MIRKO CROCOLI E LA “SUA”… GLADIO Argomento spinoso e controverso quello della gladio, argomento che richiama alla mia memoria un periodo convulso e confuso della politica italiana, nel quale nel nome di un anticomunismo viscerale, organizzazione come Gladio ed altre, diedero vita alla stagione delle stragi che insanguinò l’Italia e costituì forte remora e freno alla vita democratica della Repubblica, che, per lungo tempo rimase sotto la stretta sorveglianza della CIA e degli USA, e che ad ogni costo intendevano impedire che il PCI assumesse posizioni di direzione e di governo della vita pubblica. Considerato che nei prossimi mesi è prevista l’uscita del nuovo libro di Mirko Crocoli proprio su Gladio e il 7 luglio la presentazione nazionale a nord di Roma. Dopo il periodo estivo sarà disponibile online e in libreria, per puro dovere di cronaca, abbiamo voluto darne notizia sul nostro sito. Ciò, malgrado il salto indietro nel tempo che ci fa fare Mirko Crocoli, che da tempo si occupa con successo di inchieste su quei periodi oscuri, come il libro scritto sulla P2 di Gelli ed altri lavori ancora, o forse perché ancora oggi su quei periodi di guerra fredda, di stragi, di terrorismo, ci sorge ancora la domanda di quale Italia avremmo avuto se non ci fossero stati tutti questi condizionamenti. In ogni caso, quello che abbiamo saputo del libro e intendiamo pubblicare è che lo stesso risulta essere la fedele e incredibile cronistoria dettagliata dell’operazione Gladio, la struttura segreta voluta da CIA e NATO in epoca di Guer¬ra fredda. Aneddoti, verità, passaggi chiave e una marea di informazioni considerate preziosissime per capire la nascita e l’evolu¬zione della Stay Behind italiana. Una pub¬blicazione priva di qualsiasi pregiudizio, che si addentra con maniacale precisione in uno dei contesti più delicati dell’Italia di Prima Repubblica. Pagine che descrivono i qua¬rant’anni di vita di una delle organizzazioni Top Secret più misteriose e avvincenti della storia del nostro Paese. Un eccellente sag¬gio composto da antefatti, eventi, scandali, uomini, mezzi, imponente materiale docu¬mentale, dati e nomi che lasciano poco spa¬zio all’immaginazione ma che si addentrano nella verità (talvolta scomoda) e nel tramon¬to del “gruppo di specialisti” promosso dal Patto Atlantico, dal SIFAR e successivamen¬te rinvigorito dalla 7ª Divisione del SISMI, comandata dal Generale Paolo Inzerilli.
(In foto: Generale Paolo Inzerilli, Comandante Gladio dal ’74 all’86 intervistato dall’autore in versione esclusiva per questa pubblicazione)
Ed è proprio con quest’ultimo che l’autore ha intrapreso un lungo e costante percorso per portare a termine il presente progetto, im¬preziosito da un intenso faccia a faccia che rende il tutto ancor più vivace e interessante. Numerosi gli interventi all’interno dell’o¬pera: da Gian Marco Chiocci (Direttore de Il Tempo) alla giornalista e conduttrice Rai Gemma Favia, dal Gen. Antonio Federico Cornacchia al capo-rete della struttura Gior¬gio Mathieu, fino al bravissimo Toni Capuo¬zzo. Una vicenda tanto “singolare” quanto straordinaria ma anche estremamente com¬plessa, una pubblicazione (che ci auspichiamo) sia autentica e forse capace (una volta per tutte) di farci immergere in prima persona in un mondo così delicato come è stato quello dell’Intelli¬gence nei discussi e tragici “anni di piombo”. L’operazione Gladio ha coinvolto anche la nostra terra di Sicilia, poiché è noto il coinvolgimento “giornalistico” sulla strage di Alcamo Marina e la tanto discussa “base-centro Scorpione” di Trapani.
Salvatore Augello, Segretario Generale Usef International