ENNA. COMMERCIANTI ANCORA CRITICI SU NUOVO PIANO TRAFFICO

Enna. La sala congressi della Confcommercio ha ospitato una riunione tra un gruppo di commercianti della zona Monte ed una rappresentanza degli artigiani per discutere sul problema del nuovo piano traffico, che sta penalizzando le attività commerciali e l’attività degli artigiani di via IV Novembre e viale Diaz. A circa un mese dell’inizio della sperimentazione, i disagi avvertiti da commercianti e artigiani non accennano a diminuire. Gli operatori, nel corso della riunione, hanno lamentato cali vistosi e documentabili degli incassi causati da una di circolazione che, oltre ad esser mal digerita dai cittadini, rallenta notevolmente il traffico veicolare. Il settore alimentare denuncia una calo di circa il 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, l’abbigliamento del 15%, i panifici del 30%, i bar del 25%, l’ortofrutta del 35%. “E’ una situazione insostenibile – sostengono i commercianti - che rischia di avere ripercussioni sull’economia della zona, sui posti di lavoro, su tutto l’indotto che ruota commercialmente attorno alla zona. Oltre a tutto questo si nota come l’assenza di una corsia d’emergenza rappresenti un pericolo reale per tutta la cittadinanza e come i parcheggi a lisca di pesce a sinistra siano causa frequente di tamponamenti”. Inoltre si registra che se l’obiettivo primario della modifica della viabilità era lo snellimento del traffico, questo obiettivo non è stato raggiunto. “Accogliamo con molta preoccupazione le istanze dei commercianti della zona Monte – ha dichiarato Paolo Nasonte, delegato comunale della Confcomemrcio - I problemi presentati sono reali, perché al momento c’è una importante fetta delle attività produttive ennesi che perde denaro. Attività commerciali già impegnate a fronteggiare la crisi economica in atto e che adesso devono subire pure questa aggravante. La cosa che dispiace di più è che questo è l’ennesimo provvedimento negativo che ricade sulle spalle dei commercianti. Non bisogna dimenticare che ogni decisione presa ha delle conseguenze, la modifica della viabilità al momento ha come conseguenza di mettere a rischio le attività commerciali di viale Diaz e via IV Novembre. L’assessore comunale all’urbanistica, Angelo Spampinato, aveva dato la sua disponibilità a modificare o a ripristinare la situazione originaria nel caso si fossero presentate delle difficoltà. Credo che questo sia il caso. Cercheremo, attraverso il dialogo con l’amministrazione, di trovare una soluzione che possa essere accettabile per tutti. Ovviamente se i problemi dovessero protrarsi, siamo pronti ad una presa di posizione forte a difesa dei commercianti ed artigiani”. (fonte: vivienna)

