L’uccisione della deputata laburista Hellen Joanne Cox, schierata per il Remain nell’Unione Europea doveva succedere. Nei momenti cruciali, la lista dei paesi e delle personalità è lunga, arriva il morto “eclatante” che riconduce “alla ragione”, contro un eventuale cambiamento radicale e per la “conservazione”, a “qualunque prezzo”. Ricordo male nel dire che ha sempre funzionato che l’operazione psicologica è facile e quasi infallibile? Infatti Jo Cox è diventata l’incarnazione di “ogni cittadino” favorevole al mantenimento della Gran Bretagna nel l’UE. (Vedi piccolo capovolgimento emozionale propostoci dei “sondaggi”). La controprova? Quando è arrivata la notizia del decesso, la baldoria finanziaria ha raggiunto il massimo. Borse e listini impazziti, in tutta Europa, impennate azionarie, prezzi alle stelle, gaudio e giubilo di tutto gli operatori, bookmakers che aggiornavano le quote. Speculazione di morte, “ha sempre funzionato” (A. Foa). Anzi sembra l’elemento naturale, l’assioma fondante dello sfruttamento capitalistico: mors tua, vita mea. Tralascio la storia ancora quasi misteriosa della strategia della tensione in Italia, e magari anche in tanti altri paesi. Anche se tra Stay Beind e Gladio (a causa della singolar tenzone tra Andreotti e Cossiga che le ha portate alla luce) abbiamo intravisto qualcosa di cui non si parla più avendo seppellito morti e verità. L’importante è non dimenticare, anche se siamo una colonia consenziente. Magari ricordando anche altre personalità “irrequiete e non troppo ubbidienti” come Olaf Palm, Yitzhak Rabin (uccisi dal solito “folle”, sempre legato alla Cia, magari “deviata” per non dare nell’occhio). Forse anche Coluche in Francia quando le morti sono più che “sospette”. Sbaglio nel dire che spesso erano socialisti “veri”? La Cox era una sostenitrice parlamentare degli Amici del Labour per la Palestina e il Medio Oriente, e aveva chiesto la revoca del blocco della Striscia di Gaza, oltre un boicottaggio commerciale di Israele, disinvestimenti e sanzioni. Era contro l’intervento in Siria, i bombardamenti e l’invio di truppe. L’assassinio? Una fava due, se non tre, piccioni. Se ricordo bene, Idem del governo norvegese attaccato con la strage del solito “folle” Brewick per gli stessi motivi. A quando qualcuno del M5S quando toccheranno interessi veri degli “altri” contro quelli nostri? Il sospetto che il mondo sia “gestito e programmato” da una vera e propria oligarchia ristretta, oltre ad averla già delineata Marx a suo tempo nel Capitale come una strada obbligata del capitalismo occidentale, sta diventando realtà visiva, almeno per quelli che riescono a decodificare le grandi linee della soffocante struttura bancaria internazionale con sufficiente disincanto. Ormai anche in Europa tutti si rendono conto che siamo “gestiti e programmati” dalla troika internazionale, contro il popolo e i suoi referendum, cioè dalle banche e dai politici asserviti. Una vera gabbia. Forse qualcuno di questo tipo di Europa non ne vuole più sapere. Facile pensare invece che “debba assolutamente” rimanere tale, sempre e a qualunque costo. La motivazione di fondo è pur sempre quella bancaria e fa da cornice. Il 4 e 5 settembre prossimi la Cina ospiterà il G20 nella città di Hangzhou. Questo summit marcherà la fine del vecchio ordine economico (Bretton Woods 1944) e la nascita di un nuovo ordine mondiale. Cioè la transizione tra il quadro monetario basato sul dollaro americano e il nuovo quadro monetario basato sul SDR (Special Drawing Rights, ovvero Diritti Speciali di Prelievo, DSP) del Fondo Monetario Internazionale. “Sono un particolare tipo di valuta il cui valore è ricavato da un paniere di valute internazionali (ci ricorda il Serpente Monetario Europeo), rispetto alle quali si calcola una sorta di comune denominatore e il cui risultato dà il valore dei DSP. (Wikipedia). Già oggi molte transazioni internazionali avvengono con questa valuta. Ciò implica un quadro monetario multilaterale e in parte l’eliminazione della corruzione finanziaria. Le valute del paniere sono il dollaro (42%), l’euro (37,5%), lo yen (9,3%) e la sterlina inglese (11,2%). Dal 1° ottobre ne farà parte anche lo yuan (o Renminbi) cinese al