“GLI ITALIANI DELL’ALTROVE”: I LADINI AL CENTRO DI UN CONVEGNO Roma - Sono 12 le minoranze linguistiche italiane, fra queste i Ladini a cui, il 18 marzo all’Eur, a Roma al Museo nazionale delle Arti e Tradizioni popolari, è stata dedicata un’intera giornata. I vertici e gli attori della tutela delle Minoranze linguistiche della Provincia autonoma hanno partecipato agli incontri in programma. Fra questi l'assessore regionale alle Minoranze linguistiche della provincia autonoma di Trento Giuseppe Detomas, la dirigente Marilena Defrancesco, il direttore dell'Istituto Culturale Ladino Fabio Chiocchetti. Con il video "Gli abitanti dell'arcipelago" di Piero Badaloni, la Fondazione Dolomiti ha portato il proprio contributo alla definizione delle caratteristiche della comunità ladina. Marcella Morandini, la direttrice, ha puntato l'attenzione sulla complessità anche linguistica del Bene UNESCO. Fra gli intervenuti a Roma anche quello di Milva Mussner la presidente dell'Union Generala di Ladins e di Roland Verra intendente scolastico delle Scuole Ladine della Provincia autonoma di Bolzano. Il suo contributo al convegno, però, è stato anche in veste di scrittore e poeta, una riflessione particolarmente acuta sulla cultura "Ladini, miti e Dolomiti". Due le sezioni del convegno, una mattutina e una pomeridiana. La prima incentrata sulla conoscenza della comunità ladina con l'intervento di Fabio Chiocchetti, direttore dell'Istituto culturale ladino, che ha proposto un focus dettagliato dal titolo "Lingua madre - madre terra". Poi, con Piero Badaloni è stato proiettato il video "Gli abitanti dell'arcipelago" realizzato dal giornalista in collaborazione con Fausta Slanzi, fotografia e montaggio di Nicola Berti. Il documentario fa parte di un reportage composto da sei video, ed è stato realizzato per la Fondazione Dolomiti UNESCO nel contesto di un progetto culturale ampio. La seconda parte del convegno è stata dedicata alle leggende, letteratura e musica della comunità ladina. L'intervento di Verra è una tavola rotonda dai contenuti significativi a cui ha partecipato l'antropologo Cesare Poppi, Roland Verra e Fabio Chiocchetti. Il convegno si è concluso con il concerto del trio ladino Ganes (tre ragazze della Val Badia che cantano in ladino e stanno riscuotendo un grande successo in Germania, soprattutto). Marlene, Elisabeth e Maria hanno presentato il nuovo c'è ispirato alle leggende delle Dolomiti. L'assessore regionale Detomas ha portato i saluti di entrambi i presidenti delle due Province autonome, Ugo Rossi e Arno Kompatscher e ha illustrato brevemente le realtà delle Minoranze linguistiche del Trentino Alto Adige "che ha la più grossa presenza ladina italiana, ce n'è una parte anche in provincia di Belluno. Una comunità prefigurata dallo Statuto di Autonomia che è una legge costituzionale. I Ladini si trovano in una situazione particolare con due modelli di tutela diversi, con il modello trentino basato sulla realtà ladina. Due modelli all'avanguardia anche dal punto di vista dell'analisi giuridica e istituzionale. La popolazione ladina complessiva conta circa 30/40 mila abitanti". Marcella Morandini, la direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO, ha parlato dell'ambiente dei Ladini, le Dolomiti. "Loro, hanno contribuito in modo significativo, a plasmare l'ambiente. La piattaforma della Fondazione offre un'opportunità anche agli Istituti culturali ladini per fare rete e operare in sintonia con gli altri attori del territorio dolomitico". (NoveColonne ATG)
 
