Qualcuno ha forse sottovalutato la presenza di una superpotenza in una delle province più povere e depresse d’Italia. Al di là degli scambi turistico – culturali che potranno avvenire

in un prossimo futuro, la provincia di Enna dovrebbe andare orgogliosa del prezioso tempo che l’ambasciatore cinese a Roma e il suo staff hanno voluto dedicare alla città e al territorio. Non lo diciamo per piaggeria o per pura simpatia verso il “Sol levante”, ma siamo assolutamente consapevoli che se un governo decide di mandare in trasferta il suo ambasciatore per conoscere luoghi e persone dell’entroterra siciliano un motivo ci sarà. Probabilmente non è neanche la possibile costruzione del più grande aeroporto commerciale del Mediterraneo, che dovrebbe sorgere proprio in provincia di Enna, è soltanto, forse, un modo di abbracciare mondi diversi, certamente con culture diverse. Lo scenario in cui si presenta il diplomatico cinese accompagnato dai suoi fedeli consiglieri, dal direttore dell’Ente del turismo cinese e del corrispondente in Italia dell’agenzia di Stampa “Nuova Cina”, è forse uno dei più suggestivi, Villa Gussio Nicoletti, in territorio di Leonforte. Alla conferenza stampa, allargata agli operatori turistici e agli amministratori locali, partecipa anche il Presidente della Provincia di Siracusa Nicola Bono, già Sottosegretario di Stato al MIBAC ed oggi anche Coordinatore delle tredici Province meridionali nei cui territori sono ricompresi beni del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Questa speciale delegazione diplomatica cinese guidata dall’Ambasciatore di Pechino a Roma Sun Yuxy, non poteva passare dunque inosservata anzi sono stati tanti i momenti pubblici programmati. Comunque l’obiettivo è quello di valutare reali possibilità per avviare una collaborazione turistica ma anche lo sviluppo di interscambi economici e la promozione all’estero di prodotti tipici locali, oli e formaggi in testa. Abbiamo rivolto la domanda sui futuri investimenti cinesi in Italia e in particolare in Sicilia, ma soprattutto se non faceva paura alla Cina la nostra burocrazia. Sun ha ricordato che gli investimenti cinesi in Italia sono già considerevoli, vanno oltre il miliardo di euro dai porti Genova e Napoli alle infrastrutture. Ha annunciato che sono previsti anche progetti di cooperazione nella ricerca tra Cina e Italia. La visita dell’Ambasciatore cinese e le istituzioni locali avviene in un momento in cui il nostro Paese sta vivendo una fase di nuovi rapporti economici e commerciali con la Cina, dove è in corso il primo esperimento di esportazione del Made in Italy verso il grande pubblico e il Governo italiano è impegnato proprio ad una serie di iniziative di scambi economico – commerciali. Sulla “burocrazia” siciliana l’ambasciatore ha “diplomaticamente” glissato. Nella giornata di domenica 12 aprile, l’ ambasciatore visiterà il sito archeologico di Morgantina. Successivamente la delegazione assisterà alla processione della Pasqua aidonese. Nel pomeriggio è prevista la partenza dello staff per Roma (fonte vivienna I.S.)