ENNA. SCIOPERO AVVOCATI, RINVIO DI CINQUECENTO TRA PROCESSI E CAUSE

Enna. E’ da cinque giorni che gli avvocati sono in “serrata” con un’astensione dalle udienze; astensione che ha provocato il rinvio di cinquecento tra processi e cause, ora gli avvocati sospendono le astensioni, perché avrebbero “superato il tetto massimo di astensione”. La loro protesta continua con argomenti validi come la carenza d’organico di magistrati e cancellieri presso il tribunale. A riconfermare con forza che “la mobilitazione continua”, è stato il presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati Giuseppe Spampinato. “In questa prima fase non potevamo proseguire ulteriormente con lo sciopero – ha spiegato il presidente Spampinato – ma porremo in atto varie iniziative, che già sono in corso nei confronti del Consiglio Superiore della Magistratura e del ministro della Giustizia”. Gli avvocati protestano per il provvedimento del ministro Severino, che riordinando le sedi disagiate d’Italia, ha sostanzialmente penalizzato il tribunale di Enna, privandola dei ricambi dei giudici ed andando a creare una situazione d’emergenza. Oggi i magistrati in servizio sono 8 su 12, ma nel giro di pochi mesi, dato che molti di loro hanno maturato il diritto a trasferirsi, si potrebbe scendere a soli 2 giudici entro la fine dell’anno. “Vero è che c’è stata l’immissione in possesso del nuovo giudice, La Placa, ma resta aperto ed importante il tema della nomina del presidente del tribunale – prosegue l’avvocato Spampinato – per cui abbiamo chiesto di accelerare l’iter per la sua nomina. Se Enna non viene dichiarata sede disagiata, dovremo aspettare il 2013 per avere nuovi giudici. Inoltre anche in procura l’organico non è completo e pure le cancellerie sono in sofferenza”. Gli avvocati ennesi potrebbero preparare altre forme di protesta. “Abbiamo in programma una manifestazione nazionale a fine febbraio – continua il presidente Spampinato – per le questioni che ci preoccupano fortemente. La riforma delle liberalizzazioni rischia di mutare profondamente la funzione dell’avvocato. Siamo preoccupati per la soppressione dei minimi tariffari, che non servono a mantenere una casta ma tutelano semplicemente i cittadini; e per la costituzione delle società di capitali per gli studi legali, che mettono a rischio l’autonomia e l’indipendenza dei professionisti”. Il consiglio forense si rinnoverà venerdì prossimo, nel corso delle elezioni dell’ordine degli avvocati, poi la lotta proseguirà perché c’è anche da difendere con forza il tribunale di Nicosia. (fonte: vivienna.it)

