NARDUCCI (COORD.FAIM): "FONDAMENTALE IMPORTANZA RETE DI SOSTEGNO ITALIANA PER I NUOVI EMIGRATI. PATRONATI E ASSOCIAZIONI IN PRIMA LINEA (2017-11-10)
“Un convegno non tanto per aggiungere un ulteriore grido di allarme al coro delle numerose e qualificate agenzie, in primis la Fondazione Migrantes, che da tempo segnalano il capovolgimento di una tendenza, consolidatasi negli anni ’80, che aveva certificato la fine dell’emigrazione italiana sulla base dei saldi migratori”. E’ quanto ha detto questa mattina Franco Narducci del Coordinamento del Faim (Forum Associazioni italiane nel mondo) intervenuto al convegno promosso dal Forum su il tema “Migrare in tempo di crisi, necessità e opportunità: più tutele, più diritti” a cui hanno preso parte diversi deputati eletti all'estero, oltre al Senatore Micheloni, Presidente del Comitato per le Questioni degli Italiani all'Estero, Tacconi (PD), Di Biagio (AP) e Nissoli (FI), oltre ad Eugenio Marino già responsabile Italiani all'Estero del Partito Democratico ed esponenti delle Amministrazioni regionali, ed all'Ambasciatore della Confederazione Elvetica in Italia. Narducci ha illustrato la complessa situazione di fronte alla quale si trovano le "antenne " dell'emigrazione italiana all'Estero (associazionismo): italiani del tutto impreparati ad affrontare i processi migratori, alla stessa stregua, d'altra parte, di quella che è stata la vecchia emigrazione. Una emigrazione variegata e di difficile definizione, una "nebulosa" come ha affermato, piu' tardi il Prof. Puglisi, che ha parlato di una vera e propria sottovalutazione del fenomeno da parte dell'Italia, che non conosce ne' la consistenza numerica, nè la precarietà economica e sociale che gran parte di quel "capitale umano" vive in emigrazione. Cosicchè Associazioni e Patronati, per Franco Narducci costituiscono una reale ancora di salvezza, anche se devono aggiornare la loro funzione "consolidata" di assistenza previdenziale per offrire orientamento al lavoro, assistenza fiscale e.... ad un'utenza le cui esigenze sono molteplici. D'altra parte, Narducci si è anche soffermato sull'evoluzione del ruolo dello stesso associazionismo che deve divenire un vero r proprio punto di riferimento, soprattutto, per i giovani. Ma l'emigrazione italiana, ben al di là della fotografia che viene spesso scattata, dilatandone la componente giovanile , i cosiddetti "cervelli in fuga" è composta di famiglie, di anziani, di persone che preoccupate per il futuro dei propri figli in Italia lasciano una vita professionale nel nostro Paese alla ricerca di migliori opportunità. spesso - sempre piu' spesso - fortemente frustrate. Dunque, c'è un “urgente" bisogno di frenare l'attuale trend migratorio italiano ed, in particolare, dei giovani. E' una "minaccia" per il futuro del nostro Paese." ha detto l'esponente della FAIM. Se, pertanto, la mobilità professionale è una risorsa dell’Europa, occorre vieppiu' raggiungere un equilibrio. (10/11/2017-ITL/ITNET)