AIDONE. EX SINDACO CURIA CRITICA INTESA TRA SINDACI PIAZZA ARMERINA E NOTO SU TICKET UNICO

AIDONE. Non si placa la querelle sulla vicenda del biglietto unico valido per l’ingresso nei siti archeologici di Aidone e Piazza Armerina. Dopo il consigliere del Pdl/Fi Nuccio Lo Monaco, che ha evidenziato un probabile dietrofront del sindaco di Piazza, ora in piena polemica con Nigrelli è l’ex sindaco Filippo Curìa "Mi ha sorpreso moltissimo – ha dichiarato Curìa- la notizia dove il sindaco Nigrelli annunciava di avere incontrato il sindaco di Noto e di avergli proposto il biglietto unico valido per visitare la villa romana del Casale e la villa del Tellaro". Se così fosse, non se ne capirebbero i motivi visto che, a quanto pare, si stava lavorando effettuando i primi opportuni passi. "Tenuto conto-precisa in tal senso Curìa - che fino a qualche mese fa era ovvio e scontato, dopo il lavoro avviato dalla mia amministrazione, la quale aveva proposto all’assessorato regionale siciliano - Comitato per il biglietto unico- il ticket unico fra villa romana del Casale, il museo archeologico di Aidone ed il sito di Morgantina". Una decisione che non avrebbe neanche fondamento se si considera che la villa del Tellaro, in territorio di Noto (Sr), dista da Piazza Armerina circa 150 km e se si considera oltretutto che il prossimo ritorno della Venere di Morgantina dovrebbe rappresentare il volàno di un’economia provinciale in crisi che porterà vantaggi non solo ad Aidone ma all’intera provincia di Enna. "La permanenza della Venere sul nostro territorio - sottolinea l’ex sindaco - fa sì che a beneficiarne sia soprattutto Piazza Armerina, in quanto fornita di adeguate infrastrutture". Per Curìa fa anche scalpore l’"assordante silenzio" dell’amministrazione comunale di Aidone. "Un’amministrazione inadeguata - precisa - e gli assessori invece di fare passerelle inutili e autocelebrative, che denotano vanità e vacuità politica, si interessassero di cose serie come questa o di altre che sono state evidenziate in questi giorni". Curìa è amareggiato perché vede svanire il prezioso lavoro svolto durante la sua amministrazione e chiede a Nigrelli:"Che fine hanno fatto l’Unione dei Comuni e i Distretti turistici tanto decantati in quel percorso che avevamo tracciato?". Per Curìa sembra opportuno un ravvedimento da parte del sindaco di Piazza. "Magari demandando la decisione - prosegue- al Comitato intercomunale istituito proprio dal sindaco Nigrelli e che comprende personalità della cultura e della politica di Aidone e di Piazza Armerina". E gli eventuali impegni per la Villa del Tellaro?"Più che di biglietto unico- conclude Curìa-suggerirei a Nigrelli un bel gemellaggio tra la villa romana del Casale e la villa del Tellaro".(fonte: vivienna ARP)

