CINQUE INDAGATI PER FALSI CORSI PER POLIZIOTTI, ANCHE FUNZIONARIO DELLA REGIONE IN SERVIZIO AD ENNA. A PASQUASIA FINTO POSTO DI BLOCCO La Digos di Caltanissetta ha indagato per truffa cinque persone, tra cui un funzionario della Regione siciliana in servizio ad Enna, per aver organizzato corsi di formazione per finti posti di lavoro nel settore della sicurezza. I partecipanti che sborsavano una somma variabile tra i 500 e i 700 euro per 6 ore di corso,

venivano persuasi di poter svolgere in base ad un attestato che veniva loro rilasciato insieme ad un tesserino con tanto di gradi proprio come se si trattasse di agenti di polizia, attività lavorativa di ordine pubblico in occasione di manifestazioni e feste nei paesi della Sicilia. Sono almeno 100 le persone che hanno frequentato i corsi organizzati dalla banda, guidata da un nisseno, P.M. di 47 anni, e una persona della provincia di Messina, B.G. di 50 anni. Sno state eseguite 15 perquisizioni domiciliari, 7 in provincia di Caltanissetta, quattro a Enna, tre ad Agrigento e una in provincia di Messina. Lungo l’elenco del materiale sequestrato: 37 tessere con la scritta “Servizio polizia stradale” apparentemente rilasciate dal ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture; 9 pettorine sempre con la scritta “Servizio Polizia Stradale”; 8 palette con la dicitura “Ministero Infrastutture – Servizio Polizia Stradale” con al centro il logo della Repubblica Italiana; 4 lampeggianti blu; 3 pass di autorizzazione al parcheggio; 18 autorizzazioni a detenere palette casacche e lampeggianti; 16 attestati di partecipazioni a corsi. Nella perquisizione a carica di B.G. sono stati sequestrati due computer utilizzati per la contraffazione del materiale. La banda aveva organizzato corsi anche in una scuola media e in diverse province. Ai corsisti, come esame finale, si facevano fare anche posti di blocco simulati, come accaduto in un caso nei pressi della miniera di Pasquasia. Ai corsi hanno partecipato anche due campani e un cittadino romano, venuti appositamente in Sicilia. (fonte: viviEnna)

LA DIREZIONE PROVINCIALE DEL PD CONVOCA IL CONGRESSO STRAORDINARIO DEL CIRCOLO DI PIAZZA ARMERINA

ENNA. La direzione provinciale del Partito Democratico di Enna, convocata dal segretario provinciale Mario Alloro, per discutere sull’avvio della campagna tesseramento al partito per l’anno 2012, la situazione dei comuni interessati al prossimo voto amministrativo e la convocazione del congresso straordinario del circolo di Piazza Armerina. L’organismo provinciale, dopo aver ascoltato la relazione del segretario e i vari interventi che si sono susseguiti ha approvato all’unanimità la convocazione del congresso straordinario del circolo di Piazza Armerina per il prossimo 15 aprile 2012. Nelle more della celebrazione dell’assise congressuale il circolo piazzese sarà retto da un coordinamento, rappresentativo delle varie posizioni politiche, presieduto dalla responsabile provinciale dell’organizzazione, Maria Giovanna Puglisi. “La convocazione del congresso straordinario – dichiara al termine della riunione dell’organismo Provinciale il segretario Mario alloro – si è resa necessaria a seguito della richiesta motivata della maggioranza del direttivo del circolo di Piazza Armerina. Quindi, in applicazione dell’art. 44 dello statuto regionale la direzione provinciale ha ritenuto opportuno decidere per la convocazione del congresso in modo da poter creare le migliori condizioni per un confronto franco ed aperto nell’ambito del partito di Piazza Armerina e dare al circolo una guida condivisa che goda della più ampia fiducia degli organismi e degli iscritti”. (fonte: viviEnna)

ENNA. BILANCIO COMUNALE DI PREVISIONE IN DIFFICOLTÀ

ENNA. Diventa sempre più difficile elaborare un bilancio di previsione per un ente locale a causa dei numerosi tagli della Regione e dello Stato, del decreto Salva Italia che dal comune di Enna riceverà 3 milioni e mezzo di euro, provenienti per la maggior parte dall’Imu. Proprio in ragione di questa difficoltà il sindaco Paolo Garofalo e l’assessore al bilancio Vittorio di Gangi hanno voluto chiarire quale è la situazione del comune di Enna, condizionato da un calo spropositato dei trasferimenti che per il comune di Enna scendono dai 18 milioni dello scorso anno ai 13 milioni e mezzo di quest’anno. “Il bilancio è in fase di elaborazione – ha dichiarato il sindaco Garofalo – i dati che vengono fuori non sono esaltanti, non possono soddisfare i cittadini visto che è previsto un aumento della pressione fiscale. Stiamo provvedendo ad arrivare un equilibrio di bilancio con tagli nelle spese, quindi meno servizi, per cercare di ammorbidire la manovra e si sta pensando di applicare tasse che siano coerenti con il reddito percepito e non per il numero di persone: unire la questione abitativa con l’addizionale Irpef. Ci sono parametri stretti; il comune è in difficoltà e quindi ci saranno maggiori carichi per i cittadini. Ho contatto l’ Anci regionale per organizzare una riunione di tutti i sindaci siciliani per cercare di far cambiare il patto di stabilità”. Il sindaco evidenzia che il bilancio consuntivo 2011 non ha alcun avanzo di amministrazione, i tagli sono troppi e debilitanti dal punto di vista finanziario, è necessario incrementare la lotta all’evasione fiscale ed in questo senso oltre ad attivare l’agenzia delle Entrate, si chiederà la collaborazione con la Guardia di Finanza; le fasce di povertà è in aumento e si è vicini al 20 per cento e si aggiunge anche il rientro di emigranti che sono stati al nord ed ora non hanno più un lavoro; c’è una grande richiesta di un banco alimentare che possa essere utile alla gente meno abbiente”. L’assessore Vittorio Di Gangi snocciola le cifre del bilancio che sono tutte in negativo, sottolineando che bisogna avere entrate certe ed uscite certe con pagamenti certi, sottolineando che le opere strutturali nel territorio sono fatti solo dal comune . “Il calo degli stanziamenti è notevole e ci mette in difficoltà – ha dichiarato Vittorio Di Gangi – difficile elaborare un bilancio di previsione che sia compatibile con la realtà del nostro territorio. Nel 2011 i tributi incassati sono di 8 milioni e 700 mila euro ed un altro milione e mezzo è arrivato, a sorpresa, dalla commissione di liquidazione del dissesto; ma nel 2012 tutto questo non ci sarà. Dobbiamo puntare al reddito per il pagamento dell’Imu.Sostanzialmente chi riceve di più deve pagare di più. L’Imu ci porterà a consegnare allo Stato 3 milioni e mezzo per il decreto “Salva Italia”. L’Ici rimane al 7 per mille ed il comune è costretto ad alzare il livello dell’aliquota; ecco perché si andranno a colpire i redditi più alti, lotta all’evasione, pagamento della pubblicità e l’occupazione del suolo, quindi la vendita del patrimonio comunale a cominciare dagli alloggi popolari. Per quanto riguarda la Tarsu banche, istituti pubblici dovranno pagare, mentre i meno abbienti pagheranno il 10 per cento in meno”. Vittorio Di Gangi sottolinea che le fiere di maggio e di settembre saranno ridotte a soli tre giorni, mentre ci saranno agevolazione per i titolari delle attività produttive che ristruttureranno i loro locali. (fonte: viviEnna)