PIAZZA ARMERINA. GDF SCOPRE 5 LAVORATORI IN NERO, PROPOSTA SOSPENSIONE ATTIVITÀ PER TRE AZIENDE

La Guardia di Finanza di Piazza Armerina ha scoperto cinque lavoratori “in nero” per i quali è stata accertata l’assenza della comunicazione preventiva di instaurazione del rapporto di lavoro. Tale risultato è scaturito da un’attenta e specifica attività espletata dai finanzieri della città dei mosaici a seguito di accessi finalizzati a verificare sia la posizione fiscale che la regolarità della posizione contributiva, presso quattro distinte aziende operanti nei settori dell’edilizia, abbigliamento, intermediazione finanziaria e un panificio. A carico dei titolari non in regola, oltre alla contestazione della posizione irregolare dei lavoratori “in nero” – da cui sono scaturite sanzioni pecuniarie amministrative – nei confronti di tre aziende è stata avanzata proposta di sospensione dell’attività all’Ispettorato del Lavoro. L’attività di servizio fa parte del programma di lotta al sommerso che, sotto il coordinamento del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Enna, i Reparti del Corpo di stanza nella provincia attuano costantemente a contrasto del fenomeno dell’impiego di lavoratori in nero. Il fenomeno del lavoro sommerso, infatti, genera molteplici effetti negativi: incertezza per i lavoratori sulla stabilità del rapporto d’impiego, sulla tutela del proprio diritto alla salute ed alla sicurezza del luogo di lavoro e sulla possibilità di godere, negli anni della maturità, di una vita sufficientemente agiata; inoltre, ai minori introiti per l’erario che derivano dalla illecita pratica si aggiunge l’alterazione del sistema virtuoso della concorrenza, grazie agli indebiti risparmi ottenuti dal datore di lavoro che impiega manodopera irregolare, con pari danno per gli operatori corretti, nonché la riduzione del finanziamento del sistema di sicurezza sociale, senza dimenticare l’agevolazione che il fenomeno fornisce a forme criminali più pericolose (quali ad esempio l’immigrazione clandestina ed il “caporalato”) che incidono sul livello generale di sicurezza dei cittadini. La piena consapevolezza degli effetti negativi che il lavoro nero produce spinge la Guardia di Finanza a mantenere alta l’attenzione e costante l’azione di contrasto, adottando strategie operative che mirano a colpire tutte le diverse azioni illecite che l’impiego di lavoratori in nero comporta, verso un recupero della crescita dell’economia legale. (fonte: vivienna.it)

VALGUARNERA. SEGNALI DI PACE ALL’INTERNO DEL GRUPPO DI MAGGIORANZA DOPO LA SPACCATURA

Valguarnera. Il segnale di pace arriva in modo inequivocabile. L’unità d’intendi tra i due gruppi di maggioranza viene ritrovata dopo un vertice di maggioranza e sancita con un documento comune durante il consiglio comunale dell’altra sera. Il distacco di quattro consiglieri dal gruppo unico e la nascita di una nuova formazione “Voce democratica” di supporto sempre alla Giunta Leanza, aveva creato nei giorni scorsi, non pochi imbarazzi all’interno della stessa maggioranza. Un distinguo evidente dall’altro gruppo “Sebo Leanza sindaco”, dovuto probabilmente ad antichi dissapori interni e ad un certo malumore sull’attività amministrativa. Adesso i segnali di pace, caratterizzati pure da un accelerazione al programma elettorale, sul quale, come abbiado detto, si era annidato nell’ultimo periodo un certo malcontento. A sottoscrivere il documento, in rappresentanza dei due gruppi consiliari, i capigruppo Sirio Di Blasi per “Voce democratica” e Salvatore Gangemi per “Leanza sindaco” che giustificano di dare vita a due distinti gruppi “al fine di potenziare e migliorare il confronto, per individuare soluzioni comuni; nonché per la ferma volontà di garantire ai cittadini valguarneresi un governo stabile, responsabile e unito”. Il gruppo di “voce democratica” sarà formato dallo stesso Di Blasi, Giuliana Pelligra, Pierfrancesco Oliveri e Giuseppe Interlicchia, mentre l’altro, “Leanza sindaco”: da Gangemi, Giuseppe Speranza, Carmelina Cutrona, Filippa Greco. Il presidente del consiglio Arcuria, da figura super parters, ha deciso di rimanere indipendente da entrambi i gruppi. “L’azione politico amministrativa sarà finalizzata – è scritto- alla realizzazione dei seguenti punti: Risanamento delle finanze dell’ente; investimenti nel settore dell’edilizia scolastica e del patrimonio immobiliare dell’ente per adeguarlo alle normative sulla sicurezza e miglioramento della rete viaria; valorizzazione del territorio e del suo patrimonio artistico per potenziare il turismo, coinvolgendo le associazioni locali; garantire i servizi a favore dei diversabili, dei minori a rischio e delle famiglie bisognose; riassetto del territorio dal punto di vista urbanistico; avvio di politiche di sensibilizzazione finalizzate alla gestione dei rifiuti. I due gruppi inoltre per un rilancio del programma si sono proposti, (su richiesta di Voce democratica), di svolgere un’intensa attività pubblica tramite assemblee che tratteranno attività politico-sociali, garantendo così la partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa. (fonte: vivienna.it - Rino Caltagirone)