SPECIALE 50° USEF

GIUSEPPE CHIODO PRESIDENTE CIRCVOLO USEF DI SAINT NICOLAS - Siamo arrivati ai 50 anni di attività dell’USEF, in un periodo molto difficile per tutti. La pandemia non ci permette di fare una celebrazione di questo mezzo secolo di attività,

come sarebbe giusto fare e sono d’accordo sulla opportunità di rinviare la manifestazione a tempi migliori. Ma sono anche d’accordo sulla decisione di non fare passare inosservato questo importante anniversario, per cui condivido l’idea di dedicare la pagina USEF al 50°, inserendo contributi scritti sulla vita e le attività di questi cinquanta anni. Nel 1970, i siciliani all’estero avevano la loro associazione, come già altre regioni avevano fatto prima. Pompeo Colajanni aveva pensato giustamente, che le numerose comunità avevano bisogno di un punto di riferimento che li legasse alla terra d’origine. Questo punto di riferimento si chiamò USEF ed iniziò subito le sue attività. Io arrivo all’USEF nel 1981, quando ad opera della direzione di Palermo, Toto Augello venne a tenere a battesimo l’associazione a Liegi, all’interno della Leonardo da Vici che già da tempo operava come FILEF. Da allora, non ho più lasciato l’associazione, seguendo e partecipando a tutte le numerose attività che si organizzarono in Belgio. Nel 1981 alla sua nascita, il primo presidente fù Angelo Mantione. Io entro a fare parte del comitato direttivo nel 1986. L’USEF si era già fatto conoscere da tutte le istituzioni italiane e belga ed aveva già fatto un accordo di collaborazione con il comune che allora si chiamava ancora Montegnée prima di confluire in Saint Nicolas, attraverso l’allora assessore alla cultura Jack Heleven. Diverse le attività culturali che si sono fatte, i convegni, le conferenze sui temi scottanti come la lotta alla mafia, per la pace e contro i missili sia quelli che si volevano piazzare a Comiso che quelli pronti per il Belgio. Così come non mancava mai il nostro appoggio sulle battaglie che facevano i lavoratori della zona, lavoratori che in buona percentuale erano anche siciliani ed italiani. Si iniziarono allora i contatti con il comune di Montedoro che poi avrebbero portato al gemellaggio con i due comuni. Can un gruppo folk di Liegi, il comune di Montegnée venne in Sicilia portato dall’USEF per uno scambio culturale. Il gruppo si esibì a Montedoro, a Montevago ed a Grotte, mentre Heleven partecipò ad un convegno tenuto a Favara ed uno a Montedoro. Erano tempi di grande attivismo e di grande entusiasmo, che fecero crescere l’associazione in mezzo alla numerosa comunità composta da emigrati che venivano da diversi comuni della provincia di Agrigento e Caltanissetta. Il comune intanto, ci aveva assegnato un locale dove tuttora abbiamo la sede, una scuola dismessa situata in via Burofosse 111, dove abbiamo gli uffici dell’associazione ed una sala per le riunioni, mentre per le attività più impegnative, possiamo utilizzare il centro culturale di Cry Du Peron. Inaugurammo anche le giornate siciliane, coinvolgendo i comuni di Racalmuto, di Canicattì, di Favara. Intanto nasceva a Seraing all’interno della Leonardo da Vinci un’altra associazione: la Alfonso Castronovo”, che da tempo ormai aderisce all’USEF. Nel tempo, dopo le dimissioni di Angelo Mantione, fui chiamato a fare il presidente dell’associazione. Per decidere il passaggio, da Palermo vennero all’assemblea congressuale Salvatore Augello ed Angelo Lauricella. Era il 1997. Da allora rilanciammo l’associazione continuando a fare molte attività. Colonie, campeggi, turismi sociali e tante attività culturali e convegni impegnativi. Dopo l’accordo di Maastricht sul diritto di voto amministrativo in loco, candidammo Angelo Mantione che venne eletto consigliere comunale di Montegnée. Rilanciammo anche l’annuale manifestazione organizzata dal comune: “culturmonde” dove abbiamo siamo sempre riusciti a partecipare con una serata culturale affidata alla bravura di compagnie teatrale provenienti dalla Sicilia. Nel 2011 celebrammo i 30 anni di attività, con un grande aiuto del comune, organizzando diverse manifestazioni e dando riconoscimenti a parecchi soci ella prima ora. Negli ultimi anni, da quando la Sicilia ha dimenticato la propria emigrazione e non mette più finanziamenti per le attività previste dalla legge 55/80, in collaborazione con il centro culturale le Seraing e con il contributo del comune e la collaborazione delle Commissioni Direttive che non hanno mai fatto mancare la loro preziosa collaborazione, ci siamo fatti carico di continuare la tradizione continuando a partecipare sia a “Tarantella Qui” dove partecipa la “Castronovo” assieme alle associazioni che operano su territorio di Seraing ed a “Culturmonde” a Montegnée diventata nel frattempo Saint Nicola per effetto della fusione tra comuni. La compagnia teatrale ha replicato lo spettacolo anche per conto dell’USEF de La Louviere. I costi del viaggio e dell’ospitalità, sono sempre stati divisi tra le tre associazioni che si sono fatti carico di tutto, mentre l’USEF centrale si occupava di contattare la compagnia e di organizzarne la partenza. Diverse volte è venuta la compagnia Medea che ha messo in scena commedie in dialetto ideate e scritte per l’occasione. Ora, siamo sempre più fieri di essere parte di una associazione come l’USEF, che in questi 50 anni ha saputo interpretare e si è battuta per le problematiche che le comunità all’estero spesso di trovano a dovere affrontare. Ora, ci prepariamo anche noi, pandemia permettendo, a festeggiare nel 2021 il 40° anniversario del nostro circolo, nato nel 1981. VIVA l’USEF Giuseppe Chiodo presidente USEF Saint Nicolas(Giuseppe Chiodo)

