LE ECCEZIONALI SCOPERTE DI SELINUNTE: UNA RETE IDRICA, LA PIÙ ANTICA STATUA DI HECATE A Selinunte sono stati ritrovati ambienti naturali, e non solo, risalenti a 2700 anni fa. La scoperta è stata effettuata dai geologi dell’Università di Camerino attraverso una tecnica avanzata e promettente, nata dall’incontro tra geomorfologia e archeologia. "Con una termocamera ad alta sensibilità termica, caricata sul drone, i geologi dell’Università di Camerino hanno rilevato sul terreno dell’area archeoogica di Selinunte, alcune anomalie termiche riconducibili ad importanti strutture sepolte di circa 2700 anni fa che dal ’Tempio M’ scendono verso il porto" ha annunciato Fabio Pallotta, geoarcheologo consulente dell’Università di Camerino del Parco Archeologico di Selinunte. Le ricerche hanno portato alla scoperta di tubature costruite dai greci per far arrivare l’acqua nelle case. In pratica, si tratta di un autentico sistema idrico. “Verosimilmente” aggiunge Pallotta "era un susseguirsi di templi e di vasche colme di limpida acqua sorgiva che ruscellava verso il mare africano per offrire prezioso ristoro ai viaggiatori di confine. Dalle immagini termiche tutti possono osservare come il gradiente di calore delinea nel terreno perfetti disegni geometrici che circondano proprio i resti del cosiddetto ’Tempio M’, ora collocato lungo la sponda destra del Fiume Selino, ma che in origine spiccava con tutta la sua bellezza sull’estremo promontorio occidentale dell’incantevole laguna". “Anche i greci effettuavano deviazioni di corsi d’acqua.” commenta Marco Materazzi, geomorfologo dell’Università di Camerino “Gli studi fin qui condotti a Selinunte hanno permesso in primo luogo di ricostruire quella che doveva essere l’antica linea di riva al tempo della massima espansione della città greca, evidenziando la presenza di due porti ubicati immediatamente ad est e ad ovest dell’Acropoli di Selinunte e confermando, integrandole, le ipotesi già formulate dagli archeologi Hulot e Fougères agli inizi del Novecento”. "Selinunte era la megalopoli della Sicilia occidentale" ha spiegato Enrico Caruso, direttore del Parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, soprintendente a interim dei Beni culturali e ambientali di Trapani “e, per la prima volta, stiamo ricostruendo l’ambiente naturale in cui venne fondata e divenne grandiosa. Certi che la sua forza, rappresentata dai corsi d’acqua e dalle alture che la resero bellissima e potente per poco più di due secoli, fu anche la sua fragilità: la città venne distrutta nel 409 dai Cartaginesi in dieci giorni”. Oggi il direttore del Parco discuterà sul posto dei ritrovamenti e degli aspetti tecnico-scientifici con Vittorio Sgarbi ed il rettore dell’Università di Camerino, Claudio Pettinari. "E' stata anche trovata la più antica raffigurazione di tutto il mondo greco di Hekate, personaggio di origine pre - indoeuropea che fu ripreso nella mitologia greca. Ecate o Hekate, regnava sui demoni malvagi, sulla notte, sulla luna" annuncia Enrico Caruso. "Abbiamo rinvenuto - prosegue Caruso - anche vasi corinzi, oggetti ornamentali, statue ed addirittura un flauto sempre dell'epoca greca. Abbiamo ricostruito le case risalenti all'epoca classica ed ellenistica, dopo la distruzione del 409 a.C. Infatti abbiamo trovato alcuni elementi architettonici che appartenevano alla facciata e siamo riusciti parzialmente a ricostruirla. Si tratta del Tempio dorico, circondato da colonne, più antico tra quelli Selinuntini". Il Parco Archeologico di Selinunte è tra i più grandi in Europa: comprende al suo interno un'intera città e due zone suburbane destinate ad accogliere, ad Occidente piccoli santuari e ad Oriente i grandi santuari. (da Tp24.it)
 
