NASCE PROGETTO DI MUSICOTERAPIA DELL’ACSI ENNA «Musicoterapia e arteterapia per soggetti con Bes» è il progetto che è stato sottoscritto e presentato ai capi d’istituto della provincia, dall’Acsi provinciale, presieduta da Agostino Vitale, e l’Acis Don Milani di Assoro e l’Accademia linguaggi musicali di Piazza Armerina. La musicoterapia è l’utilizzo della musica e/o degli elementi musicali da parte di un musico terapeuta qualificato

al fine di facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità, l’espressione, l’organizzazione per i ragazzi con Bes (bisogni educativi speciali). La musica diventa mezzo di comunicazione anche laddove le parole diventano inutilizzabili. Il progetto è rivolto sia alle scuole che alle associazioni del territorio e si svolgerà in un periodo di cinque mesi, da gennaio a maggio 2014. Sarà articolato in 12 incontri della durata di 120 minuti ciascuno a frequenza settimanale durante le ore curriculari e/o extracurriculari che saranno concordati con il dirigente scolastico. Il gruppo di lavoro è composto da Umberto Lotario (musicista e arteterapista) e Laura Picone (pedagogista). «Il progetto – dichiara il presidente provinciale di Acsi Agostino Vitale – intende attuare una sperimentazione di strategie didattico educative più mirate e, soprattutto, promuovere un diverso contesto di comunicazione. Il progetto è in fase di realizzazione in una scuola della provincia in collaborazione appunto con l’accademia linguaggi musicali e l’Acsi Don Milani di Assoro, diretta da Salvatore Bannò». (fonte: vivienna.it)

ENNA. RINVIATO A GENNAIO IL PROCESSO AGLI EX AMMINISTRATORI DELL’ATO RIFIUTI

Il collegio giudicante del tribunale di Enna ha deciso, ieri mattina, che il processo ai cinque ex amministratori dell’Ato Rifiuti, imputati di avere assunto 100 persone, non subirà alcuna prescrizione ma proseguirà normalmente e la prossima udienza si svolgerà il prossimo 20 gennaio con l’escussione dei testimoni, che sono stati citati dal Procuratore della Repubblica, Calogero Ferrotti. Il pericolo, in questo processo, era che potesse intervenire la prescrizione, visto che si tratta di fatti che sono successi nel 2006, quindi quasi 7 anni e mezzo per cui poteva anche scattare la prescrizione, tenuto conto che la composizione del collegio giudicante poteva costituirsi con due giudici a latere nuovi, quelli che c’erano sono stati trasferiti in altri tribunali ed a questo punto poteva scattare la prescrizione. Ieri il tribunale ha deciso che il processo prosegue perché nessun reato è stato estinto. Il processo riguarda fatti che risalgono al 2006 quando il Consiglio di Amministrazione dell’Ato Rifiuti, presieduto da Serafino Cocuzza, amministratore delegato Antonio Cammarata, ebbe ad assumere 101 persone con una logica clientelare e provocò ovviamente proteste e varie denunce anonime per cui la Procura della Repubblica iscrisse i cinque amministratori nel registro degli indagati per abuso d’ufficio. Gli avvocati difensori non hanno acconsentito che si rinnovassero gli atti e questo ha provocato la ripetizione dell’istruttoria che è stata già espletata. I cinque amministratori hanno da sempre proclamato la loro innocenza sottolineando che quelle assunzioni erano necessarie per poter espletare il servizio di raccolta dei rifiuti tenuto conto che l’organico del personale in quel momento era deficitario e non era possibile soddisfare le esigenze di tutti i comuni della provincia. In questo processo cinque comuni della provincia si sono costituiti parte civile ed hanno anche chiesto la nomina di esperti che dovranno eseguire una perizia collegiale per vedere se effettivamente la società aveva bisogno di tutto quel personale. (fonte: vivienna.it)

ENNA. ZONA INDUSTRIALE DI DITTAINO IN TOTALE ABBANDONO

Enna. Ventitré aziende operanti, tra cui alcune che hanno espansione commerciale a livello nazionale, una in fase di costruzione, la Sper con l’impianto di biomasse, una l’Ipra con il personale in cassa integrazione due Fidia e Ipab che hanno affittato i locali ad altre iniziative industriali. E’ questa la situazione della zona industriale di Dittaino, ovviamente potrebbe essere sicuramente migliore solo che da più di un anno l’area è in completo abbandono, le aziende in attività non hanno più punti di riferimento dopo la formazione della struttura regionale (Irsap) diretta dal commissario Alfonso Cicero. “L’Asi di Enna era un volano di sviluppo economico del nostro territorio, oggi l’Ente (l’Irsap) che lo ha integrato e surrogato nelle funzioni si connota per il totale immobilismo oltre che per un palese scollegamento con le realtà imprenditoriali presenti nell’ area industrialedi Dittaino”. A dichiararlo l’avvocato Nino Grippaldi, presidente della Cooperativa “Val Dittaino”, una delle aziende più attive del territorio, che ha raggiunto una dimensione internazionale visto che i suoi prodotti arrivano nei mercati nazionali ed anche in Germania. “Dopo le strumentali azioni di commissariamento, (volute dall’ex assessore alle attività produttive, Marco Venturi ndr) – prosegue Nino Grippaldi – utili non certo agli attori locali, si è caduti nell’oblio istituzionale, ovvero nella palude delle iniziative. Oggi gli operatori economici del territorio ex Asi del Dittaino sono abbandonati a se stessi… Addolora leggere che i locali del consorzio Asi siano serviti ultimamente soltanto a decretare lo scioglimento della locale Confindustria, sacrificata in nome delle superiori volontà di coloro i quali pretendono di essere unici portatori di verità. Eppure le istanze del territorio sono tante: apertura di sportello postale, di succursali di istituti di credito, postazioni di pronto soccorso, miglioramento del servizio di smaltimento delle acque reflue (dopo le prime piogge, scendere a Dittaino equivale ad una esperienza al Camel Trophy…), sviluppo delle reti wireless, ottimizzazione di servizi integrati, e tanto altro ancora…”. “A fronte di tutto quanto c’è da fare – conclude l’avvocato Grippaldi - sentiamo ancora sterili slogan, recitati da mediocri figuranti utili al sistema che, parafrasando il Principe di Salina: tutto è cambiato perché nulla cambiasse… La Sicilia meriterebbe molto di più ….”(fonte: vivienna.it)