WASHINGTON - Tre donne, due uomini, tutti accomunati dall’essere “top ricercatori” italiani under 40. Dalla Nasa alla matematica pura ad altissimi livelli alle più avanzate ricerche su tumori e malattie rare. Ecco i progetti sui quali lavorano in Nord America Angela Bononi, Camilla Pacifici, Giulia Saccà, Marco Ruella e Marco Pavone, i cinque italiani under 40 premiati da Issnaf, la fondazione che riunisce oltre quattromila fra docenti e ricercatori italiani in Usa e Canada. Più che "cervelli in fuga", ambasciatori della forza della ricerca italiana in America. Ogni anno, ISSNAF premia il meglio della giovane ricerca italiana in Nord America assegnando gli ISSNAF Awards for Young Investigators in cinque settori e premiando i migliori in ogni categoria con un premio di 3mila dollari. I vincitori di quest’anno sono stati selezionati all'interno dell'evento annuale Issnaf, il 7 e 8 novembre presso l’Ambasciata d’Italia a Washington, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. PAOLA CAMPESE AWARD FOR RESEARCH IN LEUKEMIAS Marco Ruella Clinical Instructor, Associate Director Dr. June's Laboratory, University of Pennsylvania Dual-targeting chimeric antigen receptor T cells to prevent leukemia escape La CAR-T è una nuova terapia che sfrutta il sistema immunitario del paziente per battere i tumori. È stata ideata all’University of Pennsylvania dal gruppo del professor Carl June e successivamente sviluppata dalla Novartis in larga scala. Del team di ricerca fa parte Marco Ruella, medico torinese 35enne che lavora a Filadelfia al Center for Cellular Immunotherapies della University of Pennsylvania (Upenn) da cinque anni. ISSNAF AWARD FOR YOUNG INVESTIGATORS – ENVIRONMENTAL SCIENCES, ASTROPHYSICS AND CHEMISTRY Camilla Pacifici NASA Postdoc fellow, USRA at NASA Goddard The formation of galaxies: from the Big Bang to our Milky Way Nata a Monza nel 1984, oggi lavora con un NASA Postdoctoral Program Fellowship al Goddard Space Flight Center di Greenbelt, nel Maryland. Si è laureata all’Università Bicocca di Milano, conseguendo la laurea triennale in fisica nel 2006 e la specialistica in astrofisica nel 2008. “Ho lavorato molto con dati ottenuti dal telescopio spaziale Hubble e ora mi sto preparando per i dati che ci invierà il James Webb Space Telescope, che verrà lanciato nel 2019 per svelare i misteri dell’universo più giovane”. HOGAN LOVELLS AWARD IN MEDICINE, BIOSCIENCES AND COGNITIVE SCIENCE Angela Bononi Postdoctoral Fellow, University of Hawaii Cancer Center, Thoracic Oncology Germline BAP1 mutations impair IP3R3-mediated Ca2+ flux to mitochondria and induce a Warburg effect Classe 1983, nata a Rovigo e cresciuta a Fiesso Umbertiano (Rovigo), nel 2007 si è laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche all’Università di Ferrara. Nel 2013 si all'University of Hawaii Cancer Center, Thoracic Oncology, concentrando l'attenzione sul legame tra tumori e genetica. “Qui in America siamo liberi di avere idee sbagliate e poter cambiare direzione”. ANNA MARIA MOLTENI AWARD IN MATHEMATICS AND PHYSICS Giulia Saccà Assistant professor, Massachusetts Institute of Technology MIT Hyper-Kahler geometries Matematica pura ad altissimi livelli: è il campo di ricerca di Giulia Saccà, 33 anni. Studi e ricerca l'hanno portata da Roma, dove è nata, a Parigi, New York, Bonn, Princeton. Fino a Boston, dov'è assistant professor al Mathematics Department del MIT di Boston. “Le prospettive future? Per me è difficilissimo rispondere, di sicuro almeno per un po’ voglio restare qui, dove l’ambiente e le strutture sono più favorevoli alla ricerca rispetto all’Italia”. FRANCO STRAZZABOSCO