SI RIUNISCE LA DIREZIONE PROVINCIALE DEL PD, APPROVATO DOCUMENTO IN VISTA DELLE ELEZIONI
 
"Sollecitiamo con urgenza l'apertura di un confronto che garantisca la partecipazione alla vita politica e alle scelte del partito democratico, utile per ritrovare l'entusiasmo e per rinnovare l'impegno politico che in questi anni ci ha visti protagonisti con orgoglio. Il mancato coinvolgimento, il perpetrarsi di un atteggiamento verticistico, senza l'ascolto del territorio, rischia di svuotare di valore il patrimonio politico costruito in questi anni e di renderci simili a quei partiti e a quei movimenti che da sempre abbiamo criticato, ritenendoli poco democratici". Si conclude così il documento approvato ieri dal Pd di Agrigento, con la richiesta di coinvolgimento nella selezione dei candidati alle prossime elezioni politiche del 4 marzo. Erano presenti Peppe Zambito, segretario provinciale, Silvia Licata, responsabile dell'organizzazione del partito e Luigi Fiore, presidente dell'assemblea del Pd. Presenti inoltre i componenti di diversi circoli della provincia. "Siamo già in campagna elettorale - si legge nel documento - e si avverte il rischio di un preoccupante disimpegno anche tra coloro che in questi anni hanno creduto e sostenuto il progetto del Partito Democratico, partecipando con entusiasmo agli appuntamenti elettorali e di partito. Uomini e donne di questa provincia, a torto spesso considerata periferia, segnata da una politica clientelare e del male affare, si sono impegnati nel Pd ritenendolo un importante luogo di confronto e partecipazione politica e civile. Oggi, purtroppo, questa caratteristica che ci ha sempre contraddistinto, sembra mancare, con sempre meno momenti di condivisione e sempre più scelte affidate ad un ristretto gruppo dirigente. Ciò è causa di un forte e crescente disagio e di una conseguente richiesta di maggiore coinvolgimento dei territori nelle decisioni del partito, soprattutto se tali decisioni possono influenzarne il futuro". (da agrigentonotizie.-it)
 
ARRIVA SGARBI: OMAGGIO A SCIASCIA E VISITA AI LUOGHI DELLA "STRADA DEGLI SCRITTORI"
 
L'assessore regionale dei beni culturali Vittorio Sgarbi, oggi, sarà a Racalmuto, per rendere omaggio a Leonardo Sciascia e per visitare i luoghi della "Strada degli scrittori". Assieme a Sgarbi, saranno presenti gli assessori al Turismo, Sandro Pappalardo, alle Attività produttive, Mimmo Turano e alla Famiglia, Mariella Ippolito. Nella prima mattinata Vittorio Sgarbi e l'assessore Pappalardo visiteranno la miniera di sale dei "carusi" di Regalpetra, di proprietà dell'Italkali; alle 12,30 Sgarbi, accompagnato dal sindaco Emilio Messana e dal vice presidente dell'Ars, Roberto Di Mauro, nel corso di una breve cerimonia alla quale saranno presenti le autorità civili e religiose, deporrà una corona di fiori sulla tomba dello scrittore. Alle 13.30, invece, nella sede della Fondazione Sciascia, a Racalmuto, Sgarbi e Pappalardo terranno una conferenza stampa sulle prospettive culturali e turistiche dell'area in vista delle celebrazioni per i 2.600 anni dalla fondazione di Agrigento e della candidatura della città a "Capitale della Cultura 2020".(da agrigentonotizie.-it)
 