“GLI ITALIANI DELL’ALTROVE”: I LADINI AL CENTRO DI UN CONVEGNO
 
Roma - Sono 12 le minoranze linguistiche italiane, fra queste i Ladini a cui, il 18 marzo all’Eur, a Roma al Museo nazionale delle Arti e Tradizioni popolari, è stata dedicata un’intera giornata. I vertici e gli attori della tutela delle Minoranze linguistiche della Provincia autonoma hanno partecipato agli incontri in programma. Fra questi l'assessore regionale alle Minoranze linguistiche della provincia autonoma di Trento Giuseppe Detomas, la dirigente Marilena Defrancesco, il direttore dell'Istituto Culturale Ladino Fabio Chiocchetti. Con il video "Gli abitanti dell'arcipelago" di Piero Badaloni, la Fondazione Dolomiti ha portato il proprio contributo alla definizione delle caratteristiche della comunità ladina. Marcella Morandini, la direttrice, ha puntato l'attenzione sulla complessità anche linguistica del Bene UNESCO. Fra gli intervenuti a Roma anche quello di Milva Mussner la presidente dell'Union Generala di Ladins e di Roland Verra intendente scolastico delle Scuole Ladine della Provincia autonoma di Bolzano. Il suo contributo al convegno, però, è stato anche in veste di scrittore e poeta, una riflessione particolarmente acuta sulla cultura "Ladini, miti e Dolomiti". Due le sezioni del convegno, una mattutina e una pomeridiana. La prima incentrata sulla conoscenza della comunità ladina con l'intervento di Fabio Chiocchetti, direttore dell'Istituto culturale ladino, che ha proposto un focus dettagliato dal titolo "Lingua madre - madre terra". Poi, con Piero Badaloni è stato proiettato il video "Gli abitanti dell'arcipelago" realizzato dal giornalista in collaborazione con Fausta Slanzi, fotografia e montaggio di Nicola Berti. Il documentario fa parte di un reportage composto da sei video, ed è stato realizzato per la Fondazione Dolomiti UNESCO nel contesto di un progetto culturale ampio. La seconda parte del convegno è stata dedicata alle leggende, letteratura e musica della comunità ladina. L'intervento di Verra è una tavola rotonda dai contenuti significativi a cui ha partecipato l'antropologo Cesare Poppi, Roland Verra e Fabio Chiocchetti. Il convegno si è concluso con il concerto del trio ladino Ganes (tre ragazze della Val Badia che cantano in ladino e stanno riscuotendo un grande successo in Germania, soprattutto). Marlene, Elisabeth e Maria hanno presentato il nuovo c'è ispirato alle leggende delle Dolomiti. L'assessore regionale Detomas ha portato i saluti di entrambi i presidenti delle due Province autonome, Ugo Rossi e Arno Kompatscher e ha illustrato brevemente le realtà delle Minoranze linguistiche del Trentino Alto Adige "che ha la più grossa presenza ladina italiana, ce n'è una parte anche in provincia di Belluno. Una comunità prefigurata dallo Statuto di Autonomia che è una legge costituzionale. I Ladini si trovano in una situazione particolare con due modelli di tutela diversi, con il modello trentino basato sulla realtà ladina. Due modelli all'avanguardia anche dal punto di vista dell'analisi giuridica e istituzionale. La popolazione ladina complessiva conta circa 30/40 mila abitanti". Marcella Morandini, la direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO, ha parlato dell'ambiente dei Ladini, le Dolomiti. "Loro, hanno contribuito in modo significativo, a plasmare l'ambiente. La piattaforma della Fondazione offre un'opportunità anche agli Istituti culturali ladini per fare rete e operare in sintonia con gli altri attori del territorio dolomitico". (NoveColonne ATG)
 
COMITES MONACO: LARA GALLI NELLA CONSULTA PER LE MIGRAZIONI
 
Monaco - Lo scorso 17 marzo è stato eletto il nuovo ufficio di Presidenza della consulta per le migrazioni della città di Monaco: la nuova presidente è Dimitrina Lang e le vicepresidenti sono Theodora Sismani und Nesrin Gül. “A tutte e tre vanno i complimenti e gli auguri anche della comunità italiana di Monaco di Baviera”, dice in una nota Daniela Di Benedetto, presidente del Com.It.Es di Monaco di Baviera. “Si tratta di un magnifico risultato, non solo perché la nuova consulta vede alla propria guida tre donne forti e competenti – ha continuato Di Benedetto - ma anche perché la neo-eletta consulta ha così saputo dimostrare che le forze democratiche tra i migranti di Monaco vincono”. La Comunità di Monaco “ha anche altre ragioni di festeggiare: Lara Galli, già Consigliere Com.It.Es. e coordinatore della Commissione sociale dello stesso e capolista con la seconda lista per numero di voti, è stata eletta, risultando seconda tra tutti gli eletti per voti ricevuti. Un grande risultato frutto di un ottimo e lungo lavoro di squadra della lista ‘Internationale Demokratie’, che con lei ha eletto anche Görkem Sahin e Theodoros Loupegidis”, ha proseguito la presidente del Com.It.Es di Monaco di Baviera. Primo dei non eletti della stessa lista è un altro italiano, Carlo Taglietti. Insieme a lui altri due italiani sono risultati primi dei non eletti, Giulia Di Pilla ed Enrico Bianco. “A tutti loro e agli altri candidati italiani, Gianluca Rubino e Rolando Madonna vanno i nostri complimenti e il ringraziamento per essersi messi a disposizione della Comunità – ha detto Di Benedetto -. Siamo certi che il lavoro di rete fatto negli scorsi mesi produrrà, indipendentemente dalla personale elezioni, frutti molto positivi per l’impegno e la partecipazione italiana in questa città ed in Baviera. Il fatto stesso di avere avuto una eletta e tre primi dei non eletti deve spingere la comunità italiana a fare di più e partecipare di più, solo uniti possiamo crescere, rafforzarci e dare il meglio di noi”. (NoveColonne ATG)
 
