Cinque capannoni già pronti e un mega Centro servizi in ultimazione. La zona artigianale è in dirittura d'arrivo. Circa duemila i metri quadrati dell'intera area, una dimensione,

 che fa davvero impressione. La zona artigianale, a circa tre chilometri da Aidone, lungo la Sp 17, in contrada Montagna, sarà consegnata al Comune al massimo fra un paio di mesi. Fiore all'occhiello dell'amministrazione diretta dal sindaco Filippo Curia, la zona ingloba diverse strutture con spazi che consentiranno di effettuare attività lavorative sia singole che di tipo collettivo. Come il Centro servizi, una struttura dove la sola sala espositiva riveste un'area di 600 mq. E poi ancora una sala per i seminari, bar, perfino il baby parking. Anche il sistema di riscaldamento, a risparmio energetico, è all'avanguardia, innovativo, con pavimento radiante e collettori solari, come spiega il direttore operativo Giovanni Santoro. Cinque i capannoni di proprietà del Comune, che presentano anche una parte riservata agli uffici e servizi per un totale di 350 mq. E inoltre lotti di terreno pronti da vendere a prezzi competitivi e con agevolazioni per permettere altri insediamenti produttivi. Sicuramente la zona artigianale rappresenta una grossa opportuna di sviluppo economico che non può e non deve fallire. Il sindaco Filippo Curia, orgoglioso di quello che, dopo anni di lavoro e di peripezie, tra qualche mese, sarà ultimato, afferma: «La zona artigianale, nostro fiore all'occhiello, è in fase di completamento ed esprimo il massimo della soddisfazione in quanto la zona artigianale è stata voluta dalla mia prima amministrazione e si sta concludendo positivamente». Un investimento quello della zona artigianale, che dovrebbe determinare una sterzata soprattutto per l'economia di Aidone. «Questo segnerà - conclude Curia - la svolta che il paese attende perché avere la zona artigianale, con tantissime richieste, sarà volano di sviluppo economico per il nostro territorio e per i Comuni viciniori sprovvisti di zona artigianale e consentirà nuove occupazioni per coloro che non lavorano». Naturalmente perché si possa avere un reale decollo della zona, occorre che il sistema viario (la Sp17), sia adeguato e in questo senso Curia spera in un fattivo interessamento della Provincia regionale di Enna. (fonte vivi enna)