IVAN GIUMENTO REGISTA COMPAGNIA MEDEA E AUTORE - Sono trascorsi diversi anni da quando ho avuto l’onore di conoscere quella straordinaria realtà associativa che è L’USEF. Ne parlo con molto piacere ed è forte il ricordo di quando, per la prima volta, ho incontrato il segretario internazionale Salvatore Augello. Un uomo d’altri tempi, rigoroso e gentile al contempo, ma ricco di contenuti e carico di storia. Quella stessa storia che circola nel sangue di ogni siciliano e che rappresenta la radice dalla quale è sbocciata la mia generazione. Storia di miniere e storia di emigrazione. I “viaggi della speranza” in cerca di lavoro fuori da questa terra così fertile di vita quanto povera di opportunità per i giovani di un tempo e, purtroppo, anche di oggi. Ed è stata una fortuna, per me, conoscere il mondo dell’USEF. Li ho conosciuti in Belgio, in Svizzera e in Germania. Mi occupo di Teatro, e con la Compagnia Medea di cui sono il regista, ho avuto la possibilità di esibirmi con le mie commedie, in rigoroso dialetto siciliano, nei teatri delle loro città, delle loro Nazioni, delle loro vite. Ho avuto modo di conoscere questi uomini e queste donne a cui la vita non ha regalato nulla e che hanno dovuto conquistarsi ogni cosa. Partiti giovanissimi dalla Sicilia hanno dovuto costruirsi il futuro con le loro forze e tanti sacrifici. E ci sono riusciti! Si sono integrati in queste nuove terre ed hanno messo a disposizione di altri emigranti tutto il loro tempo e la loro disponibilità e accoglienza. Nei loro occhi c’è la gioia di vivere dietro un velo sottilissimo di malinconia per quella terra dalle cui viscere sono nati. Ognuno di essi è un libro da cui non mi stancherei mai di leggere, pagina per pagina…parola per parola. Auguro all’USEF e a tutti i suoi componenti una lunga vita. Auguro a me stesso di avere ancora l’opportunità di incontrarli e abbracciarli come da vecchi amici. Ho imparato molto da ognuno di loro e nel mio cuore ci sono ancora tante pagine bianche da scrivere con i loro racconti, con i loro abbracci e coi loro occhi. Con ogni singola loro emozione. A nome mio e della Compagnia Medea: VIVA L’USEF!! Ivan Giumento