REGIONE SICILIA, SUBITO UN ARRESTO Denunciato come impresentabile, eletto e subito arrestato. E’ la velocissima parabola di Cateno De Luca, che a tre giorni dalle regionali siciliane in cui è stato eletto deputato nelle file dell’Udc e con la maggioranza di Nello Musumeci, stamattina è finito in manette (ai domiciliari, per l’esattezza) con l'accusa di essere tra i promotori di una associazione a delinquere finalizzata a una evasione fiscale di 1,75 milioni di euro. De Luca, già arrestato nel 2011, era uno degli “ impresentabili” su cui il Movimento 5 Stelle, rivelatosi il primo competitor del centrodestra in Sicilia, aveva puntato il dito, ed era anche nella lista degli impresentabili dalla presidente della Commissione antimafia Rosy Bindi. “Il nome di De Luca - ha sottolineato oggi Bindi - ci era stato segnalato non solo dal candidato M5S Cancelleri, ma anche dalla prefettura e dalla procura competente. E' l'ennesima dimostrazione che gli strumenti di cui disponiamo per tutelare l'elettorato attivo e passivo nel nostro Paese sono insufficienti". Lo stesso Cancelleri, sul blog di Beppe Grillo si sfoga: “Cateno De Luca dell'Udc è il primo impresentabile arrestato di Nello Musumeci. Lo hanno eletto all'assemblea siciliana neppure 48 ore fa: un record storico. La notizia non ci coglie di sorpresa, anzi la meraviglia è che ci si meravigli. La presenza di De Luca nelle liste di Musumeci la denunciai un mese fa, il 9 ottobre. Oggi viene arrestato, ma ormai il danno è fatto. De Luca non avrebbe mai dovuto essere candidato al Parlamento Siciliano”. Cancelleri attacca la stampa (“Quando lo denunciai i media nazionali stettero in silenzio. Avrebbero dovuto fare il loro dovere e informare i cittadini sullo schifo che si trovava nelle liste perché non era una questione politica, ma di legalità”) e denuncia il fatto che “solo oggi, dopo che le elezioni si sono svolte e gli impresentabili hanno fatto incetta di voti, consegnando una vittoria contaminata al centro destra, lo mettono in prima pagina”. (8 nov - Sis) (© 9Colonne)
 
MINNITI: LO STATO SIA VICINO ALLE DONNE VIOLENTATE
 
Quello del femminicidio, e più in generale della violenza sulle donne, è un tema “su cui si gioca la civiltà di un paese” per il quale “bisogna sviluppare i naturali anticorpi sociali”. Intanto però il compito dello Stato è farsi trovare il più vicino possibile alle vittime di abusi perché “più lo stato, più le istituzioni, sono vicine alla vittima e al momento in cui si subisce la violenza, più à possibile colmare il gap che passa tra la violenza e il momento della denuncia. Se il centro antiviolenza è vicino casa, è più semplice. Se è lontano, anche questo aumenta lo stress di andare a denunciare”. Per il ministro dell’Interno Marco Minniti, che parola in una audizione al Senato, si combatte principalmente sulla violenza contro le donne, tema sul quale tra l’altro proprio la Camera aveva impegnato il governo con una serie di mozioni. Minniti cita numeri che non suonano del tutto incoraggianti, se è vero che “in un quadro che vede una generale diminuzione di reati, rimane inalterato o aumenta il numero delle donne vittime, sia femminicidio vero e proprio che violenze domestiche: questo è inaccettabile". Come ministero dell’Interno “noi abbiamo fatto tanto e tuttavia molto c’è ancora da fare, c’è bisogno di avere una capacità di intervento molto ampia di quello che può svolgere un singolo ministero, non è un caso che sia stato deciso di mettere in pratica un piano interdisciplinare”. Tra quanto concerne strettamente gli ambiti del Viminale c’è anche il tema dell’integrazione “che sarà un tema cruciale del futuro delle democrazie, anche per il terreno della sicurezza: il paese che integra meglio è un paese potenzialmente più sicuro. Noi abbiamo messo in campo un progetto che è l’incontro di più culture in cui mettiamo la forza dei nostri valori”: tra questi “c’è il rifiuto più assoluto di qualsiasi tipo di sottomissione della donna rispetto all’uomo”. Proprio ieri a Montecitorio era tornata a circolare la proposta di introduzione del braccialetto elettronico per gli autori di violenze rimessi in libertà, e Minniti spiega che “non abbiamo nessun pregiudizio contrario, anzi lo considero uno strumento utile perché ci permette di controllare ulteriormente chi ha già commesso una violenza: c’è una disponibilità piena che è stata già comunicata alle forze di Polizia”. (© 9Colonne)
 
