ENNA. DIFFICOLTÀ AL PRONTO SOCCORSO DELL’UMBERTO I

Enna. Personale medico ed infermieristico del reparto di Pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I ha inviato una lettera al primario del reparto, Giovanni Nicotra, al commissario Lorenzo Maniaci, ai direttori sanitario, Lia Murè, e di presidio, Emanuele Cassarà, evidenziando le tante difficoltà ma soprattutto i tanti pericoli che medici ed infermieri sono costretti a subire quotidianamente. Nella lettera scrivono che “negli ultimi tempi, sono notevolmente aumentati gli episodi di intolleranza da parte di cittadini inferociti dalle lunghe, attese nella sala d'aspetto del Pronto Soccorso, che molto spesso sfociano in insulti, minacce e a volte in vere e proprie aggressioni, ed ultima aggressione, in ordine di tempo, è capitata alla dottoressa Magliarisi, alla quale è stato lanciato contro il registro nosologico”.Tali episodi sono da mettere in relazione alle aumentate richieste dell'utenza sempre incline a ricorrere al Pronto Soccorso per patologie definite "codice bianco"; nonostante infatti queste siano assoggettate al pagamento del ticket, moltissimi utenti, esenti per reddito (ISEE) trovano più comodo recarsi al Pronto Soccorso e non fare "sala d'aspetto" dal medico curante o perché è più conveniente in quanto al Pronto Soccorso vengono effettuati tutti gli accertamenti clinici, strumentali e di laboratorio in poco tempo e ad un costo minimo”. I medici segnalano che un altro gravissimo problema sono le due porte d'accesso alla saletta di accettazione, che sono quanto meno deboli per contenere le intemperanze di coloro che arrivano al PS in preda al panico e sfondano letteralmente la porta, che non oppone alcuna resistenza. Medici ed infermieri sono esposti anche a dover subire aggressioni fisiche da parte di cittadini "poco civili". Si aggiunga inoltre che, impropriamente, il ruolo di portinaio viene recitato da uno degli infermieri di turno o ancor meglio, uno dei Medici di guardia, che, di conseguenza, vengono distolti dalle usuali e spesso improrogabili attività assistenziali connesse al loro ruolo, con discontinuità nella continuità delle prestazioni erogate all'utenza e conseguente scadimento qualitativo delle stesse. “Siamo stanchi di subire tutto questo – dichiara il dottor Concetto Privitera - di subire tali pressioni che mettono a repentaglio sia la nostra incolumità fisica sia la qualità del loro lavoro inficiato dal notevole stress emotivo”. Il personale del Pronto Soccorso chiede “l'attivazione immediata del triage e la presenza 24 ore su 24 di una guardia giurata, visto che il Posto di Polizia è sguarnito per l'80 % della giornata per impegni dei due poliziotti in altre sedi”. “Qualora queste richieste saranno disattese dall'Amministrazione – scrivono medici ed infermieri - saremo costretti a rivolgerci ad altre sedi istituzionali proclamando lo stato di agitazione”. (fonte vivienna)

