AIDONE. TENTATO FURTO NOTTURNO NELLA CHIESA DI MARIA SS DELLE GRAZIE

Aidone. Ignoti hanno forzato una porta esterna della chiesa di Maria Ss delle Grazie, nell’antico quartiere di san Giacomo, dove erano in corso i preparativi della festa della Madonna, che si svolge oggi, una festa molto partecipata dagli aidonesi. Nella chiesa il fercolo della Madonna che questa sera, dopo la Messa delle 18, viene portato in processione per le vie della cittadina. I ladri questa notte hanno divelto la piccola porta sul retro che immette nella sacrestia. Una volta all’interno volevano sicuramente portare via le offerte votive in oro, che per fortuna non erano stati messi alla statua. Da un primo esame di don Felice Oliveri, della parrocchia di san Lorenzo-chiesa Madre, che cura anche questa chiesa, sembrerebbe che non abbiano trafugato niente, il prete ha sporto denuncia contro ignoti. Ma Nei giorni scorsi, a causa di un forte temporale si è fulminata la centralina delle campane, per cui niente suono a festa, e per riparare il danno occorrono circa 800 euro. Un altro furto ancora è avvenuto, nella notte tra lunedì e martedì, ai danni di un locale pubblico. Ad essere preso di mira lo storico bar sito nella centralissima piazza Filippo Cordova. I ladri hanno forzato la porta di un garage, posto sul retro, e dall’interno, si sono portati al piano superiore giungendo nei locali del bar. Dall’esercizio commerciale hanno portato via una slot machine, il cassetto della cassa, che conteneva 15 euro circa ed hanno arraffato una cinquantina circa di pacchetti di chewingum. (fonte: vivienna ARP)

BATTE FORTE OGGI IL CUORE DI ENNA

Enna. Batte forte oggi il cuore di Enna, che proprio nel giorno della Madonna si riscopre viva e vitale come non mai a dispetto di chi la vorrebbe morta o comunque dormiente. E per un giorno Enna risplenderà di luce propria, attraendo le consueta decina di migliaia di presenze fisiche lungo il percosso della “Nave d’oro” (vara). Ma anche chi sarà lontano non potrà non rivolgere durante questa intensa giornata un pensiero a quell’avvenimento, non è il solo, che rende gli ennesi uguali, appassionati, coinvolti da un grande spettacolo di fede e tradizione popolare che appartiene a tutti ma non è, per fortuna, di proprietà di nessuno. Insieme, grandi e piccoli, uomini e donne, ricchi e poveri, professori e popolani, brava gente e criminali più o meno “redenti”. Tutti idealmente vestiti di quell’abito in cui sono cuciti innumerevoli monili d’oro che risplende indosso alla Vergine, svettante col capo cinto dalla famosa “Corona” in oro zecchino. Ma come si è preparata la città per il “suo” evento? Facendo un giro nei tre poli cittadini Enna alta, Enna bassa e Pergusa ci si rende conto che i cassonetti per i rifiuti stracolmi, in molti posti, non sono un buon biglietto da visita per i turisti. A questo proposito, nonostante la festa solenne della città, non mancano le polemiche. Infatti, il coordinatore di Cittadinanzattiva, Francesco Stranera, in un articolo dichiara che “dopo diversi giorni di mancata raccolta rifiuti è veramente vergognoso e deprimente vedere ridotta la città in questo modo”. Quindi, le accuse al presidente della Provincia e al sindaco “che saranno sicuramente ricordati –sottolinea- negli anni a venire per diverse “Svolte e Cambiamenti””, come “sopratutto quello di aver festeggiato la Patrona di Enna, magari sfilando dietro la stessa, in una città sommersa di rifiuti”. Da qui la proposta del “progetto SosEnna per fare sentire la voce dei cittadini”. Questa sera “inizieremo con il silenzio –si legge nella nota di stampa- per far sentire il nostro disappunto...non applaudendo alla fine dello spettacolo pirotcnico, perchè in questo momento c’è veramente poco da applaudire”. Subito la risposta di Assoutenti. “Apprendiamo dalla stampa –dicono da Assoutenti- che da qualche mese Cittadinanzattiva è diventata “attiva” strumentalizzando perfino le feste sacre degli ennesi. Il suo rappresentante chiede ad altri soluzioni al problema rifiuti, dimenticando che lui è stato per anni dipendente dell’Ato rifiuti. Proprio nei primi anni in cui si sono verificati le peggiori scelleratezze. Oggi chiede e pretende soluzioni dal presidente della Provincia che in materia di rifiuti non ha alcun potere, forse per allegerire la responsabilità del sindaco di Enna, che apparterrebbe alla sua parte politica. Chiediamo al distratto rappresentante di Cittadinanzattiva dov’era negli anni in cui i cittadini venivano continuamente tartassati, quali azioni ha messo in campo e quale è stata la sua posizione sulla vicenda rifiuti a tutela dei cittadini? (fonte: vivienna GLS)

A REGALBUTO PENSIONATO VUOLE CEDERE TERRENI AL COMUNE E DEVOLVERE GUADAGNO ALLA RICERCA

 Regalbuto. Da tre anni vuole cedere i suoi terreni al Comune e devolvere il ricavato interamente all'Airc (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro). E' Angelo Giovanni Campisi, meccanico in pensione, che ha avuto già un lutto in famiglia provocato dal cancro (la moglie che morì nel 2002) e combatte ancora con questa malattia, che ha colpito una persona molto cara nel 2007. “Sono un pensionato e ho solo questa proprietà” - ci ha spiegato Campisi - “Ma donerei volentieri i proventi della vendita dei miei terreni, che da anni sono già utilizzati dal Comune”. I terreni di proprietà di Campisi si trovano tra Via G. F. Ingrassia e Largo Enna: tre particelle che si estendono su 1.878 metri quadrati, che attualmente sono utilizzati dai regalbutesi che abitano in quelle zone solo come passaggio per accedere alle proprie case. La strada risulta quindi privata e un'acquisizione da parte del comune la renderebbe pubblica. I terreni hanno un valore di commerciale di circa 80 mila euro, che sarebbero direttamente donati all'Airc. “Ho scritto tante volte al Comune dicendo che era mia intenzione cedere i terreni e donare il ricavato, ma non ho mai ricevuto risposta” - continua Campisi - “Per l'uso dei terreni non sono mai stato pagato, nemmeno quando sulla mia proprietà è passata la fognatura. Io non voglio nessun risarcimento e non voglio privare chi abita a Largo Enna del passaggio per accedere alla propria casa. Mi chiedo solo perchè non mi viene data nemmeno una cifra simbolica, che io accetterei, per questi terreni. Non cerco la pietà di nessuno, ma per un paese come il nostro, con tanti casi di tumore, mi piacerebbe devolvere dei soldi alla ricerca”. Del caso di Angelo Campisi si è occupato spesso l'ufficio tecnico del Comune e l'assessore Vito Cardaci. “Conosciamo la situazione e avremmo voluto provvedere all'acquisto del terreno” - ci ha detto Cardaci - “In realtà non saremmo obbligati all'acquisto, ma siamo intenzionati a farlo. Purtroppo in questo momento il Comune non dispone del denaro necessario”. (fonte: vivienna MCR)