ENNA: “MONTA LA PROTESTA” SULLA EVENTUALE CANDIDATURA DELLA LANTIERI NEL PD
Enna – Sono numerosi le “proteste” all’ interno dei circoli del Partito Democratico Ennese a seguito della notizia, circolata nelle ultime ore, secondo la quale, l’ attuale Assessore Regionale alla Funzione Pubblica e Autonomie Locali l’ On. Luisa Lantieri con l’ avvallo della segreteria regionale del partito, sarebbe la “presunta” candidata all’ ARS nel Partito Democratico con l’ uscente On. Mario Alloro. Gli eletti all’ ARS in provincia di Enna saranno solo due, non è da escludersi che un seggio sia attribuito al M5S mentre il secondo al PD, un’ ipotesi quest’ ultima possibile qualora il PD venisse suffragato da numerosi consensi e dalla massima unità interna. Unità che sembra vacillare, in vista delle imminenti elezioni regionali e che rischia di far perdere al PD il seggio all’ ARS. Dopo due anni di commissariamento del partito, molti militanti si aspettavano un vero rinnovamento rispetto alle vecchie logiche del passato e una maggiore condivisione selezionando per le regionali il meglio che la classe politica ennese possa esprimere. Un’ eventuale candidatura della Lantieri ha creato “amarezza” e rischia la fuoriuscita di numerosi tesserati. Una candidatura, però, a parere di molti non “isolata e solitaria”; sembrerebbe infatti che la candidatura nel PD della Lantieri sia “sponsorizzata” anche dall’ ex senatore Mirello Crisafulli. La Lantieri, attualmente non è iscritta al PD, ex vice presidente della Provincia di Enna è stata componente della segreteria particolare dell’ex governatore Cuffaro. Con rocambolesco salto dopo essere approdata all’Ars da Piazza Armerina, eletta con Grande Sud e fiera sostenitrice del candidato governatore Gianfranco Micciché (insieme nella foto), lascia “Grande Sud” per passare ad “Articolo 4” e quindi a “Sicilia Democratica”; avvicinatasi all’ area del Centrosinistra è stata designata in quota “Sicilia Democratica” Assessore Regionale nell’ultimo governo Crocetta. Una nomina contestata allora da “Sicilia Futura”, il movimento fondato dall’ex ministro Salvatore Cardinale. All’ interno del PD ennese “serpeggia” la preoccupazione che l’ operazione della candidatura della Lantieri all’ interno del PD sia finalizzata solamente a consentire l’ elezione dell’ attuale rappresentante del governo Crocetta all’ ARS, penalizzando l’ attività politica del partito sul territorio, l’ Area Renziana e la generosa militanza di numerosi iscritti. Circola voce anche che nell’ ipotesi in cui si dovesse verificare il tandem “Alloro-Lantieri” diversi militanti storici della sinistra del PD, delusi dall’ attuale situazione politica, potrebbero appoggiare elettoralmente la candidatura alla presidenza di Claudio Fava. Attualmente una “silente protesta politica” sta montando in numerosi comuni dell’ ennese che potrebbe determinare, in caso di dissenso sulle candidature all’ interno del PD, il crollo del consenso nei confronti del partito e la sfiducia nell’ attuale segreteria regionale. Alla luce di tutto ciò e tenuto conto delle attuali diatribe all’ interno del Partito Democratico, non è da escludersi la possibilità di una lista unitaria del Centro-destra, un’ operazione volta a catalizzare il massimo consenso sui candidati che sostengono Nello Musumeci e che potrebbe concretizzarsi in prossimità della presentazione delle liste. Su questo versante è da registrarsi, anche la recente presa di posizione del commissario di Forza Italia Salvo Campione che ritiene che il partito azzurro non debba rinunciare al simbolo. Elena Pagana e Giampiero Alfarini sono invece i due attivisti pentastellati prescelti come candidati della provincia di Enna alle prossime elezioni regionali per il M5S. Non manca una curiosità sul piazzese Alfarini, il quale si è battuto in questi anni per l’uscita di Piazza Armerina dalla provincia di Enna; se candidato infatti dovrà chiedere i voti nei comuni dell’ ennese, ed in caso di elezione, sarà proprio lui il rappresentante del territorio. Per la designazione dei candidati, restano pochi giorni, anche per dirimere diatribe e possibili scissioni; in provincia si prevede una campagna elettorale “accesa” e ricca di sorprese. http://www.lagazzettaennese.it
 
CONSIGLIO DI STATO: "C’ERANO ELEMENTI SUFFICIENTI A GIUSTIFICARE IL PROVVEDIMENTO DI SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE A SCICLI"
 