ENNA. MPA BLOCCA ANCORA NUOVA GIUNTA PROVINCIALE

Enna. Dopo l’intervento di Raffaele Lombardo, è la volta del segretario regionale del Movimento per l’Autonomia, Lino Leanza, ritornato a dirigere l’assessorato regionale ai beni Culturali, ad intervenire nella vicenda della designazione dei tre assessori del MpA per la giunta provinciale, che continua ad essere incompleta, nonostante le continue sollecitazioni da parte del presidente della Provincia, Pippo Monaco. Il problema è che la situazione non si sblocca, proprio perché l’MpA, a livello provinciale, non riesce a trovare una soluzione condivisa, e così la nuova giunta provinciale ha iniziato a lavorare, anche se formata da soli quattro assessori, vale a dire Dario Cardaci e Fabrizio Tudisco per il PdL, Luisa Lantieri per l’Udc con l’incarico di vice presidente, ed Ilaria Di Simone per scelta precisa del presidente Monaco, mancano all’appello i tre assessori del MpA, e il secondo dell’Udc, che potrebbe essere Antonio Salamone, leonfortese, funzionario presso l’Asl 4, primo dei non eletti nel collegio Nicosia-Leonforte, con un passato politico valido (3 legislature da consigliere comunale), segnalato dallo stesso segretario regionale, Saverio Romano. Le difficoltà, comunque, rimangono sempre all’interno del MpA, dove la protesta del trio La Vigna, De Luca e Proietto è abbastanza consistente e si preannunzia una frattura totale, nonostante il segretario provinciale del MpA continua a dichiarare che c’è piena intesa con il deputato regionale, Paolo Colianni, solo che questa intesa tanto proclamata non c’è con gli altri rappresentanti del partito, tanto è vero che per la nomina dei tre assessori è stato chiesto ulteriore tempo per mettere tutti d’accordo, e non si giustificherebbero ne l’intervento del segretario regionale e le tante riunioni organizzate senza arrivare ad una soluzione valida. Liborio La Vigna, che ha denunziato il “comportamento scorretto” del vertice del MpA, che ha provocato una “guerra tra i poveri” con la segnalazione dell’ex sindaco di Sperlinga Giuseppe Cuccì, lasciando al palo i nicosiani, ed ha preannunziato il suo ritorno non solo all’autonomia ma anche all’indipendenza della Sicilia. La prossima settimana, dunque, con l’intervento del segretario regionale Lino Leanza, si dovrebbe arrivare alla segnalazione di questi tre assessori, ed ovviamente la segretaria provinciale del Movimento per l’Autonomia non ne esce bene da questa vicenda, perché per mettere ordine all’interno del movimento, è stato necessario scomodare il leader Raffaele (fonte: vivienna)

TROINA. CGIL FP CONTINUA AD ACCUSARE SINDACO DI COMPORTAMENTO ANTISINDACALE

. La Cgil – Funzione Pubblica (FP) della provincia di Enna intima al sindaco Salvatore Costantino di “dare immediata e completa esecuzione ai decreti del 14 aprile 2009 e del 30 aprile 2009 emessi dal giudice del lavoro del Tribunale di Nicosia, dott.ssa Caterina Musumeci. Con questi due decreti, il giudice del lavoro ha accolto il ricorso della Cgil e della Uil della provincia di Enna contro due delibere della giunta municipale: la n. 211 del 27 novembre 2008 di affidamento all’ing. Massimiliano Stazzone dell’incarico di dirigente dell’ufficio tecnico per 2 anni e la n. 232 del 23 dicembre 2008 di affidamento alla società RSO del progetto di cambiamento organizzativo. Le due organizzazioni sindacali hanno accusato l’amministrazione di comportamento antisindacale perché non sono state informate prima che la giunta municipale adottasse quelle due delibere. Tutto quello che ha che fare con il personale e l’organizzazione degli uffici e dei servizi non è materia sulla quale l’amministrazione comunale possa decidere in maniera unilaterale senza discuterne preventivamente con le organizzazioni sindacali dei dipendenti. Da qui il ricorso di Cgil ed Uil per comportamento antisindacale, formulato ai sensi dell’art. 28 della legge sullo Statuto dei lavoratori del 20 maggio 1970, n. 300, e la decisione del giudice del lavoro di accoglierlo e di ordinare all’amministrazione comunale “la cessazione del comportamento illegittimo e la rimozione di ogni effetto”. L’amministrazione comunale, con la delibera della giunta municipale n. 110 del 30 maggio 2009, ha sospeso gli effetti della delibera 211, quella del conferimento dell’incarico all’ing. Stazzone, ma non convince la Cgil. Il sindacato non ritiene che, con tale sospensione, l’amministrazione comunale abbia dato esecuzione al decreto del giudice del lavoro del 14 aprile 2009. Per l’altro decreto del 30 aprile 2009 del giudice del lavoro, che riguarda il progetto di formazione affidato alla RSO, la Cgil – FP accusa, con il suo atto monitorio, il Comune di Troina di “omettere di dare esecuzione al dictum giurisdizionale, astenendosi invero dall’adottare ogni atto volto a far cessare il comportamento antisindacale denunciato e tale riconosciuto dal Tribunale di Nicosia, in funzione di Giudice del lavoro, come a rimuoverne gli effetti”. (fonte: vivienna)