Si può trarre un bilancio positivo del mercatino del libro usato appena conclusosi; un' estate di lavoro dei Giovani Comunisti di Enna

ha portato al risparmio di centinaia di euro per le famiglie ennesi, investite dal caro vita e, in particolare a Enna, da tariffe pizzo, che si sono potute sottrarre dal giogo del caro-libro. Si possono stimare in circa mezzo migliaio i libri passati di mano attraverso l'iniziativa dei Giovani di Rifondazione Comunista; senz'altro un piccolo granello di sabbia negli ingranaggi del sistema che vuole mercificare saperi e diritti. “Possiamo dire che il mercatino del libro usato giunto ormai alla 6° edizione a Enna- afferma Carmelo Albanese, del Coordinamento nazionale dei GC- quest'anno ha avuto un boom di incontri e di scambio tra studenti. Come dicono le statistiche il caro vita oggi non erode più solo i salari dei ceti tradizionalmente disagiati ma si allarga al ceto medio. E' uno scandalo, come si evince da una recente indagine di Altroconsumo, che quest'anno il costo dei testi sia cresciuto del 18%, parallelamente a un incremento dei profitti dell'editoria scolastica, mentre il comparto editoriale sia complessivamente in crisi. Ciò dimostra chiaramente la volontà bieca di editori e librai di speculare su quello che costituzionalmente è un diritto garantito, con artifici quanto mai ingegnosi come l'ingrandimento delle figure o il cambio dei caratteri nei testi e, udite udite, l'ennesima nuova edizione di testi scritti da autori ormai deceduti”. “Il ministro Gelmini -conclude Albanese- di tutto si è interessata nel suo progetto di riforma tranne che delle questioni fondamentali delle quali il caro-libri è un indice; al contrario le sue proposte, a partire dalla trasformazione delle scuole in fondazioni, agevola il processo di mercificazione dei saperi”. “Continueremo la nostra battaglia, assieme al movimento studentesco -aggiunge Paolo Grimaldi, Coordinatore GC di Enna- contro questa assurda e preoccupante riforma, rilanciando le nostre proposte sul comodato d'uso dei libri, la gratuità dei libri di testo e la non adozione delle pseudo-nuove edizioni. Pe queste ragioni aderiamo alla manifestazione nazionale indetta dalla CGIL il 27 settembre, individuandola come punto di inizio dell'autunno caldo del movimento studentesco che avrà un altro dei suoi cardini nel 17 novembre, giornata internazionale degli studenti e delle studentesse”. (fonte vivienna)