Studi di settore al vaglio delle associazioni di categoria per evitare che Enna possa avere i parametri per la tassazione delle imprese, uguale a quelli dei comuni più ricchi d’Italia

 come Bologna Roma ed altri centri di una certa rilevanza. Proprio ieri mattina si è avuta si è avuta una riunione che ha visto il confronto tra le organizzazioni di categoria e l’Osservatorio regionale competente. La riunione si è tenuta presso l’Agenzia delle Entrate di Enna, presenti il Direttore dell’Agenzia, dottoressa Scifo, il dott. Caruso, direttore della Agenzia delle Entrate di Ragusa e il dott. Pittari, responsabile dell’Osservatorio regionale. Erano presenti la Confindustria, la Cna, la Confcommercio, la Confartigianato e la Clai oltre alla partecipazione di Corrado Rabbito, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e del vice presidente Michele Riccobene. Una riunione che faceva seguito a quella di giungo in Prefettura, quando il Direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, dott. Gianportone, aveva assicurato il proprio interessamento al fine di ottenere dal Ministero i dati statistici che la Società di gestione degli Studi di settore (Sose) ha utilizzato per classificare Enna nello stesso cluster di Milano, Bologna, Roma, Firenze ed altre città ad elevato tenore di sviluppo e benessere. A distanza di quasi quattro mesi, l’amministrazione finanziaria non ha ancora approntato quanto richiesto autorevolmente dal Prefetto, Carmela Elda Floreno, e soprattutto comprendere quale sia l’errore sotteso ad una classificazione irrazionale e tanto penalizzante per le imprese ennesi, costrette ad una ingiusta tassazione rispetto alle proprie potenzialità. Il dott. Fabio Montesano ha illustrato all’Osservatorio alcune simulazioni di Studi di settore applicati, ad identiche imprese con sede ad Enna e a Milano. Da questa comparazione emerge che i ricavi attesi dal fisco sono identici. L’assenza dei dati ufficiali impedisce l’esame della situazione e, quindi, non può partire l’avvio di una revisione concordata degli Studi di settore per il territorio ennese. E’ stato deciso un sollecito al Ministero dell’Economia perché i dati richiesti, siano forniti al più presto. “Non siamo soddisfatti – ha commentato Maurizio Prestifilippo presidente della Confcommercio – per le remore con cui l’amministrazione finanziaria sta conducendo i lavori della Commissione di studio. C’è collaborazione da parte dall’Agenzia delle Entrate, ma la mancata trasmissione dei dati da Roma impedisce di far chiarezza”. “Va ribadito – continua Prestifilippo - che attraversiamo un momento difficoltà per l’economia provinciale. Si contraggono i consumi, aumenta il fenomeno dell’emigrazione, i dati relativi alla disoccupazione non accennano a migliorare”. (fonte vivienna)