CLIMA: LA CAMERA RATIFICA L’ ACCORDO DI PARIGI Roma - La Camera ha approvato il ddl di ratifica dell'Accordo di Parigi sul clima praticamente all'unanimità: sono stati 359 i voti a favore, nessuno ha votato contro, solamente la Lega Nord si è astenuta perché, ha spiegato in aula Gianluca Pini, "è un accordo partito con le migliori intenzioni ma conclusosi con un accordo al ribasso, con il mantenimento di alcuni stati contraenti dell'effettivo esercizio di dumping ecologico, la difficoltà di far firmare accordo a Paesi che sono ormai delle grandi potenze". Parole che non scalfiscono la soddisfazione del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, che twitta: "Grazie a parlamentari Montecitorio per ratifica ddl accordo Cop21 Parigi. Nessun voto contrario è segnale di impegno e sensibilità". Certo non sono mancati i distinguo ("mancano riferimenti alla decarbonizzazione" dice Walter Rizzetto di Fdi, "neanche così ci salviamo, bisogna fare di più" si allarma Mirko Busto di M5S) ma l'accordo stipulato al termine della Cop21 dello scorso dicembre soddisfa tutti."E' importante che l'accordo non ponga vincoli dall'alto, ma chieda impegni personali ad ogni paese nelle proprie specificità -spiega una quasi commossa Mariastella Bianchi del Pd - ma fondamentale è che l'obiettivo del contenimento dell'aumento della temperatura globale. Dovremo essere in grado di rispettarlo: è un risultato straordinario, guidato in buona parte dall'amministrazione Obama. I primi due grandi emettitori di gas, Cina e Usa, hanno firmato, l'Unione Europea anche, e con loro India, Messico, Brasile e tanti paesi in via di sviluppo, ogni con il proprio contributo e ognuno con le proprie necessità". Adesso però, per l'appunto, tocca prima al Senato, e poi al governo, che dovrà definire una nuova roadmap climatica sia prevedendo, nella prossima manovra misure volte a garantire il perseguimento degli obiettivi fissati a livello internazionale, sia rivedendo la strategia energetica nazionale. (NoveColonne ATG)
 
Brexit: May, ci saranno momenti duri
 
BRUXELLES - "Ci saranno momenti difficili e saranno necessari compromessi" ma Theresa May è "ottimista" per i futuri negoziati sulla Brexit. Al vertice Ue la premier britannica ribadisce il suo "messaggio chiaro": la Brexit dovrà essere "smooth". Tra le priorità indicate, mantenere rapporti di libero mercato con l'Unione europea. "Vogliamo negoziare il migliore accordo possibile per quanto riguarda il libero mercato", ha detto May prima di andare a pranzo con il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker per il previsto incontro bilaterale. Ma fino a quando non saranno conclusi i futuri negoziati, ha ribadito la premier, "la Gran Bretagna resta a pieno titolo un membro dell'Unione europea, con tutti i diritti e doveri, e gli altri leader hanno accettato questo".(ANSA)