ENNA. COMITATO CITTADINI: SPOSTARE LAPIDE DI PROSERPINA A PERGUSA

Enna. Lodevole è l’interesse e l’impegno che un gruppo di cittadini facenti parte del Comitato promotore per i diritti dei cittadini stanno dimostrando nei confronti della propria città. Fra le tante attività, fanno scoprire e conoscere gli apetti storici, gli usi, i costumi e le tradizioni della comunità di cui fanno parte. A questo proposito, da anni si stanno battendo per fare spostare una lapide marmorea, di cui moltissimi sconoscono l’esistenza, che si trova all’interno dell’autodromo di Pergusa, all’esterno della recinzione in uno slargo della stradella di servizio. La lapide, fatta posare nel 1960 dall’allora sindaco, Vittorio Colaianni, ricorda, secondo la tradizione mitologica cantata dal poeta Ovidio, che attraverso un antro che era nei pressi, “Plutone dio dell’averno stringendo a sè Proserpina tenera e bella ereda corse bramoso verso l’abissale dimora”. Ieri mattina si è fatto un soprallugo con l’assessore provinciale Ilaria Di Simone, accompagnata dai dirigenti Giuseppe Colaianni e Giuseppe Vitali, l’assessore comunale Claudia Cozzo e una nutrita delegazione del Comitato cittadino capeggiato da Gaetano Vicari. Gli assessori Di Simone e Cozzo, ieri, hanno sottolineato la volontà dell’amministrazione provinciale e comunale e il proprio appoggio alla proposta del Comitato di spostare la lapide; però prima, come ha spiegato l’ing. Colaianni, bisogna risolvere due problemi. “Problemi – ha detto Colianni - che affronteremo a cominciare da lunedì e che riguardano il primo la pertinenza del terreno, cioè a dire se è di proprietà privata o provinciale e questo lo si può vedere consultando la planimetria originale; il secondo problema riguarda invece il codice della strada, in quanto ci troviamo nei pressi di una semicurva e quindi dobbiamo eventualmente studiare in che modo poter collocare la lastra di marmo per rientrare nei limiti imposti dal codice. Da un punto di vista ambientale il problema non si pone, in quanto lo spostamento trova d’accordo anche la Soprintendenza e quindi risolti questi problemi si può eseguire lo spostamento e più in là vedere anche come poterla illuminare”. Intanto, per dovere di cronaca, non possiamo non riportare che l’antro (la grotta di Plutone è propria quella?) di cui parla il poeta Ovidio, così come ha fatto notare Vicari, si trova sbarrata da due tavole a non più di un centinaio di metri della lapide all’interno di una proprietà privata recitata, ove a pochi metri è in costruzione una viletta. Grotta visitata dallo scrittore francese Dominique Vivant Denon insieme agli artisti Desprès, Renard e Chatelet nell’estate del 1778 che ne parla nella sua opera pubblicata in 4 volumi nel 1781-86 con le acqueforti dei tre artisti, dal titolo “Voyage pittoresque de Naples er de Sicile”. (fonte vivienna G.L.)

ENNA. IL COMMISSARIO MANIACI SULLA SITUAZIONE ALL’UMBERTO I

Enna. Lo stato di agitazione dei dipendenti ospedalieri, manifestato dai rappresentanti sindacali, ha spinto il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera a fare chiarezza su una situazione che potrebbe diventare esplosiva e relativamente alla programmazione aziendale dei posti letto, dei 500 posti letto, assegnati alla provincia di Enna 260 appartengono all’Umberto I, 240 ai tre ospedali, ai quali aggiungere i 10 posti dell’Hospice, inaugurato, ma mai entrato in funzione. Sui posti letto la richiesta era di 280 posti letto per acuti più 20 per post acuti, mantenendo i 10 posti per l’Hospice. Lorenzo Maniaci evidenzia che per migliorare questo centro ospedaliero di secondo livello le proposte ci sono e sono concrete, così come, nel campo del personale. Tutto è pronto per concorsi interni ed esterni per migliorare gli organici dei vari reparti, ma è chiaro che bisogna avere le autorizzazioni da parte dell’assessorato regionale alla Sanità. “Si parla tanto di automatismi contrattuali – precisa Lorenzo Maniaci – ma appena facciamo qualche passo in questo senso, subito ci dicono che bisogna riflettere ed allora tutte le nostre proposte rimangono ferme. Sappiamo benissimo quali sono le nostre esigenze in fatto di organico e di attrezzature, abbiamo tutto pronto, ma è necessario avere le autorizzazioni. Già a marzo avevamo inviato all’assessorato la situazione organizzativa del nostro nosocomio con funzioni ed attività ed anche in previsione dell’utilizzazione del secondo lotto attivare e rendere fruibili le funzioni di Pneumologia, Chirurgia Pediatrica, Medicina Nucleare e Endocrinologia”. Il commissario straordinario sottolinea anche che i concorsi interni ed esterni sono pronti ed appena si dà il benestare delle procedure concorsuali si parte. Inoltre, a proposito di personale, c’è da sottolineare che le contrattazioni decentrate si sono già concluse con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Ci sono tra concorsi interni ed esterni ben 23 concorsi con 76 posti, tra questi vi sono i concorsi di primario del reparto di Pneumalogia, Oncologia, Neurologia e Otorinolaringoiatra, cinque posti di radiologo per incrementare un reparto che rimane di un’importanza notevole, 4 caposala , un capo tecnico di laboratorio, un dirigente del Centro Trasfusionale. “Siamo nelle condizioni – conclude Lorenzo Maniaci – di utilizzare le graduatorie esistenti, di utilizzare le mobilità, ma abbiamo bisogno prima di tutte delle autorizzazioni dell’assessorato per poter operare. Abbiamo interesse che l’Umberto I sia ad alto livello”. (fonte vivienna FG)