ANTONIO TAJANI ELETTO PRESIDENTE DELL'EUROPARLAMENTO CON 351 VOTI CONTRO I 282 DI PITTELLA Strasburgo - (askanews) - Antonio Tajani è stato eletto presidente dell'Europarlamento al quarto turno di voto a Strasburgo. Tajani (Ppe) ha vinto la sfida di Strasburgo con Gianni Pittella (S&D), secondo fonti del Ppe, ottenendo 351 voti con 282 per l'elezione alla presidenza del Parlamento europeo. Si attende ora l'annuncio ufficiale da parte del presidente uscente Martin Schulz. LOC-INT5
 
BREXIT, MAY: "USCIREMO DAL MERCATO UNICO UE"
 
Theresa May conferma che il Regno Unito uscirà dal mercato unico europeo. Londra vuole un accordo commerciale "coraggioso e ambizioso" con la Ue, che però non si tradurrà nella adesione al mercato unico, ha detto la premier britannica, perché questo significherebbe continuare ad accettare la giurisdizione della Corte di Giustizia europea che "significherebbe non uscire affatto dalla Ue". Un'ipotesi considerata inaccettabile, ha proseguito la May: "Non vogliamo essere membri del mercato unico, ma vogliamo il più ampio accesso possibile ad esso", ha detto. A tal fine, il Regno Unito potrebbe continuare a versare un "contributo appropriato" alla Ue, ha anticipato la May, sottolineando però che con l'uscita dall'Unione cesserà presto "il versamento di vaste somme di denaro alla Ue". Theresa May esclude per il futuro anche la piena unione doganale con la Ue che, sostiene, impedirebbe al Regno Unito di siglare accordi commerciali con altri Paesi. Tuttavia, la premier ha auspicato un accordo doganale con l'Unione o una parziale adesione ad essa, i cui dettagli possono essere decisi in futuro. (ADNKRONOS)
 
FARAGE: IL PROGETTO UE STA MORENDO | PER IL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO DICO TAJANI
 
Anche l’europarlamentare di Forza Italia dice: questa Europa non va bene, va cambiata Sono contro l’Europa, hanno fatto un referendum per uscirne, ma restano ancora dentro il Parlamento ed influenzano anche le decisioni importanti come l’elezione del presidente ed altre ancora. Ma è normale pagare lo stipendio a gente che lavora contro l’Unione Europea? Il fondatore dell'Ukip Nigel Farage si dice "assolutamente" d'accordo con Donald Trump, secondo cui altri Paesi dopo la Brexit usciranno dall'Ue. "Questo progetto è finito, sta morendo", ha detto a margine della plenaria a Strasburgo. Per quanto riguarda il voto per il nuovo presidente del Parlamento europeo "per gli euroscettici è una scelta molto difficile", dice Farage, "ma credo che Tajani abbia dimostrato di essere un po' più pragmatico". (USEF-TGCOM”)
 
AL VIMINALE LA RIUNIONE DEL TAVOLO DI CONFRONTO CON I RAPPRESENTANTI DI ASSOCIAZIONI E COMUNITÀ ISLAMICHE PRESENTI IN ITALIA
 
ROMA – Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha presieduto al Viminale la riunione del Tavolo di confronto con i rappresentanti delle associazioni e delle comunità islamiche presenti in Italia, istituito al fine di approfondire i temi connessi alla presenza islamica nel nostro Paese, con particolare riferimento alle questioni che possono costituire ostacolo all’integrazione e all’esercizio dei diritti civili, ivi compresi quelli connessi alla libertà religiosa e alla convivenza sicura e pacifica nell’ambito della nostra società. I partecipanti hanno evidenziato come la convocazione sia segnale di grande attenzione verso le comunità musulmane e hanno posto l’accento, in particolare – si legge nella nota diffusa dal Viminale in proposito, – sulla centralità del dialogo, evidenziando l’impegno continuo e comune delle comunità e associazioni per la coesione sociale e la coesistenza pacifica delle culture ai fini del rafforzamento del rispetto dei valori comuni. In tale prospettiva, è stata rappresentata l’urgenza di misure volte ad avviare concretamente processi di integrazione che coinvolgano soprattutto i giovani immigrati di seconda generazione. Sono state affrontate, altresì, le questioni connesse alla formazione degli Imam, al riconoscimento dei luoghi di culto, alla condizione dei giovani e delle donne musulmane. Inoltre, è stata evidenziata l’importanza del riconoscimento giuridico delle associazioni in ente di culto. Minniti, dopo aver espresso apprezzamento per il lavoro svolto dal Tavolo, caratterizzato – ha detto – da una forte maturità e grande disponibilità al dialogo, ha posto l’accento sull’importanza del processo d’integrazione e di inclusione sociale, sia per favorire la crescita di un Paese, sia per la sicurezza della collettività. Il Ministro dell’Interno ha auspicato, inoltre, che, partendo dell’esperienze pattizie positive territoriali avviate in alcune regioni, intese a costruire una cittadinanza attiva condivisa, interessata al bene comune nel rispetto delle differenze religiose e culturali, le comunità musulmane italiane possano pervenire in tempi rapidi ad un accordo nazionale. Un patto, cioè, che le organizzazioni stesse si impegnano responsabilmente a rispettare e che riunisca e traduca operativamente, pur nella differenza dei punti di vista che esistono all’interno della comunità islamica italiana, le proposte discusse e condivise dal Tavolo ministeriale con particolare riferimento alla formazione degli Imam, ai luoghi di culto – che devono essere pubblici e riconoscibili, – all’uso della lingua italiana nei sermoni e alla condizioni dei giovani e delle donne musulmane. (Inform)
 
L'UE CHIEDE CORREZIONE 0,2 PUNTI DI PIL. MATTARELLA: 'MA DALL'EUROPA SERVE LO STESSO RIGORE PER I CONTI SUI MIGRANTI'
 
"Lo scostamento che secondo la Commissione andrebbe corretto è stimato in due decimi di punto di Pil. Siamo in contatto con la Commissione e nei prossimi giorni faremo le valutazioni del caso. Se, come e quando intervenire verrà deciso dal Governo nei prossimi giorni". Lo affermano fonti del ministero dell'Economia, dopo l'arrivo della lettera della Commissione Ue. Ad annunciare l'invio della lettera a Roma è stata la portavoce della Commissione Margaritis Schinas al termine del collegio dei commissari a Strasburgo. IL COMMENTO DI MATTARELLA: "E' giusto che l'Ue chieda agli Stati membri di avere conti in ordine e finanze a posto, ma lo stesso rigore deve essere utilizzato anche quando gli Stati sono inadempienti sull'immigrazione e altri dossier. Lo stesso impegno ci sia per favorire la crescita e l'occupazione". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella oggi ad Atene nel suo colloquio con il presidente Prokopis Pavlopoulos. In merito alle questioni economiche, il Governo italiano vorrebbe evitare l'obbligo di presentare misure entro il primo febbraio, come invece la Commissione aveva previsto considerato che quel giorno saranno pubblicate le nuove previsioni sull'andamento dei conti dei Paesi dell'Eurozona. Bruxelles vuole la certezza che l'Italia assuma impegni al più presto, per poter poi pubblicare l'atteso rapporto sul debito senza il rischio che metta in luce uno scostamento troppo elevato dagli impegni di aggiustamento. (ANSA)