LADRI DI MONETINE ALL’INTERNO DEL COMUNE DI AIDONE Aidone. Indagini a tutto raggio per risalire agli autori che alcuni giorni addietro hanno rubato all’interno del comune di Aidone. Ad essere presa di mira la sede del palazzo di città, ubicata in piazza Umberto, dove oltre all’ufficio protocollo, hanno sede: l’ufficio personale, la segreteria, la stanza del sindaco, l’aula consiliare e l’ufficio tecnico.

I ladri si sono introdotti nella sede comunale approfittando della chiusura degli uffici in concomitanza con il fine settimana e indisturbati, molto probabilmente nella giornata tra sabato sera e domenica, hanno forzato le due macchinette, che erogano bibite e caffè, poste nell’androne e portando via i soldi. Poi hanno visitato l’ufficio tecnico danneggiando alcuni documenti. Sarebbero state danneggiate anche alcune porte. Ancora tutta al vaglio degli inquirente le modalità di accesso all’interno della sede comunale. Si parla della forzatura di una piccola finestra ubicata in una stradina secondaria, in via Baciocchi, da dove sarebbero penetrati i ladri ma pare che la finestra sia stata trovata chiusa; pertanto l’altra ipotesi è che i ladri potessero avere le chiavi del portone d’ingresso. Ad accorgersi di quanto era successo, all’inizio di settimana, alla riapertura degli uffici comunali, l’incaricato della ditta di pulizia che, prima che arrivassero i dipendenti, si è accorto di quanto era successo. (fonte: vivienna - Angela Rita Palermo)

PROVINCIA ENNA: A GENNAIO 2013 GLI ASSESSORI DA 8 A 5

Enna. Il consiglio provinciale, nella sua ultima seduta, ha avuto la possibilità di prendere due importanti decisioni. Il primo riguarda l’approvazione del regolamento per il sostegno alle imprese, mentre l’altro riguarda uno storno di bilancio, determinato dai continui tagli che Regione e Stato applicano nei confronti di comuni e province. Per quanto riguarda gli storni di bilancio sono state liberate 29 mila euro per permettere dei lavori nei locali dell’ex caserma della Guardia di finanza di via Roma per renderli idonei e quindi nella possibilità di ospitare altri uffici della Provincia. “Per noi si tratta di un investimento – dice l’assessore al Bilancio Mario Barbarotto – poiché andremo a risparmiare qualcosa come 80 mila euro l’anno per fitto di locali ”. Per quanto riguarda invece il sostegno alle imprese il consiglio nella redazione del bilancio di previsione ha inserito un milione di euro per intervenire in favore delle imprese, specie quelle nuove. Saranno concessi finanziamenti a imprenditori per un massimo di 25 mila euro. Il contributo potrà riguardare al massimo il 50 per cento della spesa per un tetto di 25 mila euro. Il regolamento prevede graduatorie richieste a sportello, e quindi a giornata, fino all’esaurimento della somma. Se nella stessa giornata le istanze supereranno il tetto previsto si procederà al sorteggio. E’ una scelta questa che ha suscitato qualche perplessità in alcuni consiglieri. Su questo argomento si è sviluppato un nutrito dibattito e si è sottolineato che “il patto di stabilità influisce nel momento dell’erogazione”. Alfredo Colianni Pli è invece stato critico con i “consiglieri che hanno lavorato poco su questa misura ed oggi sono alla ricerca delle medagliette”. “Ritengo – ha dichiarato Sebastiano Nicastro del gruppo federato – che sia una misura importante per l’economia e sono contento che sia stata approvata”. Il consiglio è ritornato su un argomento delicato ed ha chiesto ancora una volta al presidente Giuseppe Monaco di ridurre il numero degli assessori da otto a quattro . Il presidente Monaco ha confermato di aver assegnato agli uffici competenti il compito di studiare le modalità per la modifica dello Statuto e portare gli assessori da 8 a 5. La riduzione dovrebbe essere attivata nella prima decade di gennaio 2013 Ancora insoluto il problema degli operatori della società ex Multiservizi per chiedere la ripresa dell’attività lavorativa. Alcuni consiglieri hanno anche parlato con loro ed hanno presentato una richiesta che va in tal senso. Al riguardo nessun commento da parte dell’amministrazione che ha fatto capire che sarà difficile risolvere il problema perché il bilancio 2012 non ha margini per potere autorizzare alcuna nuova spesa.. (fonte: vivienna)

CONFARTIGIANATO: DUE PROPOSTE PER RILANCIO EDILIZIA PRIVATA A VALGUARNERA

Valguarnera. Due interessanti proposte per il rilancio del settore dell’edilizia privata a Valguarnera che sta vivendo una crisi senza precedenti, arrivano dalla Confartigianato locale presieduta da Cristoforo Arena e dal comitato cittadino di Pippo Catalfamo: destinataria l’amministrazione comunale. Ad illustrarle nel corso di una conferenza stampa il portavoce del comitato Carlo Garofalo. Tali proposte agevolerebbero da un lato i cittadini che vogliono investire nel recupero del patrimonio edilizio esistente e dall’altro alle decine di operatori del settore, arrivati al collasso finanziario per la persistente crisi. Tutto ciò potrebbe essere attuato- secondo Garofalo- sfruttando le agevolazioni fiscali, modificate di recente dal Governo Monti, che portano le detrazioni sugli interventi di recupero in edilizia pari al 50% della spesa, da recuperare in 10 anni e che confermano le detrazioni al 55%, per gli interventi sul risparmio energetico (infissi, caldaie etc.). Ma non solo Garofalo lancia pure la proposta di creare le condizioni per far nascere “L’Albergo diffuso” per il quale la Confartigianato regionale ha presentato un disegno di legge all’assemblea regionale. Il progetto consiste nel recupero di beni immobili presenti in Sicilia, da mettere a disposizione dei flussi turistici. Valguarnera, in questo caso, sarebbe avvantaggiata dal fatto che ha come comuni viciniori Piazza Armerina ed Aidone, luoghi di grande interesse artistico ed archeologico. Tutto ciò –viene evidenziato- sarebbe possibile se alla base vi fosse una reale offerta di servizi reali, ad iniziare dai posti letto. “Molte famiglie nei prossimi anni dopo aver maturato l’esperienza di vivere nei condomini, potrebbero tornare a vivere nelle vecchie abitazioni del centro storico e per tale ragione- afferma Garofalo- occorre sicuramente una ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente, oltre che un piano di recupero dell’Amministrazione, attraverso la creazione di aree di parcheggio e verde pubblico”. A tale ragione Garofalo invita la Giunta e il Consiglio Comunale a prevedere delle somme in bilancio sotto forma di contributi in conto interessi da corrispondere a ciascun cittadino che ristruttura grazie ai finanziamenti bancari. “ Ci sembra opportuno –conclude Garofalo- proporre ad esempio un contributo del 50% degli interessi pagati dai cittadini agli istituti di credito, su prestiti chirografari, con un minimo di numero 60 rate mensili ed un tetto massimo finanziabile di 30 mila euro”. (fonte:vivienna - Rino Caltagirone)