Per la prima volta nella storia del Palrlamento Italiano, la maggiorana si arroga il diritto di scegliere il candidato della minoranza, con una chiara caduta di stile e con un grave attentato alla democrazia. Ma sorge il dubbio, si fa per dire, che in casa Berluscoini non usa rispettare i diritti degli altri e meno che mai la democrazia. Non piaceva e non piace al cavaliere Leoluca Orlando (nella foto)

 dell’Italia Dei Valori, candidtato dall’opposizione alla presidenza della Commissione di Sorveglianza della RAI. Il motivo di questo mancato gradimento, va ricercato certamente nel fatto, che Di Pietro non è mai stato tenero con il cavaliere e con i suoi ascari, anzi lo ha sempre tenuto d’occhio rimproverandogli gli abusi commessi in questi primi mesi di governo. Questo atteggiamento “giustizialista”, ha scatenato le ire del PDL che rappresenta in toto i voleri di Berlusconi. Sul grave fatto antidemocratico, la posizione del PD e dello stesso Senatore Villari, eletto con i voti della maggoioranza e con il voto contrario dell’opposizione, che tiene a ribadire che iul prirpio candidato è e resta Leoluca Orlando, posizione che riportiamo qui di seguito. (S.A.)

ROMA - Riccardo Villari del Pd è stato eletto presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai con 23 voti.Il senatore Riccardo Villari del Pd é stato eletto presidente della commissione di Vigilanza con 23 voti, quindi non solo con quelli della maggioranza, ma anche dell'opposizione. Su 37 deputati e senatori presenti, e 37 votanti, 21 erano esponenti della maggioranza (assente Casoli del Pdl) e 16 quelli dell'opposizione. Leoluca Orlando ha ottenuto 13 voti e c'é stata una sola scheda bianca. Quindi 2 voti per Villari sono arrivati dal suo schieramento politico. "Non assumerò decisioni in contrasto con quello che deciderà il mio partito". Lo ha detto il nuovo presidente della commissione di Vigilanza Rai Riccardo Villari del Pd, chiudendo la seduta che lo ha visto eletto. Villari ha spiegato che "si è rotta una prassi consolidata: Non volevamo che accadesse, ma prendo atto dell'esito della votazione perché credo di avere il dovere di rispettare i presidenti delle Camere e il presidente della Repubblica come rappresentante delle istituzioni". Ma appunto, rimette la decisione al proprio gruppo parlamentare con il quale ora chiederà un incontro. "Caro presidente del consiglio Videla". Si apre così l'intervento del leader dell'Idv Antonio Di Pietro in Aula alla Camera sulla Finanziaria nel quale l'ex pm parla per l'elezione di Villari a presidente della Vigilanza di "atteggiamento tipico di una dittatura argentina" e "dell'ultimo atto di una deriva antidemocratica".

BERLUSCONI,ESTRANEO A ELEZIONE VILLARI

"Io sono estraneo all'elezione di Riccardo Villari alla presidenza della Commissione di Vigilanza. E' stata una scelta autonoma dei gruppi parlamentari". Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi interpellato, al riguardo, nel corso di una conferenza stampa a Napoli.

VELTRONI, VILLARI VA A DIMETTERSI

"Mi ha telefonato ora il senatore Villari, per comunicarmi che andrà dal presidente della Camera e dal presidente del Senato a rassegnare le sue dimissioni". Lo afferma il segretario del Pd, Walter Veltroni, commentando l'elezione di Riccardo Villari. "Si tratta di una cosa inimmaginabile e mai vista prima nella storia delle istituzioni parlamentari. E' una cosa avviene nei regimi e non nelle democrazie". Così il leader del Pd Walter Veltroni, lasciando la sede del partito, commenta l'elezione di Riccardo Villari alla presidenza della commissione di Vigilanza Rai, con i voti della maggioranza.

VILLARI: ANDRO' DA NAPOLITANO, FINI,SCHIFANI 

"Il mio percorso istituzionale per decidere o meno se mantenere la presidenza della Vigilanza Rai partirà da un incontro con il Presidente della Repubblica e poi con i presidenti di Camera e Senato, per poi passare ad un confronto con il mio gruppo parlamentare". Lo ha detto il neo eletto presidente della Vigilanza Rai, Riccardo Villari, lasciando la seduta della commissione e spiegando che per lui l'incontro può avvenire "anche oggi". Villari ha aggiunto di non sentirsi "ancora presidente", ma anche di essere consapevole "del passaggio delicato che sta vivendo la commissione bicamerale con uno stallo che dura da mesi", e quindi di pensare a "molti scenari possibili che vanno valutati". Non dà Villari "un grande significato" ai due voti ottenuti anche nelle file dell'opposizione e spiega di "aver sentito circolare solo ieri sera" il suo nome e di "non aver fatto nessuna trattativa, né averlo chiesto". Ha spiegato però che lo scenario a cui da adesso in poi andrà incontro è "un percorso che è stato disegnato stamattina nell'incontro del Pd con Veltroni".