SICILIA: PD AZZERATA DAL VOTO LA “CORRENTE” DI FAUSTO RACITI
 
Posted By Redazione Provinciale © Riproduzione Riservata On 6 novembre 2017 @ 23:20 In All News,Politica,Ultimora | Comments Disabled Sicilia – Azzerata secondo la ricostruzione fatta dal quotidiano on line “livesicilia.it” la corrente che fa capo ad Antonello Cracolici in Sicilia che ancora oggi esprime il segretario regionale del Pd Fausto Raciti. Gli unici due superstiti saranno Antonello Cracolici, che ha strappato il secondo posto a Palermo, e Giuseppe Arancio, eletto a Caltanissetta. Esce dall’Ars Giovanni Panepinto. A Catania stravince Luca Sammartino, ex Udc, con Anthony Barbagallo. A Palermo sale Peppino Lupo, che viene dall’area della Margherita. A Ragusa non ce l’ha fatta Pippo Digiacomo, battuto da Nello Dipasquale, che ha trascorsi in Forza Italia. A Siracusa ha perso il veterano Bruno Marziano sconfitto dal renziano Giovani Cafeo, un cattolico democratico. A Trapani l’ha spuntata col brivido Baldo Gucciardi, ex Ppi e Margherita. A Enna vince Luisa Lantieri, che allo scorso giro era stata eletta con Grande Sud di Miccichè. L’eletto di Messina è il direttore dell’Università, Francesco De Domenico, e anche lui non proviene dalla militanza nei Ds. http://www.lagazzettaennese.it
 
TAJANI, L'UE RAFFORZI LA SUA LEADERSHIP NELLE RINNOVABILI 'AUMENTARE INVESTIMENTI NEL BILANCIO UE'
 
BRUXELLES - "La sfida ai cambiamenti climatici e la rivoluzione energetica rappresentano un'occasione che l'Ue non può perdere": è quanto sostiene il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che ha dato il via all'Eurocamera a una conferenza dedicata agli investimenti nell'efficienza energetica e nelle energie rinnovabili. Per Tajani "l'Ue deve continuare a governare questo processo rafforzando la sua leadership", tenendo conto della "riluttanza di altri attori globali, a cominciare dalla amministrazione Trump", anche se "per fortuna non c'è solo la posizione di Trump negli Usa". "Il Parlamento è in prima linea su questo fronte e chiede azioni sempre più ambiziose su clima e energia", ha detto ancora Tajani ricordando che "dal 2007 il settore è cresciuto del 70%" creando centinaia di migliaia di posti di lavoro e che oggi "oltre il 17% dell'energia prodotta nell'Ue deriva da fonti rinnovabili". Secondo Tajani è necessario tra le varie cose "aprire un dibattito sul bilancio dell'Ue che deve avere obiettivi politici e non essere una mera redistribuzione di fondi. Nell'ambito degli investimenti per la crescita, bisogna incrementare quelli dedicati alle rinnovabili". (ANSA) MATTARELLA A CASCIA, PIEVE TORINA, CASTELSANTANGELO SUL NERA E VISSO Ad un anno dal sisma che ha colpito le zone del Centro Italia, il Presidente Sergio Mattarella si è recato in Umbria e nelle Marche nei centri di Cascia, Pieve Torina, Castelsantangelo sul Nera e Visso. Il Presidente Mattarella a Cascia ha incontrato gli alunni e i docenti della Scuola Beato Simone Fidati ricostruita dopo il terremoto. Successivamente ha visitato la Basilica di Santa Rita. La visita nelle zone colpite dal terremoto dell'ottobre scorso è proseguita a Pieve Torina dove Mattarella ha visitato la zona rossa e le unità abitative d'emergenza. Ultima tappa alla zona rossa di Castelsantangelo sul Nera e a Visso. (Ufficio Stampa)
 
IL PRESIDENTE MATTARELLA ALLA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELL'ANNO ACCADEMICO DEL POLITECNICO
 
Alla presenza del Presidente Sergio Mattarella si è svolta la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2017/2018 del Politecnico di Torino. Dopo la Relazione di Marco Gilli, Magnifico Rettore del Politecnico, e il saluto di Domenico Scarcello, Rappresentante degli Studenti, Paolo Fino, Professore Ordinario di Scienza e tecnologia dei materiali, ha svolto la lectio magistralis dal tema: "Additive Manufacturing: stato dell'arte, aspetti strategici e prospettive future". La cerimonia si è conclusa con l'intervento del Presidente Mattarella. (Ufficio Stampa)