ENNA: DISOCCUPATO PROTESTA TROPPO 'FOCOSAMENTE', ARRESTATO

(ASCA-VIVIENNA) - Un disoccupato di Piazza Armerina (En), Giuseppe Camerino, e' stato arrestato con l'accusa di violenza e minaccia a pubblico ufficiale, tentata estorsione, lesioni personali a pubblico ufficiale, tentato omicidio, manifestazione pubblica in mancanza di preavviso all'autorita' e danneggiamento pluriaggravato. La protesta di Camerino, che chiede di essere assunto assieme da altri 70 disoccupati dal comune ennese, e' iniziata circa 20 giorni fa quando e' salito sul tetto del Municipio di Piazza Armerina. Ieri sera, annunciando azioni eclatanti, ha manifestato in maniera piu' 'focosa' la sua protesta, iniziando a lanciare diverse tegole del tetto sulla piazza sottostante, provocando danni all'impianto di iluminazione e rompendo i vetri di alcune albitazioni. All'alba il blitz dei Carabinieri, dove e' rimasto ferito anche un militare e l'arresto. Camerino e' stato condotto nel carcere di Enna, dove si trova a disposizione dell'autorita' giudiziaria.

PD: PRESIDENTE PROVINCIA ENNA GIÀ AL CAPOLINEA

Enna. Con regolarità ormai quasi quotidiana apprendiamo che la maggioranza di centro destra 'fa acqua da tutte le parti'. Ieri è stato il turno dell’On. Colianni e del MPA che ha minacciato di ritirare la propria delegazione di giunta dalla Provincia Enna, ma solo qualche giorno fa è stato il turno della “Destra” che ha chiesto al Presidente Monaco una verifica politica, minacciando anch’essa un disimpegno. “Ormai da quasi un anno assistiamo increduli al teatrino di una maggioranza che non riesce a trovare un collante politico e programmatico che le consenta di affrontare con la dovuta autorevolezza i tanti problemi della nostra Provincia. Ormai da tempo affermiamo che Monaco è al capolinea, - ha dichiarato Mario Alloro Capo gruppo al Consiglio Provinciale - il Presidente Monaco da tempo non ha più una maggioranza; non trovano una sintesi su nulla sul sottogoverno, sulle grandi opere sulle partecipate. Non a caso nell’ultimo Consiglio Provinciale abbiamo chiesto le Sue dimissioni. Se si parla di scontro nella maggioranza di centro destra, ormai la Provincia di Enna non è seconda neanche a Palermo dove il Presidente Lombardo ci mette del suo per solleticare la suscettibilità dei suoi alleati nel toccare corde assai sensibili quali quelle relative alle nomine di sottogoverno, analoga sensibilità non si nota relativamente ai temi veri dello sviluppo che diventa ogni giorno terra di conquista per le regioni del nord come ha dichiarato il leghista Castelli sulla stampa di ieri”. “Se Lombardo eccede in dichiarazioni il nostro Monaco eccede in silenzi - fa presente il Segretario provinciale del PD Arena - silenzi che spesso sfociano nel mutismo, a noi pare che sia giunto il momento che il Presidente della Provincia batta un colpo e faccia sapere ai cittadini qual è la posizione della maggioranza politica che Lui rappresenta su tutte le questioni all’ordine del giorno e non solo sull’amletico dilemma della scala mobile? Al Presidente Monaco l’ardua decisione di dire con assoluta chiarezza quale è, non la sua personale posizione ma quella dell’Ente che rappresenta. Non ci sembra di chiedere troppo. Se la sua maggioranza gli impedisce di governare lo denunci apertamente, altrimenti non ci resta che prendere atto del fatto che, non solo non c’è stata la svolta ma che siamo già al capolinea”. (fonte vivienna)

ENNA. UGL PROTESTA: POLIZIOTTI COSTRETTI AD ACQUISTARE VESTIARIO

Il segretario generale provinciale Gaetano Menzo, del sindacato UGL Polizia di stato, ha diramato la seguente nota a seguito dei ‘sacrifici’ richiesti dal Ministero a coloro che indossano una divisa. Così il sindacalista: “Da troppo tempo tutto il personale, dalle più alte cariche sino al giovane Poliziotto, deve farsi preventivamente bene “i conti” per tutto quello che necessita per svolgere il proprio dovere nel migliore dei modi, considerando che l’avversario che deve contrastare, “la criminalità organizzata”, non bada a spese ... Da troppo tempo il Poliziotto subisce gli umilianti ritardi nell’avere corrisposto ciò che ha meritatamente “sudato”, a causa di … disservizi … intoppi … ecc. … non ancora ben noti … Ma, essere costretti ad acquistare i capi di abbigliamento che compongono la nostra uniforme, non è veramente sconcertante!! Questo è quello che sta succedente in questa Provincia. Il personale, per poter andare a lavoro, è costretto ad acquistare scarpe, camice, gradi e quant’altro serva a completare la nostra divisa, dato che, presso il magazzino VECA, non è possibile trovare tutte le taglie necessarie, nonostante gli sforzi di coloro che lo gestiscono, nel richiedere e reperire ciò che necessita. Continuando con questo andazzo, si rischia di vedere circolare il Poliziotti che indossano non delle divise uniformi ma difformi, alle stregua delle “polizie del terzo mondo” … (ITALIA = G8) … Si chiede ufficialmente al Signor Questore che prenda provvedimenti immediati, investendo le sedi appropriate, al fine di sanare questa preoccupante situazione venutasi a creare. Pregasi la Segreteria Generale di farsi portavoce presso codesto Ministero delle argomentazioni appena trattate. Questa Segreteria, continuerà a monitorare le evoluzioni che il tema trattato prenderà, rimanendo sempre disponibile di raccogliere ulteriori testimonianze”. (fonte vivienna)