C’erano elementi sufficienti a giustificare l’adozione del provvedimento di scioglimento del consiglio comunale di Scicli. Lo scrivono i giudici della Terza Sezione del Consiglio di Stato che hanno respinto, con questa ed altre motivazioni, il ricorso presentato da undici, tra amministratori e consiglieri comunali, che, dopo la sentenza a loro sfavorevole del Tar del Lazio, non si erano fermati ed avevano anzi presentato ricorso pure al Consiglio di Stato. La sentenza prende in esame tutti i punti più controversi, la gestione dell’appalto di igiene urbana, i manifesti elettorali, i servizi sociali, che hanno portato allo scioglimento del Consiglio e poi al rinvio a giudizio del sindaco del tempo, Franco Susino, poi assolto in primo grado ma atteso dal secondo grado di giudizio dopo l’appello della Procura. Il Consiglio di Stato scrive che «gli elementi che non hanno trovato smentita o confutazione sono plurimi e significativi, e quindi sufficienti a sorreggere lo scioglimento». "Dal punto di vista amministrativo - motiva il Consiglio di Stato - non c’è bisogno di individuare la sussistenza di un rapporto fra gli amministratori e la criminalità organizzata, per giustificare lo scioglimento», bastano insomma «elementi», collegamenti» o «forme di collegamento» e non la certezza della prova. A Scicli tutto questo ci fu, come si verificò un «probabile condizionamento dell’ente locale». Il Consiglio di Stato va dunque in direzione diversa, se non opposta, rispetto al Tribunale di cui non sembra condividere la sentenza perché dice che l’assoluzione di Franco Susino deriva da «un giudizio molto favorevole sulla condotta tenuta dal Sindaco». Dicono ancora i magistrati: «Se anche non risulta direttamente responsabile il Sindaco, è un fatto che l’Amministrazione nel suo complesso non ha saputo (o voluto) porre rimedio alla situazione di condizionamento che le strutture amministrative subivano da parte del gruppo criminale». "Si registrò - conclude la sentenza - una permeabilità dell’ente favorita da «una sistematica violazione delle regole poste a salvaguardia della legittimità e trasparenza dell’azione amministrativa, dal disordine organizzativo degli uffici e le diffuse irregolarità, nonché l’assenza di incisive iniziative dei vertici politici idonee a ripristinare la legittimità dell’azione amministrativa» pur se tutti questi elementi non possono ricondursi a quello che viene definito «condizionamento mafioso». (fonte: corrierediragusa.it - Duccio Gennaro)
 
DALAI LAMA: BIANCO GLI DONA MALA DI PIETRE DELL’ETNA
 
"Ho portato il saluto della città a sua santità il Dalai Lama, atterrato a Catania e che sarà nei prossimi giorni a Taormina e a Messina. Ho espresso al Dalai Lama la gratitudine profonda della città etnea per il suo alto magistero non solo religioso ma anche morale e per le parole che sempre pronuncia in favore della pace, dell'accoglienza, della fratellanza tra gli uomini e le donne del mondo". Lo ha detto il sindaco Enzo Bianco dopo aver accolto il Dalai Lama Tenzin Gyatso, 82 anni, massima autorità spirituale del Buddismo e premio Nobel per la Pace nel 1989. Riconosciuto come reincarnazione del suo predecessore, Tenzin Gyatso assunse pieni poteri nel 1949, quando ne aveva quattordici e il Tibet era stato invaso dalla Repubblica popolare cinese. Bianco, dopo avergli dato il benvenuto, gli ha consegnato un dono fatto realizzare appositamente per lui. "Si tratta - ha spiegato - di un 'mala' buddista, una collana in grani utilizzata per la recitazione di formule rituali, realizzato con le pietre dell'Etna e carica dunque di energia positiva. Un regalo che ha molto apprezzato e che ha subito indossato. Ho inoltre ricordato a Sua Santità di esser stato io, come ministro dell'Interno, a sancire il pieno riconoscimento dell'Unione buddista in Italia". Subito dopo Tenzin Gyatso, che è il quattordicesimo Dalai Lama, ha lasciato l'aeroporto. "Abbiamo vissuto - ha concluso Bianco - momenti di grande emozione con uno dei grandi protagonisti dell'Umanità e nel corso del nostro breve colloquio ho invitato il Dalai Lama a visitare la città di Catania". (fonte: cataniatoday.it)
 
SIRACUSA. CONTROLLI ANTI-ABUSIVI IN ORTIGIA, NESSUN AMBULANTE IN AZIONE: “LA STRATEGIA PREMIA”
 
Anche durante il fine settimana appena trascorso sono continuati i servizi anti abusivismo commerciale. Ancora insieme Carabinieri e Polizia Municipale, come avvenuto per tutta l’estate. Controlli operati da venerdì a domenica, in varie fasce orarie. Non è stato individuato alcun venditore abusivo nel centro storico. E per le forze dell’ordine questo sarebbe un “segno evidente che i servizi messi in campo coralmente sino ad ora siano stati premianti”. E’ stata, invece. elevata una sanzione per occupazione abusiva del suolo pubblico. Di recente diverse attività sono state sospese per 5 giorni a causa proprio di simili infrazioni. (fonte: siracusaoggi.it - Gianni Catania)
 
MESSINA - NUOVA EMIGRAZIONE: CARA SICILIA, SEI RIUSCITA A FARNE SCAPPARE VIA UN ALTRO.
 