quale dovranno tutti cedere una percentuale. Ciò diminuirà la percentuale maggioritaria e il “peso” angloamericano a favore dei paesi dell’oriente. Tra l’altro, capita la lezione, i cinesi non vogliono che lo yuan diventi valuta di riserva, troppi rischi futuri unilaterali per la loro economia, e puntano su altro. E’ un punto di non ritorno verso la costruzione di valute/riserva di scambio dalla quale il dollaro è assente o solo subordinato ad un mercato amico (Canada, Unione Europea/TTIP, Australia, e ritorno dell’America del Sud nell’alveo). Invece tutte le organizzazioni finanziarie cinesi sono connesse, integrate e funzionali al SDR, dall’AIIB, al Fondo per la nuova Strada della Seta (da cui l’importanza per il Mediterraneo di una Siria libera), alla Banca Cinese di Sviluppo, alla Nuova Banca di Sviluppo dei Brics (già funzionante paniere monetario tra il real, il rublo, la rupia indiana, lo yuan, e il rand sud africano), all’iniziativa Chiang Mai in Thailandia, (nucleo di un Fondo Monetario Asiatico (FMA)), la Borsa mondiale dell’oro di Shangai (oro quotato anche in yuan). Gli analisti prevedono quindi un rialzo enorme dell’oro e soprattutto una forte riduzione delle prerogative del dollaro, perché non ricoprirebbe più il ruolo di valuta di riserva e quindi l’impossibilità della privata banca centrale americana di stampare dollari superflui, perché moneta “controllata” dal FMI allargato alla Cina. Comunque questo sarà un problema futuro, per il momento il quadro delle operazioni strategiche mondiali non può cambiare. Il Brexit è un lato di questo esagono irregolare di valute e quindi di strategie economiche finanziarie indispensabili agli Stati Uniti. Così come la preminenza indispensabile del TTIP per agganciarci e sottometterci agli Stati Uniti, per quanto riguarda economia e commercio, ed essere utilizzati come “massa economica” docile contro le forze nascenti in oriente e in genere contro il multilateralismo dei Brics. D’altra parte negli Stati Uniti i vari Soros e Rothschild (le 8 banche più importanti del mondo) non vedono l’ora di inserirsi nel SDR, diversificandosi, prima che la nuova immensa bolla del dollaro arrivi, oltre che partecipare ad una nuova oligarchia bancaria mondiale, così ripulitisi dalla valuta dollaro estremamente “pericolosa” avvelenata e inconsistente. Oligarchia sempre più ridotta e decisiva, che già oggi appare dirigere le “rivoluzioni arancioni” o “primaverili” appropriandosi, perché poi indebitandoli, degli stati deboli. La nuova enorme bolla finanziaria negli USA dipende, per ritardarne l’effetto, sempre più disperatamente dall’afflusso di denaro dall’estero, soprattutto europeo e asiatico. Una specie di sanguisuga con drenaggio mondiale di risorse da inghiottire in un pozzo ormai senza fine. Bolla che gli Usa potrebbero in parte scaricare nel SDR, a condizione di essere capace di manovrarlo. Si capisce anche che una Gran Bretagna agganciata ai trattati dell’Unione rappresenterebbe una forza maggiore insieme all’euro (franco-tedesco) all’interno del nuovo sistema, sommando di fatto percentuale euro a quella sterlina, con la conseguenza di un “peso” superiore al dollaro nel SDR, ma proni politicamente (Nato) ed economicamente agli Usa. Si capisce anche il grande attacco mediatico-economico alla Russia, terzo incomodo ma vera potenza europea, spinta nelle braccia dell’Oriente da una Unione per conto terzi che a sua volta si indebolisce ancora di più. Si capiscono allora tutti i timori “terroristici” che i mass media padronali globali (anche in Italia), fanno incombere sul Brexit, e anche la contraddizione di un Soros (The Sun) favorevole all’uscita, poiché questo farebbe accelerare la debolezza della sterlina all’interno del paniere SDR e la schiaccerebbe sempre più sul dollaro. Impedendo altresì un investimento forte della Gran Bretagna, che lo sta comunque facendo poiché impero e lungimiranza obbligano, nelle ex-colonie asiatiche e nei vari Fondi che vi si creano. E’ lo scenario “nascosto” del Brexit, non adatto al popolo, ma sicuramente discusso dalla massoneria economico-politica del Bilderberg. Altrimenti di che volete che parlino? Solo di come abbattere i referendum popolari?(Tonino D'Orazio)