AWARD FOR ENGINEERS Marco Pavone Assistant Professor, Stanford University, Department of Aeronautics and Astronautics Algorithmic Foundations for Real-Time and Dependable Spacecraft Motion Planning Nato nel 1980, torinese cresciuto tra Genova, Roma e L'Aquila, è Assistant Professor di aeronautica e astronautica alla Stanford University. Ha sviluppato un software che permette ai robot aerospaziali di agire in autonomia, per esempio per esplorare ambienti sconosciuti ed inospitali nel sistema solare, per riparare satelliti in orbita, o per assemblare strutture nello spazio. ISSNAF LIFE ACHIEVEMENT AWARD La biologa Rita Rossi Colwell, Distinguished University Professor alla University of Maryland, già direttore della National Science Foundation dal 1998 al 2004 e fra i membri fondatori di ISSNAF, ha ricevuto l’ISSNAF Life Achievement Award il 7 novembre. Sono quattromila i ricercatori e docenti affiliati alla fondazione ISSNAF (Italian Scientists and Scholars of North America Foundation), che il 7 e 8 novembre ha celebrato il suo evento annuale all’Ambasciata italiana di Washington. Al centro dell’incontro le premiazioni degli ISSNAF Awards. I 16 finalisti, ricercatori italiani under 40 selezionati tramite un bando, hanno presentato a una giuria i loro progetti di ricerca in 5 campi: leucemie; scienze ambientali, astrofisica e chimica; medicina, bioscienze e scienze cognitive; ingegneria; matematica e fisica. Il tema: il ruolo della scienza nella nuova rivoluzione industriale. “Science & the New Industrial Revolution: Industry 4.0” è stato il focus tematico di questa edizione dell’ISSNAF Annual Event. Esponenti del mondo della scienza, dell’impresa e delle agenzie federali degli Stati Uniti si sono confrontati sull’impatto che intelligenza artificiale e Internet of Things applicati ai processi produttivi stanno avendo sulla scienza, sul mondo accademico e sulle nostre vite quotidiane. “ISSNAF da tempo collabora con le imprese italiane e americane”, ricorda il presidente della fondazione ISSNAF, Vito M. Campese. “Siamo consapevoli di poterci proporre, con il nostro network di scienziati di talento e inseriti in reti di collaborazioni internazionali, come un ponte tra accademia e industria, tra centri di ricerca e laboratori ricerca e sviluppo delle imprese. L’industria 4.0 rappresenta una sfida da cogliere per rinnovare e rilanciare questo legame che può toccare la ricerca di base come quella applicata. L’importanza e l’attualità del tema sono onorati dalla qualità dei relatori e dalla sede prestigiosa, l'Ambasciata italiana a Washington che ringrazio per l’ospitalità confermata anche quest’anno”. “Gli affiliati ISSNAF sono capofila nel campo della ricerca e pionieri in quello scientifico”, è stato il commento dell’ambasciatore dell’Italia negli Usa, Armando Varricchio. “Con il loro lavoro spingono costantemente avanti i limiti del nostro sapere. Sono una risorsa fondamentale sia per l’Italia che per il Nord America e rappresentano un vero ponte tra i due lati dell’Oceano. I giovani vincitori dei premi ISSNAF sono un assett cruciale nel contesto delle relazioni tra USA e Italia. Il loro lavoro e la loro energia sono motivo di orgoglio per l’Italia e un volano fortissimo di innovazione e progresso per le nostre aziende”. “Un’altra rivoluzione è in corso e le sue fondamenta poggiano sull’intelligenza artificiale”, ha affermato Alessandro Curioni, vice presidente di IBM Europe e direttore del laboratorio di ricerca IBM di Zurigo. “Sarà più impattante del motore a vapore e i suoi benefici aumenteranno il livello di vita globale se li sfrutteremo in modo adeguato. Ciò è