Cara Sicilia, sei riuscita a farne scappare via un altro. Il più importante. Prima i miei zii, i miei cugini, poi mio fratello, la mia amica e adesso anche il mio ragazzo. Il mio punto di riferimento vivrà a 1300 km da me. Mi piange il cuore per te, Sicilia. Ti assicuro, stai perdendo i migliori: i più onesti, i più sognatori, i più intelligenti, i più coraggiosi, i più lavoratori. Prima di andarsene dicono tutti che sei diventata troppo stretta, troppo sporca, troppo incivile, troppo corrotta: invivibile. Sei invivibile Sicilia, riesci a sentire il giudizio dei tuoi figli? Lo so, sarai sempre la loro mamma e le ferie trascorse da te sembreranno sempre troppo poche… Ma sai, Sicilia, quando c’è di mezzo il futuro le tue “ricchezze” valgono ben poco. Offri del cibo buonissimo e dolci tra i più gustosi al mondo, che non riescono comunque a rendere meno amaro il magone in gola di chi deve rifarsi una vita altrove, ripartire da zero. Hai un mare immenso, spiagge da favola e panorami mozzafiato, che non riescono comunque a dare un lavoro al mio ragazzo. Quindi, non mi illudo, so che le tue ricchezze non riusciranno a rendere meno triste la sua partenza. Il tuo sole 365 giorni l’anno, i tuoi caffè sempre offerti e l’allegria dei tuoi figli non riusciranno mai e poi mai a rendere meno dolorosa la sua mancanza. Sono troppo arrabbiata con te Sicilia, li lasci andare via tutti così facilmente… Continuando così resterai sola. Ce ne andremo tutti. Non lamentarti dei troppi immigrati, probabilmente, tra qualche anno, quelle povere anime saranno le uniche disposte a fermarsi da te, oltre ai pochi fortunati che riusciranno ad arrivare alla pensione. Probabilmente, tra non molto, sarai data in pasto a quei quattro imprenditori mafiosi che vogliono comprarti. Probabilmente sarai la casa dei figli di papà, quelli che non hanno bisogno di trovare un lavoro e per questo affermano che non ti lasceranno mai, che loro sono siciliani nel cuore e nel sangue. Anche mio fratello è siciliano nel cuore, anche mio zio è siciliano nel sangue, anche il mio ragazzo non avrebbe mai voluto lasciarti. Non avrebbe mai voluto lasciarmi. Eppure li hai costretti. Eppure senza lavoro non avrebbero mai potuto permettersi le vacanze nel tuo limpidissimo mare. Eppure senza stipendio, senza diritti, senza futuro, con l’amaro in bocca, credimi, i tuoi cannoli non sembrano più così tanto gustosi. Perché tu lo sai, c’è una cosa che per noi viene sempre prima di tutto: la famiglia. E quando c’è da sacrificarsi per mantenerne o costruirne una, i siciliani sono così forti da riuscire a spezzarsi letteralmente in due: il cuore in Sicilia, la mente e le mani altrove, sul posto di lavoro. Qualsiasi lavoro: operaio, cameriere, cuoco, lavapiatti è comunque più dignitoso di quelli che tu puoi offrirci. E credimi, non importa se si parte per Londra, Milano, Lecco, Berlino, Roma, Bristol; non importa se quel lavoro lo si trovi in Danimarca, Svizzera, Belgio, Piemonte…per noi siciliani si tratterà sempre e solo di “andare al vivere al nord”. Un incubo. Sappi, Sicilia, che si tratterà sempre e solo di lavoro e di denaro, quel lavoro che al nord riesce a farli sentire tutti più dignitosi, più orgogliosi; quel denaro che da te circola nelle mani di troppe poche persone: quelli che non lo meritano, quelli che sfruttano, quelli che hanno ereditato, quelli che non si disperano. Come faccio a spiegarti il mio stato d’animo, Sicilia? Non posso. Nessuna parola sarebbe mai in grado di spiegare che cosa si prova a vederli partire tutti e sentirsi, ogni volta, un pezzo di cuore in meno. Con poco, pochissimo affetto, una siciliana qualunque. (da tempostretto.it - Roberta Delia)