GIACOBBE E FEDI INCONTRANO IL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI AUSTRALIANO JULIE BISHOP Il Sen. Francesco Giacobbe e l'On. Marco Fedi hanno incontrato ieri mattina il Ministro degli Affari Esteri australiano, Julie Bishop, presente nella capitale per partecipare alla riunione del gruppo ristretto della Coalizione anti Daesh. I parlamentari italiani hanno avuto con il Ministro australiano un proficuo scambio di vedute su diversi temi di interesse comune. Il colloquio, infatti, ha toccato le questioni inerenti ai rapporti politici tra l’Italia e l’Australia, all’interscambio commerciale e alla mobilità di persone, soprattutto giovani, per ragioni professionali e di lavoro. Nel corso dell’incontro, tenutosi presso l’Ambasciata australiana a Roma, sono stati discussi alcuni aspetti che interessano l’evoluzione della comunità di origine italiana in Australia dove essa, attraverso un positivo processo di integrazione, ha raggiunto livelli di responsabilità e di protagonismo diffusamente apprezzati e riconosciuti.
 
IL COMITES DI LUGANO CONTRO L’INIZIATIVA “PER L’ATTUAZIONE”
 
LUGANO - Presieduto da Silvio Di Giulio, il Comites di Lugano nell’incontro del 28 gennaio scorso ha espresso la propria “preoccupazione” per l’iniziativa “Norme di attuazione”, su cui gli svizzeri voteranno il prossimo 28 febbraio. L’iniziativa, stigmatizza il Comites, “intende introdurre nella Costituzione federale svizzera l’espulsione automatica anche per reati di poco conto”. Per il Comites “l’iniziativa è contraria al diritto svizzero nonché irrispettosa del principio della proporzionalità e della parità di trattamento”. (aise)
 
TACCONI (PD): MASSIMA ATTENZIONE SU ISCRITTI AIRE E CANONE TV
 
ROMA - “È ormai noto a tutti che la Legge di stabilità 2016 ha stabilito che da quest'anno il canone tv, diminuito alla cifra di 100 euro, verrà pagato attraverso l'addebito diretto nella bolletta elettrica. Questa scelta, legata soprattutto all'esigenza, assolutamente condivisibile, di risolvere l'alto tasso di evasione legata al pagamento di questa tassa, porta inevitabilmente con sé alcuni dubbi e problematiche ancora da chiarire completamente”. Così Alessio Tacconi, deputato del Pd eletto in Europa, che in una nota riflette sulle questioni aperte dal provvedimento inserito nella Legge di Stabilità. “Va detto, per la precisione, - scrive Tacconi – che per la legislazione italiana il canone non è un abbonamento alla televisione italiana in chiaro, né è legato alla visione dei soli canali Rai, ma rappresenta una tassa sul possesso di uno o più apparecchi di ricezione radiotelevisiva, che va a coprire sia i costi di realizzazione e mantenimento delle infrastrutture sia, parzialmente, i costi di realizzazione dei programmi delle reti televisive pubbliche. Il canone è da intendersi quindi come il cosiddetto "bollo auto", legato al possesso di una vettura e da pagare indipendentemente dall'effettivo uso che se ne fa. Per quanto reso noto fino ad oggi, il pagamento del canone è dovuto nel caso si abbia la residenza anagrafica in una abitazione dotata di utenza elettrica: la semplice titolarità di un’utenza elettrica "fa presumere" che nell’abitazione sia presente un apparecchio radiotelevisivo, soggetto al pagamento del canone stesso”. “Per chiarire il dubbio di molti – aggiunge il deputato – va precisato che il canone tv non è legato alla caratteristica di prima o seconda casa (come, per semplificazione, viene riportato dagli organi di stampa ), ma al possesso di un apparecchio radiotelevisivo: la norma specifica che, per tale possesso, il canone si paga una sola volta anche in presenza di più abitazioni o di più apparecchi. Per quest’anno il primo addebito è stato differito al prossimo mese di luglio per permettere agli enti competenti (Agenzia delle Entrate, RAI, Fornitori di energia elettrica ecc.) di incrociare i propri dati e dare risposte certe alle varie casistiche come, per esempio, il caso in cui proprietario dell'abitazione e il titolare dell'utenza elettrica siano soggetti diversi”. “Un caso particolare – annota – è sicuramente quello degli italiani all'estero iscritti all'AIRE proprietari di un’abitazione e titolari di una utenza elettrica, inevitabilmente interessati da questa modifica legislativa. C'è un notevole e comprensibile fermento riguardo a questo argomento tra i connazionali, dovuto al fatto che ci si trovi costretti a pagare un’ulteriore tassa annuale a fronte di una permanenza nella propria abitazione in Italia di qualche settimana all'anno quando, molto spesso, una tassa molto simile si paga già nei propri paesi di residenza”. “Sulle nuove modalità di pagamento, sui casi di esenzione, sulle modalità stesse di autocertificazione, sulla modulistica da utilizzare, ecc. si attendono, prima della scadenza del mese di luglio - come assicurato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze - opportuni chiarimenti che facciano luce su ogni dubbio interpretativo”, conferma Tacconi che si sente “chiamato giustamente in causa, insieme ai deputati del PD eletti all’estero” assicurando il sua “massima attenzione sull’argomento”. D’altra parte, ricorda, “già in sede di Legge di Stabilità 2016 ho presentato un ordine del giorno, accogliendo il quale il governo si è impegnato a considerare proprio il caso particolare del pagamento dovuto dagli italiani iscritti all'AIRE, ipotizzando per loro l'esenzione o almeno una riduzione. Non intendiamo certo far cadere nell’oblio tale ordine del giorno e pertanto – conclude – sarà mia cura, insieme ai colleghi, tenere alta l’attenzione degli organi competenti sulla peculiarità del caso dei proprietari italiani iscritti all'AIRE per rendere operativo l’impegno assunto”. (aise)
 
