A causa della siccità persistente ad Aidone è stato chiesto lo stato di calamità. A darne notizia è stato l'assessore comunale alle politiche agricole, Filippo Randazzo,

 che ha fatto pervenire una richiesta a diversi organi. La comunicazione per la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità è stata, così, inviata ai maggiori vertici nazionali e regionali tra i quali il presidente del Consiglio dei ministri, il ministero delle Politiche agricole, il presidente della regione Sicilia, l'assessore regionale all'Agricoltura, il prefetto della provincia di Enna e l'Ispettorato agrario di Enna. Sempre più si verificano periodi di prolungata siccità dovuti ai cambiamenti climatici e a soffrire di questa grave situazione sono in primo luogo le coltivazioni. Afferma l'assessore Randazzo:«Durante la stagione estiva che si è appena conclusa non si sono verificati eventi piovosi e la persistente siccità che è proseguita ha provocato parecchi danni alle varie coltivazioni presenti sul nostro territorio comunale». Una circostanza che non si verifica per la prima volta, tant'è che, anche in precedenti annualità, l'amministrazione comunale si è attivata per chiedere il riconoscimento dello stato di calamità. Prosegue in tal senso l'assessore Randazzo:«Come amministrazione comunale ci stiamo attivando a sollecitare gli organi di Politiche agricole per attenzionare la situazione del comparto con un'economia in crisi dovuta alla persistente siccità”.(fonte vivienna ARP)