ENNA: REFERENDUM TRA ISCRITTI PD PER DECIDERE SE SFIDUCIARE IL SINDACO DIPIETRO
Enna. Un referendum tra gli iscritti per decidere se sfiduciare il sindaco di Enna Maurizio Dipietro. È questa la terza proposta, nel giro di tre settimane, su cui sta ragionando una parte del Pd ennese. Tutto è nato con l’idea “madre” di interrompere l’esperienza amministrativa presentando già in questi giorni una mozione di sfiducia da portare a Sala Euno ma lo stop di 4 dei 16 consiglieri democratici ha obbligato l’altra parte del gruppo/partito a cambiare strategia perché consapevole che, anche in virtù delle incertezze di alcuni pezzi del centrodestra, i numeri non c’erano. Per cui è stata studiata una seconda ipotesi: “congelare” la sfiducia fino a dicembre (per dare così meno tempo di gestione al commissario) ma con l’impegno di tutti i consiglieri a firmare adesso la mozione. Anche questa proposta non trovò l’unanimità dei consiglieri con i 4 (anche se pare ce ne siano stati altri di dubbiosi) rimasti fermi sulle loro posizioni. Ecco allora la terza proposta: un referendum tra i soli iscritti chiamati a decidere se staccare la spina. Il risultato finale, però, sembra non essere cambiato perché la risposta è stata sempre bocciata in quanto è proprio l’idea della sfiducia a non convincere i consiglieri De Rose, Lo Giudice, Savoca e Colaleo che non vedono una motivazione politica dietro la sfiducia oltre a considerarla un danno per la città che a breve sarà chiamata a gestire diversi milioni di euro tra fondi per l’Agenda Urbana, bando per le periferie o i contratti di quartiere. La stessa idea del referendum, tra l’altro, aprirebbe la disputa su un altro aspetto sempre attuale dentro il Pd che è quello dell’anagrafe perché ad oggi non si è ancora capito chi può considerarsi tesserato. La stessa idea del referendum, come detto, potrebbe presto essere archiviata perché tra gli stessi dodici consiglieri favorevoli alla sfiducia c’è qualcuno che ha mostrato segnali di insofferenza anche rispetto alle continue pressioni per arrivare al risultato finale in ogni modo. Lo zoccolo duro del gruppo, formato da almeno sette consiglieri, preme ed è fermamente convinto di interrompere l’esperienza anche subito, quattro hanno detto di no e gli altri sarebbero in bilico o comunque combattuti ed in tutto questo il capogruppo Cappa cerca di mediare. In tutto questo caos, infine, si attende ancora che venga completata, da tre mesi, la giunta. ( da vivisicilia.it)
 
SIRACUSA. PREMIO TONINO ACCOLLA, CONTEST LIVE DI DOPPIAGGIO: VINCE DANIELE SAPIO
 
Gran finale ieri in piazza Minerva per il premio Tonino Accolla. Il contest di doppiaggio ha visto sfidarsi sei giovani doppiatori, selezionati tra le migliori scuole italiane. Hanno dato voce dal vivo alle scene scelte per le cinque prove in cui si sono cimentati, in coppia e da soli. Hanno dato prova di grandi qualità come sync, recitazione, presenza vocale. A giudicarli mostri sacri del doppiaggio italiano come Claudio Sorrentino, Massimo Corvo, Christian Iansante e l’attrice Lucia Sardo. Ad aggiudicarsi l’edizione 2017 è Daniele Sapio. Nella sezione femminile, affermazione di Chiara Sansone. Li abbiamo intervistati subito dopo la premiazione. (da siracusaoggi.it - Gianni Catania)
 
TORNA LA PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA. ELEZIONI NEL 2018 PREVISTA ENCHE UNA DECURTAZIONE DEL 50% DELLE INDENNITÀ DI CARICA
 
La ex Provincia Regionale di Ragusa potrebbe avere ad iniziare dal nuovo anno, il 2018, nuovamente un suo Presidente ed un suo consiglio eletto direttamente dal popolo. E’ questo lo scenario che sta sempre più concretizzandosi dopo la giornata di ieri in commissione Affari istituzionali dell’Ars. E’ stato infatti, ha avviato l’esame di un disegno di legge che in modo molto semplificato e senza grandi giri di parole come in genere avviene in molte leggi di portata riformatrice, cancella la riforma di Crocetta e reintroduce le province. Le elezioni dovrebbero svolgersi tra l’1 ed il 31 gennaio 2018. Una forte accelerazione quella registrata in commissione Affari Costituzionali, che è avvenuta per due ordini di motivi. Il primo motivo è di natura tecnica. La Sezione di controllo della Corte dei conti si è infatti espressa nei giorni scorsi in maniera chiara contro la legge che prevedeva l’abolizione delle Province considerandola, dal punto di vista finanziario e da quello riguardante i servizi ai cittadini, un disastro. L’altro motivo è invece di ordine politico. E’ venuto semplice alle forze politiche presenti in commissione trovare la quadra attorno ad una decisione che di fatto fa prendere le distanze dal provvedimento “emblema” del Governo Crocetta. Un provvedimento che in questi quattro anni ha lasciato in fortissima sofferenza tutti i dipendenti delle nove province siciliane mettendo una forte ipoteca sul loro futuro ed allo stesso tempo ha permesso al Governatore Crocetta di trasformare questi enti locali in un “nominificio” vero e proprio. Insomma continuando di questo passo con Forza Italia ringalluzzita dalle ultime elezioni e fortemente intenzionata a sostenere il disegno di legge approvato ieri in commissione anche in Aula, tant'è che ha persino proposto una decurtazione del 50% delle indennità di carica degli eletti, e la pseudo attuale maggioranza di Governo fortemente convinta di fare opposizione al Governo Crocetta, la strada appare spianata al ritorno in grande delle Province. (da ragusaoggi.it - enzo scarso)
 
