Il 2015 si è aperto con una novità importante circa le prossime elezioni per il rinnovo dei Comites, che si terranno il prossimo aprile: la decisione, da parte del Ministro Gentiloni, del Sottosegretario Giro e del Governo, di riconvocare le elezioni in quelle circoscrizioni consolari nelle quali non era stato possibile presentare alcuna lista e che, quindi, non avrebbero avuto un rinnovo degli eletti uscenti dopo ben dieci anni. Questa decisione è stata sicuramente frutto di una discussione complessa, di diverse interpretazioni giuridiche, di persino aspri confronti politici e, a mio avviso, va letta come un punto di incontro e di sintesi che sottolinea la volontà del Governo di salvaguardare i Comites cercando di non lasciare scoperte e inattive diverse sedi istituzionali italiane e una importante rappresentanza democratica territoriale. Anche se questo può creare dissa pori politici e problemi amministrativi. Ma la decisione del Governo favorirà una possibilità in più per aumentare anche la partecipazione dei cittadini al voto del 17 aprile prossimo e a rinnovare anche quei Comites che nella prima fase erano rimasti senza candidati: colpa non attribuibile né al Governo né all’elemento di riforma da esso introdotto con la richiesta di iscrizione nell’elenco degli elettori per chi volesse esercitare il diritto di voto. Ora, dunque, spetta a quei cittadini italiani delle 24 circoscrizioni consolari interessate mostrare il loro interesse a partecipare insieme alla capacità di mobilitazione attraverso la raccolta delle firme necessarie per presentare le liste. Occorre farlo, come prescrive il DPR 395 del 2003 (lo stesso che ha regolato la presentazione delle liste nel 2004), dal 6 al 16 febbraio 2015. Pena la definitiva non ammissione delle liste. Dunque, questo è il momento dell’impegno e della mobilitazione per le liste e gli aspiranti candidati. Poi si dovrà tornare alla discussione politica su come gestire i Comites e all’iscrizione – per chi non l’abbia ancora fatto – nell’elenco degli elettori: iscrizione necessaria per poter ricevere il plico elettorale e votare e che si potrà fare anche via fax o mail (allegando la copia del documento d’identità) presso i consolati fino al 18 marzo 2015, anche se si è già iscritti all’AIRE. Dunque, a febbraio, si potranno presentare le liste per il rinnovo dei Comites nelle circoscrizioni consolari di Atene, Bangkok, Barcellona, Bogotà, Bucarest, Chicago, Città del Capo, Detroit, Dublino, Edimburgo, Liegi, Lione, Lisbona, Madrid, Nizza, Oslo, Perth, Praga, Pretoria, San Francisco, San José, San Marino, Stoccolma, Vienna. Auguri a chi ci metterà l’impegno e la volontà. Altra importante novità di questi giorni è l’introduzione della possibilità di voto all’estero per gli studenti Erasmus: era stato prima un chiaro impegno del PD all’estero nella campagna elettorale del 2013, poi divenuto un punto politico di tutto il PD con un odg approvato all’unanimità nella Direzione nazionale di gennaio dello scorso anno. Ma il cammino no si ferma qui, abbiamo ancora molte cose da fare. (Eugenio Marino)