornito medicine e realizzato un pronto soccorso che ha operato per anni. Per L'argentina abbiamo organizzato una raccolta di fondi a New Jork che ha consentito al pronto soccorso di continuare la sua funzione per più di un anno. In quella occasione prezioso e stato il contributo dato da Graziella Bivona e da Angelo Siciliano. Enorme l'attività che abbiamo svolto in Europa, in Belgio dove è grande la nostra associazione, in Germania, Regno Unito e in altri paesi. Oggi viviamo una fase critica, per il riflusso, seguito alle politiche sovraniste che hanno passato sotto silenzio i problemi della emigrazione Italiana per poter meglio dare vita a politiche contro l'emigrazione extra comunitaria. Ma anche per una responsabilità delle forze politiche democratiche che hanno fatto passi indietro. Una riflessione critica dobbiamo fare anche sull'operato dei gruppi parlamentari eletti all'estero che ci sono cari, ma che vorremmo sentire vicini alle nostre associazioni. Tante questioni aperte che speriamo di poter affrontare al più presto. Intanto auguro a tutti gioiose feste e un felice anno nuovo