ELEZIONI POLITICHE: PD CALTANISSETTA E LA POSIZIONE DELLA FEDERAZIONE SULLE CANDIDATURE
 
Elezioni politiche, Antonio Montagnino:il territorio chiede per il PD candidature condivise “Sarebbe un grave errore da parte dei vertici nazionali del Partito Democratico la sottovalutazione della protesta dei democratici della Provincia di Caltanissetta che contestano la candidatura alla Camera, per la terza volta, dell’onorevole Daniela Cardinale, imposta senza il coinvolgimento e la condivisione del territorio. E sbagliano, a maggior ragione, se ascrivono tale protesta alla manipolazione o strumentalizzazione, a proprio tornaconto, di qualche “reduce impenitente” o di “aspiranti arrembanti”. Con l’affermazione di tali metodi si tradiscono le aspettative di molti elettori e militanti del partito, in particolar modo dei più giovani, che avevano creduto che le prime elezioni politiche dell’era Renzi realizzassero un metodo di selezione delle candidature basato su criteri oggettivi che lasciassero spazio alle energie migliori sul piano della qualità, dell’iniziativa politica, del rapporto con il territorio, del potenziale consenso e, nel caso di un parlamentare uscente, sulla qualità dell’azione politica svolta, sul lavoro compiuto, sulla capacità di rappresentanza degli interessi territoriali. Questi sono i requisiti da valutare per individuare la migliore e più competitiva candidatura possibile, sulla quale costruire la più ampia condivisione. Sarebbe invece incomprensibile e oltremodo dannosa una aprioristica imposizione dall’alto fondata, secondo modalità vecchie che già nel passato hanno prodotto danni per una gran parte irreparabili, sull’accordo con i “noti signori” delle liste che prediligono prove muscolari, forti peraltro di aleatori eventuali consensi da parte di forze politiche in cui gran parte degli esponenti e sostenitori provengono dall’area del centrodestra. Ritengo dunque, senza alcuna ostilità di carattere personale, provata peraltro negli anni, che il malumore legittimamente espresso, non da isolati esponenti del partito, ma dai circoli, dai dirigenti e militanti del partito provinciale, dai giovani democratici vada tenuta nella adeguata considerazione, per evitare una ulteriore grave perdita di consenso in uno scenario già oltremodo critico. In una situazione in cui la fidelizzazione dei cittadini ai partiti è alquanto appannata, e in una condizione difficile del partito regionale che esce da una sconfitta elettorale, sarebbe irresponsabile non tener conto di quanto espresso dal territorio che chiede legittimamente che vengano utilizzati criteri oggettivi, regole trasparenti, soprattutto da parte di chi si è affermato come portatore di metodi nuovi e di discontinuità con il passato. L’invito appassionato e del tutto disinteressato è quello di non tradire le speranze, le idee e i valori per i quali il nostro partito è nato inducendo un allontanamento di molte forze positive che si tradurrebbe peraltro in una grave perdita di consenso. Il voto al partito non prescinde dalla qualità dei candidati. Ne abbiamo avuto purtroppo numerose prove in questi anni e abbiamo pagato prezzi pesantissimi frutto di scelte sbagliate in tal senso. Se errare è umano, perseverare è diabolico. Il nostro territorio esprime risorse di qualità che meritano di essere messe nelle condizioni di misurarsi. Il segretario del Partito ha ripetutamente sollecitato di affidare i collegi uninominali alle personalità più rappresentative e con maggiore appeal elettorale. Se, quindi, si è così certi del successo elettorale e della prova positiva di consenso da parte della nostra parlamentare uscente, non si capisce perché non affidarle il collegio uninominale. Avrebbe modo di dimostrare ciò di cui é certa!” (da http://www.lagazzettanissena.it - Antonio Montanino)
 
PALERMO ARABO-NORMANNA, VIAGGIO NEI SITI PATRIMONIO DELL'UMANITÀ
 
Croci, mosaici, cupole rosse e archi. Un percorso ideale che abbraccia due civiltà e che dal luglio 2015 è stato inserito nella World Heritage List. Dalla sontuosità di Palazzo dei Normanni e della Cappella Palatina che Guy de Maupassant definì "la chiesa più bella del mondo", alla grandiosa Cattedrale, passando per le cupole di San Giovanni degli Eremiti e di San Cataldo con l'adiacente Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio, nota a tutti come "Martorana". E ancora dai diavoli del Castello della Zisa al Cristo Pantocratore del Duomo di Monreale, fino a giungere al Ponte dell'Ammiraglio, costruito per collegare la città ai giardini posti al di là del fiume Oreto. A far parte del patrimonio Unesco anche la maestosa cattedrale di Cefalù. Un itinerario frutto di due secoli e mezzo di dominazione araba in cui si inserì quella normanna che trasformò i monumenti già esistenti secondo il proprio stile, ma approfittando della competenza delle maestranze presenti. (da palermotoday.it)
 
MONDELLO, VALDESI E PARTANNA, ARRIVA IL WIFI PUBBLICO E GRATUITO
 
“Finalmente Sispi ha fornito una data certa, giugno prossimo, per dotare Mondello del wifi pubblico e gratuito. Andava rilanciata anche con questa infrastruttura l’area di Mondello nell'anno in cui Palermo è capitale Italiana della Cultura". L'annuncio arriva direttamente da Caterina Meli (nella foto), consigliere comunale e membro della terza commissione comunale. “Le piazze di Mondello, Valdesi e Partanna - prosegue - avranno una connessione libera utile ai turisti che transitano o risiedono nelle numerose case-vacanza della zona nord di Palermo. Alle 14 aree pubbliche già funzionanti in città, ora si aggiungono anche le borgate marine". "In questo modo - conclude Meli - i viaggiatori potranno liberamente collegarsi ad internet attraverso i propri apparati mobili (tablet, smartphone, pc) considerato che, oltre alle strutture alberghiere, utilizzano anche le case vacanze, spesso sprovviste di connessione” (da palermotoday.it)