particolarmente importante per i nostri futuri scienziati e ingegneri”. ISSNAF ANNUAL EVENT 2017 L’evento è stato ospitato anche quest’anno all’Ambasciata Italiana a Washington DC. Martedì 7 novembre alle 14.15 ha avuto inizio con i saluti dell’ambasciatore Armando Varricchio e del presidente di ISSNAF Vito M. Campese, con un messaggio del ministro dell’Istruzione dell’università e della ricerca Valeria Fedeli e un video messaggio del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, seguiti dall’introduzione di Monica Veronesi, executive director ISSNAF. Il primo panel “All’incrocio fra scienza, manifattura e industria”, moderato da Mario Platero de Il Sole 24 Ore, ha avuto per protagonisti Steve Buckley, Senior Technical Fellow di FCA, Luigi Staccoli, EVP Digital di Pirelli & C., e Jeff Campbell, vice presidente degli affari di governo e capo dell’ufficio di Washington di Cisco. Alle 16.30 il secondo panel, su “Internet of Things e Università 4.0”, condotto dal giornalista e autore Domenico Lanzilotta con Joseph Szustakowski, direttore esecutivo della bioinformatica translazionale di Bristol-Myers Squibb, Fabrizio Renzi, direttore della tecnologia e innovazione di IBM Italia e Raffaella I. Rumiati, vice presidente dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca). Alle 17.45 ha tenuto un Key Note speech Alessandro Curioni, vice presidente di IBM Europe e direttore del laboratorio di ricerca IBM di Zurigo. La giornata si è conclusa con la cerimonia di consegna dell’ISSNAF Life Achievement Award a Rita Rossi Colwell, introdotta da Chiara Gabbi del Board di ISSNAF. La giornata di mercoledì 8 novembre è stata dedicata agli ISSNAF Awards. Alle 8.30 Vito M. Campese e Fulvia Astolfi, Rome Managing Partner di Hogan Lovells, hanno presentato i premi. Poi la parola è passata ai 16 finalisti dei 5 premi: Paola Campese Award for Research on Leukemia, ISSNAF Young Investigator Award - Environmental Sciences, Astrophysics and Chemistry, Hogan Lovells Award for Medicine, Biosciences and Cognitive Science, Annamaria Molteni Award for Mathematics and Physics, Franco Strazzabosco Award for Young Engineers. I finalisti hanno presentato i loro progetti di ricerca alle giurie. Alle 12.45 è stato presentato l’hackaton “VisioneT - A new concept of internet for silver aging” da Matteo Mazzanti, Francesco Sabbatini e Luisa Bartolini, introdotti da Fabrizio Renzi. Infine alle 13.00 ha avuto luogo la Cerimonia di premiazione, guidata dall’ambasciatore Armando Varricchio. CHE COS’È ISSNAF Fondata nel 2008 sotto gli auspici dell’Ambasciata Italiana negli Stati Uniti su iniziativa di 36 noti scienziati ed accademici, tra cui 4 Premi Nobel, ISSNAF (Italian Scientists and Scholars of North America Foundation) è un’organizzazione non profit, la cui missione è quella di promuovere la cooperazione in ambito scientifico, accademico e tecnologico tra ricercatori e studiosi italiani che operano in Nord America ed il mondo della ricerca in Italia. Con un network di oltre 4.000 affiliati, che annovera illustri scienziati e giovani ricercatori, ISSNAF è il maggiore rappresentante della diaspora intellettuale italiana in Nord America e un ponte che collega le due rive dell’Atlantico, per consentire la condivisione e la diffusione di un inestimabile patrimonio conoscitivo. Nella sua attività, ISSNAF collabora con altre organizzazioni e fondazioni, istituzioni ed enti governativi, tra cui il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero della Salute e quello degli Affari Esteri, l’Ambasciata Italiana, la rete Consolare e degli Istituti Italiani di Cultura negli Stati Uniti e in Canada. (aise)