L'accademia Pergusea, sorta per volontà di un gruppo di cittadini che ha a cuore lo sviluppo della conca pergusina ed anche il suo autodromo, ha preso in esame il rilancio del circuito,

già trainante per tutte le attività economiche, turistiche e sportive di Pergusa. La inattività di questi ultimi quattro anni, ha già fatto dimenticare a molti le stagioni motoristiche che hanno portato Pergusa in tutto il mondo. Tenuto conto che sul lago non si possono più svolgere attività nautiche perché riserva speciale, l’unica attività potrebbe essere quelle motoristiche e quelle legate alla struttura. L'accademia Pergusea, della quale fanno parte, tra gli altri, Angiolo Alerci, Nino Gagliano, che è stato il presidente che ha gestito l'ultimo periodo d'oro del circuito, e Ninni Vaccarella, tra i piloti siciliani più amati, ha dato la propria solidarietà all'attuale presidente Mario Sgrò per il grave compito al quale, senza adeguati mezzi, è stato designato. “Purtroppo – dice Nino Gagliano - non è da addebitarsi all'Ente Autodromo la responsabilità della inattività sportiva, ma a fatti strutturali che hanno condizionato e continueranno a condizionarne la vita dell’autodromo. L'Accademia è venuta nella determinazione di proporre a Provincia e Comune la necessità di intervenire per risolvere in senso positivo tutte le problematiche. Il mantenimento del Consorzio tra la Provincia, il comune capoluogo, la Camera di Commercio e l'ACI sembra essere superato. Sarebbe, forse, opportuno procedere alla sua liquidazione sollecitando i privati ad assumere direttamente l'onere nel tentativo di recuperare tutti i rapporti necessari per il rilancio sportivo del circuito di Pergusa”. Per l’Accademia la Provincia ed il Comune, proprietari degli impianti, potrebbero partecipare alla creazione di una società mista alla quale potrebbero conferire gli impianti dell'autodromo oppure riservandosi di verificare ed approvare il piano industriale che la nuova società dovrebbe presentare. “La soluzione suggerita – prosegue Nino Gagliano - non è campata in aria dal momento che senza far ricorso al modo come sono gestiti gli autodromi d'Italia da Monza al Mugello e a Vallelunga, hanno una organizzazione così come è stata prospettata. Occorre, pertanto, verificare la volontà politica di chi ha la responsabilità, e siano create tutte le condizioni perché il circuito di Pergusa torni ad essere quello che ha fatto conoscere Enna in tutto il mondo (fonte vivienna)