DAL 4 AL 9 LUGLIO IL MONASTERO S. MARIA ANNUNZIATA DI MANDANICI OSPITA LA II EDIZIONE DI WRITE
 
«C’è una parola che, da sola, può spiegare l’essenza di WRITE: dialogo. Dialogo autentico tra autori, tra operatori, con il luogo, con il pubblico. La seconda edizione della residenza internazionale di drammaturgia, che quest’anno vede coinvolti autori provenienti dall’Italia, dalla Grecia, dalla Francia e dalla Spagna, cercherà ancora una volta di suscitare relazioni, di approfondire il dibattito sulle scritture, sulla loro genesi, sulla lingua, sulle poetiche e sulle politiche che animano le parole, i testi e la scena. Proveremo, ancora una volta tutti insieme, a riflettere sul nostro lavoro, sulla necessità del confronto e sulle condizioni che sostengono, limitano o censurano la persistenza del teatro e delle arti.» Con queste parole Tino Caspanello, ideatore e direttore artistico della prima residenza drammaturgica internazionale siciliana, giunta alla sua II edizione, si prepara a inaugurare i lavori di un evento che si annuncia ricco. L’organizzazione della manifestazione è affidata alla direzione di Gigi Spedale per Latitudini, rete siciliana di drammaturgia contemporanea. A ospitare gli otto autori dal 4 al 9 luglio 2017 è il Monastero S. Maria Annunziata di Mandanici, grazie al patrocinio del Comune di Mandanici, al Sindaco Armando Carpo e al Presidente del Consiglio Comunale Avv. Annita Misiti Riparare. Ognuna delle quattro giornate di lavori si concluderà con due misés en espace. Dal 5 all’8 luglio si esibiranno i testi dei seguenti autori, distribuiti rispettivamente come segue: 5 luglio, Mario Gelardi e Margherita Ortolani; 6 luglio, Konstantinos Bouras (Grecia) e Sabrina Petyx; 7 luglio, Niccolò Matovic e Josep Maria Mirò (Spagna); 8 luglio, Renato Gabrielli e Grégory Pluym (Francia). Gli interpreti e traduttori impegnati sono: Antonella Babbone, Giorgia Karvounaki, Renata Salvadore. Sarà presente il Prof. Haun Saussy dell’Università di Chicago, con cui Caspanello ha già avviato all’estero uno scambio propizio e decisivo e tre degli autori presenti alla trascorsa e prima edizione, datata 2016: Rosario Palazzolo, Turi Zinna e Saverio Tavano. Due bandi in scadenza il 30 giugno sono rivolti alla partecipazione di 12 attori alle giornate dei lavori e alla selezione di 3 studenti del Dipartimento di Scienze Cognitive dell’Università degli Studi di Messina, in collaborazione con la Dott. ssa Assunta Penna e con E.R.S.U., ente regionale per il diritto allo studio. L’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro rinnova anche quest’anno il suo interesse per l’iniziativa e l’osservatorio critico curato da Vincenza Di Vita sarà partecipato da Lorenzo Donati ed Elisabetta Reale, critici in residenza. (da messinaora.it)
 
SAN BERILLO, "FIRST" FA CAMBIARE PELLE ALL'ANTICO RIONE: GIOVANNI BARONE CI RACCONTA LA SUA "SCOMMESSA" RIUSCITA
 
"First" è il primo locale a nascere nel cuore di San Berillo, precisamente nella piazzetta dedicata a Goliarda Sapienza. Ad un anno e mezzo dalla sua apertura, questo locale è riuscito a fare cambiare "pelle" ad una piazza dalla brutta fama. "Ho trovato un campo di battaglia tra prostituzione e droga, ma a poco a poco siamo riusciti a 'bonificare' questa piazza e ogni giorno cerchiamo di dare nuova luce al quartiere", spiega il proprietario del locale Giovanni Barone (da cataniatoday.it - Andrea Di Grazia)