RACCOLTA DIFFERENZIATA RIFIUTI: SE ENNA PIANGE, GLI ALTRI 19 COMUNI NON RIDONO

 Ne esce male l’immagine di Enna dai dati raccolti dall’Istat sulla gestione dei rifiuti solidi urbani nei 111 comuni capoluoghi. Questi dati in serie storica dal 2000 al 2007 sono raccolti nel rapporto di ricerca “Dati ambientali nelle città” condotta dall’Istat coinvolgendo gli uffici comunali di statistica ed altri organismi operanti sul territorio comunale. Sulla scorta dei dati raccolti, l’Istat classifica i comuni capoluoghi di provincia in tre gruppi: evoluti, in transizione ed in ritardo. Il significato di tale classificazione si coglie meglio alla luce del dato medio annuo sulla destinazione dei rifiuti prodotti per abitante nel periodo considerato 2000- 2007 dai 111 comuni capoluoghi: kg 352 conferiti in discarica, kg 132,7 recuperati, kg 102,2 inceneriti e kg 36,9 avviati al compostaggio. Nel primo gruppo sono inseriti quei comuni che recuperano, 168,9 kg di rifiuti di rifiuti solidi urbani l’anno per abitante, compreso il compostaggio (kg 42,6 per abitante), ed inceneriscono kg 330,1 l’anno per abitante. Del secondo gruppo fanno parte quei comuni che recuperano buona parte dei rifiuti tramite compostaggio (kg 86,1 per abitante) o altra forma di recupero (kg 184,6 per abitante) e dallo smaltimento in discarica (kg 327,6 per abitante). Il terzo gruppo è caratterizzato dallo smaltimento in discarica (kg 518,8 per abitante). Dal 2000 al 2007, i comuni evoluti sono aumentati da 22 a 29, quelli in transizione sono passati da 13 a 38 e quelli in ritardo sono diminuiti da 76 a 44. Il comune di Enna è rimasto nel 3° gruppo, quello dei comuni in ritardo, dal 2000 al 2007. Nel comune di Enna, nel 2007, sono stati avviati in discarica il 93,9 % dei rifiuti e solo il 6,1% è stato recuperato. Nessuna frazione di questi rifiuti solidi urbani è stata avviata all’inceneritore e al compostaggio. Il dato è riferito al comune capoluogo, ma la situazione non è migliore negli altri 19 comuni dell’Ennese perché il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, dal 2005, è gestito dall’Ato EnnaEuno e da Sicilia Ambiente in tutti e 20 i comuni della provincia. Se Enna piange, gli altri 19 comuni non ridono. Non solo Enna, ma l’intera provincia, è in ritardo nell’applicazione delle misure più adeguate per ottenere migliori performance nella gestione dei rifiuti solidi urbani. (fonte: vivienna SP)

TROINA INVASA DAGLI EMIGRATI TROINA.

Girando per le vie del paese, si vede che quest’anno sono ritornati a Troina, per un soggiorno di vacanza di qualche settimana nel mese di agosto, molti più emigrati rispetto agli anni precedenti. Quelli che ritornano in paese, per vacanze che durano al massimo una mese, sono in prevalenza emigrati di età avanzata. In genere si tratta di troinesi, e sono molti, che hanno lasciato il paese per andare a cercare lavoro all’estero, in Germania, Olanda e Francia in particolare, e nelle regioni italiane del Nord. Ci sono emigrati troinesi anche in Toscana. All’estero e nelle altre regioni italiane economicamente più sviluppate, questi troinesi hanno messo radici e cresciuto i loro figli. E’ improbabile che ritornino a Troina e restarci per sempre. Quelli più anziani, che sono già in pensione, sono tentati a farlo, ma lasciano perdere quando pensano che i loro figli sono ben inseriti in paesi e città delle regioni settentrionali o di nazioni estere. E così decidono di restare e a Troina ritornano per una quindicina di giorni, al massimo un mese, giusto il tempo per rivedere vecchi amici e parenti che da Troina non si sono mai allontanati. La nostalgia per il paese d’origine è molto avvertita dagli emigrati più anziani. I loro figli, molti dei quali non sono neppure nati a Troina, sentono meno il richiamo del paese d’origine dei loro genitori. Questo spiega perché sono prevalentemente anziani gli emigrati ritornati in paese per un soggiorno estivo più o meno lungo. I loro figli preferiscono verosimilmente passare altrove le vacanze estive. C’è un’altra circostanza che aiuta a spiegare le ragioni per cui molti di questi troinesi emigrati non ritorneranno definitivamente a Troina. Molti troinesi emigrarono, tanti anni fa, quando ancora erano giovani. Nei paesi dove sono stato accolti hanno conosciuto donne del luogo con le quali hanno messo su famiglia. Ci è capitato di conoscere, mentre eravamo in edicola a comprare i giornali, una simpatica e cordiale signora di Pistoia dall’ inconfondibile accento toscano. Le abbiamo chiesto se era venuta a Troina come una normale turista. La signora di Pistoia ci ha spiegato che lei era venuta a Troina per una vacanza con suo marito, un troinese che era da Troina era arrivato molti anni fa nella sua città per lavoro. Il marito troinese della donna toscana prova nostalgia per Troina, ma non ci pensa neppure lontanamente di lasciare mai Pistoia per ritornare definitivamente a Troina con la moglie toscana. (fonte: vivienna SP)