ACCORDO SUI TANGOBOND: L’ARGENTINA RIMBORSA I RISPARMIATORI ITALIANI. RIAVRANNO IL 150% DEL CAPITALE – DI ROBERTO DA RIN
 
MILANO - “Una vittoria dei risparmiatori italiani arrivata 14 anni dopo il default del 2001. Si chiude il contenzioso fra l'Argentina e gli oltre 50mila che avevano investito 900 milioni di dollari nei “Tango Bond” e che non avevano accettato le due successive ristrutturazioni del 2005 e del 2010. Con un accordo bilaterale preliminare fra l'esecutivo e la Tfa (la task force delle banche) il governo di Buenos Aires ha accettato di pagare in contanti il 150% del capitale per un controvalore di 1,35 miliardi. L'accordo è soggetto all'approvazione da parte del Parlamento argentino”. Inizia così l’articolo di Roberto Da Rin pubblicato dal “Sole 24 ore”. “Il ministero del Tesoro di Buenos Aires, comunica l'Abi, e la Tfa hanno raggiunto l'intesa preliminare “per risolvere la controversia basata sul trattato bilaterale Italia-Argentina nell'arbitrato presso il tribunale Icsid della Banca Mondiale in cui si è richiesto il risarcimento dei danni per violazione dei diritti rivenienti dal diritto internazionale di circa 50mila obbligazionisti retail italiani detentori di circa 900 milioni di dollari di bond argentini in default rappresentati dalla Tfa”. L'accordo, spiega l'associazione bancaria, “fa seguito ai negoziati tra l'Argentina e la Tfa finalizzati alla conclusione dell'annosa questione e segna un significativo passo in avanti nella risoluzione dei problemi del debito sovrano dell'Argentina”. L'intesa rappresenta anche “l'occasione di un congruo risarcimento per i bondholders rappresentati dalla Tfa che hanno investito in obbligazioni dell'Argentina prima del default del dicembre 2001”. L'Argentina quindi “definirà tutte le richieste fondate sul diritto internazionale relative alle obbligazioni in default detenute dagli individui rappresentati dalla Tfa per un pagamento in contanti pari al 150% dell'importo originario in conto capitale di tali obbligazioni”. Questo, secondo stime del Sole 24 Ore, equivale a un rendimento lordo medio annuo del 2,74 per cento; considerando che nel periodo 2001-2015 l'inflazione media in Italia è stata dell'1,9% circa, l’accordo siglato oggi garantisce un rendimento netto annuo dello 0,82% ai 50mila risparmiatori italiani interessati. La maggior parte dei risparmiatori italiani - 450 mila in tutto - aveva invece accettato a suo tempo il concambio con i nuovi bond argentini, un’operazione che aveva comportato una signficativa perdita in conto capitale. La Task force Argentina, guidata da Nicola Stock, incassa quindi una vittoria importante. La trattativa bilaterale con il nuovo governo di Mauricio Macri ha consentito di accelerare i tempi, senza attendere i tempi del tribunale internazionale Icsid, agenzia della Banca mondiale. “Siamo molto lieti - ha affermato il segretario delle Finanze argentino Luis Caputo - di aver raggiunto un accordo preliminare che rappresenta il primo passo nella normalizzazione dei rapporti tra l'Argentina e i mercati finanziari internazionali”. L'accordo preliminare, secondo l'Abi, apre quindi la strada “a un rafforzamento dei forti legami tra Argentina e Italia, così come agli investimenti tra i due Paesi”. “Spero che, dopo il via libera del Congresso argentino e la definizione delle questioni legali si possa ragionevolmente arrivare a un pagamento ai nostri risparmiatori verso maggio o giugno - ha detto il presidente della Tfa Nicola Stock - È importante che sia in contanti perché molti obbligazionisti sono anziani e hanno atteso molti anni». Dopo 14 lunghi anni siamo lieti di vedere questa vicenda concludersi in maniera tale da portare a una risoluzione equa delle richieste degli obbligazionisti italiani”. L'accordo è soggetto all'approvazione da parte del Parlamento argentino, che sarà convocato dal prossimo 1° marzo, ma le dichiarazioni del ministro delle Finanze argentino lasciano intendere che la strada sia spianata. L’accordo con i risparmiatori italiani vale il 30% del totale della trattativa con i fondi americani (i cosiddetti fondi avvoltoio), su cui invece c’è stata una fumata nera. Luis Caputo è rientrato da New York dopo aver incontrato senza esito i rappresentanti dei Fondi Elliot Management, Aurelius Capital, Bracebridge Capital, Montreux Partner, Dart Management e Davidson Kempner”. (aise – IL SOLE 24 ORE)
 
