Abbiamo da poco dedicato un numero dell'Almanacco della Scienza al cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, ma nel 2019 ricorrono anche i duecento anni dalla stesura de 'L'infinito', forse la poesia più celebre di Giacomo Leopardi

e una delle principali della nostra letteratura. Abbiamo pertanto dedicato al genio recanatese il Focus monografico del numero on line da oggi, esaminando con l'aiuto dei ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche alcuni dei numerosi aspetti di interesse 'scientifico' della sua opera e della sua personalità. Dai rapporti con i familiari, in particolare con il padre Monaldo, alle condizioni psico-fisiche. Il nostro omaggio si estende al Faccia a faccia con Mario Martone, regista de 'Il giovane favoloso', agli appuntamenti, dove si parla del progetto 'Infinito Leopardi', e al video, in cui un fisico legge e commenta la poesia della quale ricorre l'anniversario.

Per quanto riguarda poi la produzione letteraria e il pensiero di Leopardi, abbiamo affrontato negli articoli la descrizione del Vesuvio contenuta ne 'La ginestra', il parallelo con Giambattista Vico evidenziato in un'esposizione in corso a Napoli, ma soprattutto la passione e la determinazione con cui Giacomo, che talvolta tendiamo a ridurre nei soli panni del poeta, sostenne l'idea di scienza. Di recente i media si sono spesso interessati al successo riscosso da pubblicazioni che si collocano a metà tra saggistica e narrativa e che riescono ad affrontare discipline scientifiche, come la fisica o la medicina, con uno stile letterario capace di coinvolgere il pubblico non specialistico: non si tratta affatto di una novità, ne parliamo spesso nelle recensioni dell'Almanacco e anzi, se torniamo alle origini della nostra cultura, troviamo proprio capolavori che non possiamo catalogare esclusivamente in uno o nell'altro genere.

In questa trasversalità e in questa multidisciplinarietà ante litteram sta il maggior interesse di geni come Leonardo e Leopardi. Sul quale non ci dilunghiamo oltre, se non per rimandarvi alla lettura dell'Almanacco e, per chi volesse approfondire il tema del Focus, di alcuni saggi come 'Giacomo Leopardi e il pensiero scientifico' di Alessandro Della Corte (Mef), 'Ius Leopardi. Legge, natura, civiltà' di Laura Melosi (Olschki), 'Leopardi e la scienza moderna' di Antimo Negri (Spirali Vel), 'Galileo in Leopardi' di Gaspare Polizzi (Le Lettere). Per chi volesse invece riscoprire il complesso della vicenda leopardiana resta imperdibile il 'Leopardi' di Pietro Citati (Mondadori), mentre Andrea Lombardinilo, uno dei collaboratori di questo Almanacco, è autore di 'Leopardi: la bellezza del dire' (Marsilio). Ma con tutto il rispetto per i saggisti che se ne sono occupati, il miglior modo di apprezzare un genio come Giacomo, assoluto anche nella semplicità e immediatezza, è scoprirlo e conoscerlo direttamente. (da almanacco della scienza CNR - Marco Ferrazzoli)

GIACOMO LEOPARDI, L'infinito, 1819 (Canti , XII). 

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.