DAL COMITES DI BAHIA BLANCA RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO IL SEGUENTE COMUNICATO STAMPA
 
Estimados amigos de los Medios de Comunicación Solicitamos tengan a bien la difusión de las actividades que desarrollará el Consulado General de Italia Bahía Blanca, en conmemoración del 60º Aniversario de los Tratados de Roma, que fueran firmados el 25 de marzo de 1957, dando origen a la Unión Europea. Los dos acuerdos fueron rubricados por Alemania Federal, Bélgica, Francia, Luxemburgo, los Países Bajos e Italia. Por lo tanto el día lunes 20 de marzo a las 19:00 hs. se inaugurará la muestra itinerante: "El Legado de los Tratados de Roma para la Europa de Hoy", que se expondrá en el Patio de la Bolsa de Comercio de Bahía Blanca, Colón 8, hasta el próximo 31 de marzo, de lunes a viernes de 17:00 a 20:00 Hs. con entrada libre y gratuita (Se adjunta PDF del evento) Por otra parte, el miércoles 22 de marzo, en la Sala Fundadores de la UNS, en Av. Colón 80, desde las 18:00 hs., también organizado por el Consulado General de Italia y con la colaboración de la Subsecretaría de Relaciones Internacionales de la UNS, se llevará adelante el “Seminario Internacional, 60º Aniversario de los Tratados de Roma: Mirando al Futuro de la Unión Europea”. En donde expondrán disertantes, de la Embajada de Italia en la Argentina, la Universidad Nacional del Sur, y el Consulado, que tratarán desde una óptica de la Comunidad Europea, su historia, las perspectivas en el mundo actual, desafíos y además vínculos e intercambios científicos y académicos con la Argentina (se adjunta el PDF del evento). El seminario estará dirigido a docentes, estudiantes y público en general con entrada libre y gratuita. Se entregarán certificados de asistencia a los participantes. Desde ya, muchas gracias por la difusión. César Puliafito Pte. Com.It.Es. 154-291-938 -- Segreteria Com.It.Es. Bahía Blanca
 
TORQUATO TASSO ALLA LIBRARY OF CONGRESS DI WASHINGTON
 
L’AQUILA - Il 24 marzo si svolgerà alla Library of Congress di Washington, la biblioteca del Parlamento degli Stati Uniti, un incontro teso a esplorare i legami tra la Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, le arti figurative e la musica. Laura Benedetti della Georgetown University e Peter Lukehart del Center for Advanced Study in the Visual Arts presso la National Gallery of Art di Washington, D.C. dialogheranno sul ruolo svolto dal poema tassiano quale fonte d’ispirazione per artisti e compositori attraverso i secoli. "L’incontro stesso è concepito come un dialogo", spiega Laura Benedetti. "All’analisi e lettura di brani significativi della Liberata si alterneranno le immagini e le note da essi ispirate, in un significativo scambio di spunti e suggestioni che cercheremo di rievocare e esaminare". Per Peter Lukehart, il poema tassiano è parte di un condiviso patrimonio culturale europeo. "A partire dalla sua pubblicazione nel 1581, il testo della Gerusalemme liberata si è imposto quale fonte di materiale narrativo per incisori, pittori e artigiani, come testimoniano edizioni riccamente illustrate e residenze decorate con scene del poema in Italia e in Francia. Bernardo Castello, Domenico Tintoretto, Annibale e Agostino Carracci e Nicholas Poussin sono solo alcuni degli artisti che hanno tratto ispirazione dal genio tassiano, in un movimento che ha attraversato i secoli e le frontiere nazionali". L’intrinseca musicalità del verso tassiano e la sapiente orchestrazione degli episodi del poema rendeva inoltre inevitabile l’incontro con la musica. In omaggio a questo ulteriore aspetto dell’influenza esercitata dal genio tassiano, Benedetti e Lukehart concluderanno la loro presentazione con la discussione del duello fatale di Tancredi e Clorinda e Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverdi. L’incontro si terrà nella più grande biblioteca del mondo, la Library of Congress, in concomitanza con una mostra di edizioni rare del poema curata da Lucia Wolf, bibliotecaria della Divisione Europea, che per l’occasione esporrà alcuni dei tesori della collezione. Laura Benedetti, docente e scrittrice nata a L’Aquila, che al poema tassiano ha dedicato la monografia "La sconfitta di Diana. Un percorso per la Gerusalemme liberata", sottolinea l’attualità e rilevanza della Gerusalemme liberata. "Troppo spesso questo poema, che è un vero monumento della cultura europea, viene fatto oggetto di una lettura limitata e ideologica che lo propone quale esempio di un cattolicesimo intransigente e contro-riformato. In realtà le sue spinte centrifughe, i legami che si intrecciano tra individui appartenenti a fedi diverse, la sua stessa tormentata storia editoriale e l’umana vicenda del suo autore testimoniano la necessità e finanche il fascino del dialogo con chi è diverso da noi per genere, razza e religione - categorie che, come Tasso dimostra, sono molto più fluide e permeabili di quanto possa sembrare a prima vista". (goffredo palmerini\aise)
 