"VIVERE E LAVORARE IN GERMANIA": UNA SERATA INFORMATIVA PER I NUOVI IMMIGRATI ITALIANI NELLA REGIONE DI STOCCARDA
 
STOCCARDA - "Vivere e lavorare in Germania. Utilizza le tue opportunità!" è il tema della serata informativa sulla vita e sul lavoro rivolta ai immigrati italiani nella Regione di Stoccarda, che si tiene nel pomeriggio di oggi, mercoledì 3 febbraio, dalle ore 17.00 alle 20.00, presso la Handwerkskammer, la Camera del Commercio della Regione di Stoccarda. Nel corso della serata - organizzata dalle ACLI Baden-Württemberg, insieme fra gli altri a Camera di Commercio e Consolato Generale d’Italia - i nuovi immigrati italiani potranno informarsi sulle possibilità che offre loro il mercato del lavoro tedesco e su come possono impiegare al meglio le conoscenze ed esperienze acquisite in Italia. Come posso trovare un adeguato lavoro nella Regione di Stoccarda? Cosa devo fare per far riconoscere il mio titolo di studio italiano? Dove e come posso imparare il tedesco? Queste ed altre domande troveranno una risposta nel corso dell’incontro informativo affinché gli italiani possano inserirsi al meglio e stare bene nella società d’accoglienza. Delle brevi relazioni su specifiche tematiche in lingua italiana e tedesca daranno ai nuovi immigrati una immagine completa dei requisiti e delle possibilità del mercato del lavoro tedesco. Obiettivo della manifestazione è quello di dare alle manodopera qualificata italiana un primo orientamento per una integrazione di successo nel mercato del lavoro, legare le persone per un tempo duraturo alla Regione di Stoccarda e dare così un grosso contributo allo sviluppo di una "cultura di benvenuto e di riconoscimento della persona". L’incontro sarà aperto dagli indirizzi di saluto di Claus Munkwitz, amministratore delegato della Camera dell’Artigianato della Regione di Stoccarda, Daniele Perico, console generale d’Italia a Stoccarda, Markus Müller, direttore del reparto "Fachkräftesicherung und Quartierspolitik" del Ministero delle Finanze e dell’Economia, Walter Rogg, della promozione economica nella Regione di Stoccarda e portavoce della Skills Alliance della Regione di Stoccarda, e Tommaso Conte, presidente Comites di Stoccarda. Seguiranno, con la moderazione di Valentina Nucera (CET), le brevi relazioni di: Annette Martucci del Welcome Center Stuttgart "Arrivare in Germania"; Alessandro Tambe, Agentur für Arbeit Stuttgart, "Percorsi nel mondo del lavoro e come candidarsi"; Verena Andrei e Annette Martucci, ancora per il Welcome Center Stuttgart, "Imparare il tedesco"; e Valentina Nucera del Center for European Trainees "Formazione professionale". Sarà poi illustrata la questione del riconoscimento dei titoli di studio stranieri con il Centro di primo contatto e centro di competenza per le persone con qualifiche professionali straniere AWO Stuttgart. Dorota Kemper e Stanislava Rupp del DGB – Faire Mobilität parleranno dei "Contratti di lavoro"; infine concluderà la serata il "Mercato delle possibilità" con una visita agli stand informativi nel Foyer della Camera di Commercio. (aise)
 
ALLA CAMERA DEI DEPUTATI IL DIBATTITO “ECONOMIA, ESERCITI, CULTURA: QUALE INTELLIGENCE DALL’11/9 ALL’ISIS”
 
ROMA – Si svolgerà il 25 febbraio alle ore 16 presso la Sala Aldo Moro della Camera dei Deputati il dibattito sul tema “Economia, eserciti, cultura: quale intelligence dall’11/9 all’Isis” organizzato dalla Fondazione Italia Usa in collaborazione con il Festival della Diplomazia. All’incontro, moderato dal direttore esecutivo della Fondazione, Catia Polidori, sono previsti gli interventi di Luciano Bozzo, docente di relazioni internazionali all’Università di Firenze, Vincenzo Camporini del Comitato scientifico del Festival della Diplomazia e vicepresidente dell’istituto Affari Internazionali, Stefano Dambruoso, magistrato e questore della Camera dei Deputati, Marco Lombardi, docente di gestione del rischio e crisis management all’Università Cattolica Sacro Cuore, Andrea Manciulli, presidente dell’Assemblea Parlamentare presso la NATO, Fiamma Nirenstein, giornalista e scrittrice, Carlo Pelanda, docente di affari internazionali alla University of Georgia, Paolo Scotto di Castelbianco, direttore comunicazione istituzionale del Dipartimento Informazioni per la Sicurezza. (Inform)