SCUOLE ALL’ESTERO/ FLC CGIL: I PARERI DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI NON BASTANO – LA LEGGE È DA CAMBIARE
 
ROMA - La delega “va modificata in profondità”. Lapidario il giudizio del sindacato Flc della Cgil sul decreto attuativo della Buona Scuola che contiene la disciplina delle scuole italiane all’estero. Decreto esaminato dalle Commissioni riunite Esteri e Cultura di Camera e Senato che la scorsa settimana hanno approvato i relativi pareri. Secondo la Flc, però, “i pareri delle Commissioni, pur introducendo parziali modifiche (solo nel parere della Camera) nella parte vincolante, non apportano novità sostanziali nell'ossatura profonda della delega”. In particolare, “la richiesta di cancellare l'art. 36, quello che pretende di scavalcare per via legislativa il CCNL, non è ancora garanzia del fatto che la riscrittura della delega ricondurrà nell’alveo contrattuale tutto ciò che attiene al rapporto di lavoro di docenti, dirigenti e ATA in servizio presso le scuole italiane all’estero. Il decreto – accusa il sindacato – pretende di modificare per legge aspetti fondamentali del contratto di lavoro del personale scolastico all'estero (reclutamento, retribuzione, valutazione del servizio, restituzione ai ruoli metropolitani, durata del mandato, mobilità, orario di lavoro e altro) e dell'organizzazione del sistema scolastico all'estero (governance, autonomia, diritti sindacali, contratti locali, ruolo degli enti gestori e altro), metodo che contraddice l'Intesa Governo/Sindacati del 30 novembre sul rinnovo dei contratti pubblici”. E ancora, nel testo “non si prevede nemmeno un anno di regime transitorio che permetta di armonizzare l'entrata in vigore del diversi articoli del decreto, che avverrà in modo disorganico e spezzettato (alcune norme subito, altre dopo 3 mesi, il 1 settembre 2017, il 1 settembre 2018)”. Per la FLC CGIL, quindi, “la delega rappresenta un incomprensibile e inaccettabile ritorno al passato, disegna un sistema pieno di contraddizioni, lungi da valorizzare questa importante specificità del nostro sistema di istruzione pubblico”. Secondo il sindacato “sarebbe profondamente sbagliato continuare a puntare, nella riscrittura del decreto, alla privatizzazione del sistema e alle assunzioni per chiamata diretta del personale sia a tempo indeterminato che determinato. L'approvazione del decreto senza profonde e radicali modifiche rispetto al testo originario, secondo la FLC CGIL, rischia di compromettere il patrimonio culturale e professionale delle nostre scuole e istituzioni scolastiche italiane all'estero, peggiorando la qualità del servizio, mortificando la professionalità del personale e minando la tenuta dell'intero sistema”. “Ci auguriamo – conclude il sindacato – che il Miur tenga conto delle richieste fatte dal sindacato, superando le pesanti criticità e contraddizioni contenute nella delega con modifiche profonde e radicali in sede di approvazione definitiva della delega”. (aise)